Auto ibride plug-in: test CO2 più stringenti. Cosa cambia

Modificato il ciclo di omologazione per vetture ibride plug-in in Unione Europea. Il nuovo standard Euro 6e-bis prende in considerazione percorrenze più elevate e un arco di temperature più esteso

Le vetture ibride plug-in vantano emissioni di CO2 per chilometro omologate particolarmente contenute. Caratteristica che in Unione Europea, finora, le ha rese anzitutto appetibili per godere di incentivi all'acquisto, nel caso di alcuni modelli addirittura pari a quello delle auto 100% elettriche, nonché strategiche nei piani dei costruttori per abbattere le proprie quote di emissioni medie di gamma (riducendo così l'impatto della Normativa Cafe). Una situazione che, tuttavia, potrebbe cambiare dopo l'entrata in vigore (avvenuta il?1° gennaio 2025), dei nuovi standard di omologazione Euro 6e-bis con criteri specifici per le vetture ibride plug-in, pensati dalla Commissione europea per riportare i valori omologati a libretto più vicini a quelli rilevabili nel mondo reale. Ecco come cambia la norma e che differenze emergono dai primi test effettuati.

test emissioni co2, nuova procedura

A cambiare è anzitutto la durata, in termini chilometrici, del processo di rilevazione delle emissioni per le auto ibride plug-in. Se la precedente procedura Euro 6e prevedeva un totale di 800 km, infatti, con l'introduzione dello standard Euro 6e-bis la distanza raggiunge i 2.200 chilometri totali. A questi si aggiunge l'incremento del range di temperature in cui non deve verificarsi un cambiamento rilevante delle emissioni nel corso del test: nel caso dell'Euro 6e, andava dagli 0° ai 30°, mentre ora va da 0° a 35°. Innalzato anche il picco massimo della temperatura del test, portato a?38°. Questo standard inizialmente sarà riservato ai nuovi modelli ibridi plug-in omologati dopo il 1° gennaio 2025, ma a partire dal 31 dicembre 2025 tutte le ibride a ricarica esterna in commercio in Unione Europea avranno il proprio dato di emissioni omologate aggiornato secondo questo standard. Un'ulteriore stretta arriverà nel 2027, con l'entrata in vigore dell'Euro 6e-bis-Fcm, che comprenderà un test dalla durata complessiva di 4.260 km. Invariati in entrambi i casi, invece, i valori di Nox emessi allo scarico, la cui soglia rimane pari a quella imposta dall'Euro 6e.?

L'impatto

Che impatto avrà l'introduzione di questi nuovi standard sui valori di emissioni omologati per le ibride plug-in? L'associazione statunitense Icct (International Council on Clean Transport) ha effettuato tre diversi test di emissioni con un'esemplare di Bmw X1 ibrida plug-in, mettendo così a confronto i tre standard. Con la procedura Euro 6e, scaduta il 31 dicembre 2024, le emissioni della X1?xDrive25e Phev si sono attestate sui 45 grammi di CO2 per chilometro. Seguendo il nuovo Euro 6e-bis, invece, il valore delle emissioni rilevate è quasi raddoppiato, arrivando a quota 96 g/km. Cifra cresciuta ulteriormente testando lo standard Euro 6e-bis-Fcm: in questo caso, i tecnici dell'Icct hanno rilevato emissioni medie di 122 g/km.?