?Nell'82 alla seconda edizione la maratona di Londra tocc¨° subito il record mondiale di arrivati: ben 15.758, inimmaginabili a quei tempi, con buona pace di New York che assicur¨° la presenza in gara del suo padr¨°n Fred Lebow. Merito anche di una bassissima percentuale di ritirati, solo il 3,2% in questa seconda edizione. Ma Londra restava una maratona autoctona, tant'¨¨ vero che dal 1982 all'85 il successo rimase in casa, a cominciare da Hugh Jones che nell'82, a soli 25 anni, vinse in 2h09'24", allora nona prestazione mondiale di sempre. Ma fu la toccata e fuga del pi¨´ famoso maratoneta britannico di sempre, Steve Jones, a marchiare a lungo la maratona cara alla Regina inglese:? fresco del primato mondiale di 2h08'05" stabilito a Chicago, nell'85 il gallese si concesse l'unica vittoria a Londra superando i problemi intestinali e la resistenza Charlie Spedding per siglare in 2h08'16" un record della corsa destinato a rimanere imbattuto fino al '97. Spedding, superato davanti alla Torre di Londra, si consol¨° col record inglese in 2h08'33".(continua nella prossima scheda)
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