La quota di mercato delle Bev ¨¨ al 3,9%. I prezzi e il numero di colonnine hanno un ruolo importante ma c'¨¨ anche altro
Questione di prezzo innanzi tutto? Non esclusivamente. Le vendite di auto elettriche in Italia non hanno una quota di mercato esaltante. Lo dimostrano i numeri ufficiali. Pi¨´ sfumata e complessa ¨¨ la questione sul perch¨¦ non si compra tale tipo di vettura al di l¨¤ di giudizi e pregiudizi. Grazie anche alle statistiche elaborate da Unrae, l'unione italiana delle case auto estere e a uno studio della societ¨¤ di consulenza Jato Dynamics si pu¨° comporre un abbozzo di quadro.?
prezzi in crescita
¡ª ?Intanto il prezzo medio che nel nostro Paese, secondo Jato, ¨¨ di poco inferiore i 70 mila euro, ovvero circa 2,3 volte il reddito medio annuo lordo di un italiano. Il costo del biglietto nostrano ¨¨ una cifra poco sopra la media europea 2023 di 66.864 euro, a sua volta in crescita di ben 11 mila euro rispetto al 2022. I numeri del 2023 vanno ad aggiungersi al "peso leggero" delle elettriche nel 2022 su un parco circolante di 40,2 milioni di veicoli con un'et¨¤ media di 12,5 anni. A dicembre scorso, secondo i dati Aci, le Bev rappresentavano solo lo 0,4% delle vetture in strada, pari a 158.131 mezzi.
quote diverse
¡ª ?Comunque sia fin qui la tesi del prezzo regge bene. Tuttavia ¨¨ il confronto dei dati di mercato dell'elettrico a fare sorgere dei dubbi. Infatti in Italia nei primi 10 mesi del 2023 la quota di Bev vendute rispetto al totale ¨¨ del 3,9% pari a 51.877 pezzi, in crescita rispetto alle 39.805 targhe nuove del periodo corrispondente del 2022. Sta di fatto per¨° che l'Italia ha una minore fetta di elettriche vendute rispetto ad altri Paesi europei che hanno un Pil pro capite inferiore al nostro. Adottata una base di 100 continentale per capacit¨¤ di spesa individuale, l'Italia ¨¨ a 96, il Portogallo e la Romania sono a 77, la Grecia a 68, la Spagna a 85. Ebbene questa ¨¨ la percentuale di auto elettriche vendute nei primi 10 mesi del 2023 rispetto all'intero mercato: Portogallo 17%, Romania 10,6%, Grecia 4,6%, Spagna 5%.?
colonnine
¡ª ?Andando a vedere il numero di colonnine per la ricarica presenti ogni 100 km di strada (la situazione fotografata da Eafo ¨¨ a settembre di quest'anno) cresce la confusione. Se infatti il Portogallo ha 9,1 punti ogni 100 km e l'Italia ne ha 7,9, la Romania si ferma a 3, la Grecia a 2,5 e la Spagna a 4,3. La media Ue, Regno Unito e Paesi Efta ¨¨ di 12,3.
chi compra le bev
¡ª ?Un altro dato interessante, che in parte conferma quello che comunemente si pu¨° pensare, e che ¨¨ fornito dall'elaborazione di Unrae, ¨¨ una sorta di vero identikit di chi compra un'auto elettrica stilato sulla base della vettura precedente sulla base dei dati disponibili tra gennaio e giugno 2023. Il 57,2% proviene da un'auto con omologazione Euro 6 obbligatoria, nelle sue varie declinazioni dal 1¡ã settembre 2015. Questa ¨¨ la suddivisione: il 27,8% proviene da un Euro 6b; il 3,5 dall'Euro 6c; il 25,9% da un Euro 6d, ovvero un'auto che al massimo ha quattro anni di anzianit¨¤. Invece il 14,2% degli acquirenti arriva gi¨¤ da un'altra vettura elettrica. Solo il 6,5% proviene da omologazioni che vanno da Euro 0 a Euro 4.
incentivi
¡ª ?Tornando al mero fattore economico, sull'incidenza dei prezzi delle auto elettriche un ruolo importante lo hanno gli incentivi Ecobonus, di un massimo di 5 mila euro, che hanno un tetto di prezzo massimo delle auto che possono godere del beneficio di 35 mila euro pi¨´ Iva, ovvero circa 42.700 euro chiavi in mano. Una cifra che ¨¨ molto lontana dal prezzo medio delle vetture elettriche vendute in Italia e in Europa. In attesa del 2024, il 2023 si chiuder¨¤ con un consistenze residuo del fondo destinato all'acquisto di auto elettriche. Unrae chiede da tempo una revisione delle regole sugli incentivi in modo da renderli maggiormente sfruttabili da parte di privati e aziende.
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