L¡¯indagine condotta da Aret¨¦ nel gennaio del 2023 evidenzia come un automobilista su cinque comprerebbe una vettura a zero emissioni, soprattutto per risparmiare ma con un budget ben definito
Gli automobilisti italiani comprerebbero un'auto elettrica? La risposta ad una delle domande pi¨´ in voga la fornisce Aret¨¦ attraverso un'indagine appena conclusa: il 20% degli intervistati si dice pronto ad acquistare la prossima vettura con alimentazione elettrica, ma a patto di pagarla meno di 30.000 euro. Una percentuale ben pi¨´ elevata della quota di mercato che gli Ev esprimono in questo momento, il 2,6% circa, dato che evidenzia ancora una volta come il fattore legato al prezzo riveste un'importanza primaria. L'indagine "La nuova vettura del 2023 sar¨¤ elettrica?" ¨¨ stata condotta da Aret¨¦, societ¨¤ di consulenza specializzata nel settore automotive nel mese di gennaio per indagare sul campo la propensione degli italiani all'acquisto di un Electric vehicle. Il sondaggio s'inserisce nell'ambito di una serie di rilevazioni periodiche tese a misurare, nel tempo, le evoluzioni dei consumi in questa fase di forte cambiamento dei consolidati paradigmi di mobilit¨¤.
L¡¯ATTENZIONE AI COSTI
¡ª ?La scelta dell'elettrico non ¨¨, per¨°, incondizionata e risente pesantemente della variabile economica: otto intervistati su dieci sono pronti a farlo, a patto che il costo complessivo della vettura non superi i 30.000 euro. Una soglia che, pur in presenza degli attuali incentivi, limita significativamente la possibile gamma di veicoli acquistabili ed evidenzia il principale limite a una maggiore diffusione di questo tipo di alimentazione. Oltre al prezzo d'acquisto, molti automobilisti tengono d'occhio anche i costi di gestione. E, infatti, l'indagine conferma come a guidare l'interesse verso queste auto sono soprattutto le ragioni economiche: il 63% motiva la scelta con i possibili risparmi legati ai minori consumi e ai pi¨´ bassi costi di manutenzione del veicolo.
IL DECLINO DELL¡¯ENDOTERMICO
¡ª ?La pur lenta diffusione dei veicoli elettrici nel nostro parco circolante sta generando un crescente interesse verso questi modelli. Un italiano su tre dice di averne gi¨¤ guidato uno almeno una volta. Guardando al prossimo acquisto dell'auto, poco pi¨´ di un intervistato su cinque (22%) afferma che la sua prossima vettura avr¨¤ alimentazione elettrica. Una percentuale praticamente doppia (44%) ¨¨ intenzionata concretamente ad affidarsi all'ibrido, in tutte le sue forme. Solo il 23% del campione sceglier¨¤ nuovamente un motore endotermico (il 9% degli interpellati prediliger¨¤ il diesel). Le ragioni dei contrari all'auto elettrica restano polarizzate attorno alle due aree critiche, da sempre al centro del dibattito: la limitata autonomia dei veicoli (il 47% dice di temerla) e le difficolt¨¤ collegate alla ricarica soprattutto a causa di una rete sul territorio ancora inadeguata (31%).
MEGLIO IN CONCESSIONARIA
¡ª ?Il sondaggio analizza poi le modalit¨¤ di acquisto dell'auto, registrando come il 68% degli intervistati ritenga ancora necessario recarsi in concessionaria per vedere l'auto, condurre la trattativa e acquistarla. Solo l'11% si dice convinto di poter procedere a un acquisto interamente digitale. "I dati che emergono dalla nostra nuova instant survey - evidenzia Massimo Ghenzer, presidente di Aret¨¦ - registrano un interesse?crescente?da parte degli italiani per la mobilit¨¤ elettrica, vista come una soluzione efficace soprattutto per spostarsi in citt¨¤. Un interesse che si scontra con un potere d'acquisto limitato delle famiglie italiane e che, quindi, stenta ancora a trasformarsi in una significativa crescita delle immatricolazioni come, invece, sta accadendo per la tecnologia ibrida. Il prezzo continua a costituire una barriera per la diffusione di queste vetture. La disponibilit¨¤ a spendere al massimo 30.000 euro per un'auto alla spina, individuato dalle risposte alla nostra ricerca, limita in modo significativo la scelta tra i modelli disponibili sul mercato e spinge i potenziali acquirenti verso le vetture con prezzi pi¨´ competitivi, area che sar¨¤ sempre pi¨´ presidiata dai produttori cinesi che possono contare sulla disponibilit¨¤ delle materie prime necessarie e, in generale, su costi di produzione decisamente pi¨´ bassi. Senza contare i tempi di consegna ridotti e pi¨´ in linea con le aspettative dei consumatori".
? RIPRODUZIONE RISERVATA