La quota di auto elettriche immatricolate nei primi sette mesi del 2022 in Italia ¨¨ inferiore a quella dello stesso periodo del 2021, nonostante gli incentivi statali. Finita l¡¯euforia dei pionieri il mercato degli EV si infrange sullo scetticismo di chi non vi vede vantaggi, e adesso?
Auto elettrica, il mercato italiano non decolla. Anzi, dopo un¡¯illusoria crescita della quota di mercato da inizio 2022 il trend ¨¨ decisamente negativo nonostante la categoria abbia beneficiato quasi stabilmente degli incentivi statali. Una condizione molto diversa dalle altre tipologie di alimentazioni per le quali ¨C ad eccezione delle ibride plug-in - i fondi sono andati rapidamente esauriti in virt¨´ di volumi di vendite nettamente pi¨´ elevati. Nonostante i massicci investimenti dei costruttori e gli interventi legislativi volti a favorire la ¡°transizione tecnologica¡±, in Italia il mercato dei veicoli elettrici sembra lasciare indifferente la maggior parte degli automobilisti, che invece premia i veicoli ibridi (mild e full) divenuti la prima scelta degli utenti. Al di l¨¤ delle posizioni, che talora assumono carattere ideologico, ¨¨ necessaria una riflessione: l¡¯elettrico pu¨° essere una delle possibili soluzioni per ridurre le emissioni, unitamente alle altre possibilit¨¤, ma per affermarsi il concetto di veicolo elettrico deve poter essere accessibile e utile.
immatricolazioni gi¨´
¡ª ?Oggi, non sembra essere cos¨¬, almeno a giudicare dai numeri: tra gennaio e luglio sono state 28.703 le immatricolazioni di EV, il 19% in meno rispetto alle 35.499 dello stesso periodo del 2021 (quando per¨° era attivo il programma triennale Ecobonus dal primo gennaio mentre quest'anno gli aiuti sono partiti alla fine di maggio). Una flessione in linea con la media del mercato, ¨¨ vero, ma bisogna ricordare che la categoria beneficia di sostanziosi incentivi, fondi pubblici che per¨° non riescono a convincere i potenziali clienti. A confermare il trend ¨¨ il dato relativo alla quota di mercato, che nel caso delle elettriche ¨¨ cresciuto costantemente negli ultimi cinque anni: nel 2016 era lo 0,1%, nel 2021 ha toccato il 4,6% ma nei primi sette mesi del 2022 ha ripiegato al 3,3%.?
TROPPE AUTOIMMATRICOLAZIONI
¡ª ?Un altro dato che non aiuta a capire che un determinato modello sia effettivamente richiesto dagli utenti ¨¨ quello relativo alle autoimmatricolazioni, quelle auto che vengono intestate alle case o ai concessionari molto spesso per raggiungere volumi e obiettivi di targhe. In un¡¯intervista ad Avvenire Salvatore Saladino, Country manager di Dataforce, evidenzia come le autoimmatricolazioni di auto elettriche abbiano raggiunto il 21% del totale della categoria, un dato che ¨¨ tre volte la media del mercato, ferma al 7%. La spiegazione ¨¨ duplice: si ¡°pompano¡± le immatricolazioni per ragioni pratiche ¨C i costruttori hanno dei limiti di Co2 calcolati sulle immatricolazioni, oltre i quali pagano multe salate ¨C e di immagine, perch¨¦ a fronte di investimenti e dichiarazioni d¡¯amore per l¡¯elettrico sarebbe controproducente dare segnali negativi.
UNA TECNOLOGIA PER POCHI
¡ª ?Insomma, anche a voler essere ottimisti e al di l¨¤ dei sogni ad occhi aperti, l¡¯auto elettrica probabilmente solletica la fantasia di molti ma apre i portafogli di pochi. E a questo punto ¨¨ chiaro anche che non ¨¨ pi¨´ neppure una questione di incentivi, chi pu¨° permettersi un'auto elettrica la compra, chi non pu¨° dirotta altrove la scelta. Nelle dinamiche di mercato, quando arriva un prodotto nuovo i primi ad accaparrarselo sono gli ¡°entusiasti¡±, che lo comprano anche senza benefici tangibili. Poi si passa all¡¯ ¡°effetto moda¡±, per andare oltre serve ricorrere alla massima di Henry Ford: ¡°C¡¯¨¨ vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti¡±. In questa fase l¡¯auto elettrica non ¨¨ per tutti e nemmeno per molti.?
PUNTARE SULLE PICCOLE
¡ª ?Sarebbe per¨° davvero poco intelligente sostenere l¡¯inutilit¨¤ dei veicoli elettrici, che possono dare un contributo importante nella riduzione delle emissioni inquinanti nei centri urbani. Perch¨¦ non c¡¯¨¨ solo la Co2 climalterante, anche se a volte ce lo dimentichiamo. Citycar (e veicoli commerciali compatti) elettriche sono un buon punto di partenza e i dati Unrae confermano che il 60% degli EV immatricolati nel 2022 sono dei segmenti A e B. L¡¯accesso alle Ztl e la possibilit¨¤ di ricaricarle anche a casa, viste le batterie relativamente piccole, sono vantaggi.
SFRUTTARE IL NOLEGGIO
¡ª ?Resta il fattore prezzo, ancora elevato, che non pu¨° essere risolto con incentivi che pesano sulle tasche di tutti i contribuenti ma che vanno a beneficio di pochissimi. Occorre far maturare la tecnologia rendendola pi¨´ conveniente e parallelamente lavorare su forme alternative all¡¯acquisto come il noleggio a lungo termine che propone il concetto di ¡°costo di guida mensile¡± comprensivo di servizi su misura ed esente dal rischio svalutazione, ancora un¡¯incognita. E non ¨¨ un caso se quasi 8.500 delle 28.700 euro elettriche immatricolate tra gennaio e luglio siano destinate ad uso noleggio, il 30% circa. Sono questi i temi su cui occorre lavorare, abbandonando una volta per tutte la volont¨¤ di imporre scelte non sostenibili per i consumatori e scarsamente impattanti sugli effetti climatici.
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