Viaggio all'interno di uno dei materiali pi¨´ controversi utilizzati dall'industria automobilistica: il cobalto. Minerale fondamentale per l'efficienza e la durata delle batterie delle auto elettriche ma che brilla anche per una miriade di lati negativi
Nella quotidiana discussione, ormai sempre pi¨´ accesa, tra favorevoli e contrari alla diffusione massiccia dell¡¯auto elettrica, c¡¯¨¨ senz¡¯altro un argomento fondamentale: quello legato al tipo di materie prime utilizzate, ad esempio all¡¯interno delle indispensabili batterie. Si dibatte sul loro prezzo, sull¡¯impatto sociale che hanno per essere reperite, lavorate, impiegate e poi smaltite. Tra i materiali pi¨´ controversi al riguardo c¡¯¨¨ ad esempio il cobalto, minerale ormai diventato sempre pi¨´ raro, dai costi altalenanti e la cui estrazione presenta risvolti etici preoccupanti.
CHE COS¡¯E¡¯ IL COBALTO?
¡ª ?Il cobalto, simbolo chimico "Co", ¨¨ un minerale che si colloca al 27¡ã posto nella tavola periodica degli elementi, dato il corrispondente numero atomico. ? decisamente duro, assimilabile per molti aspetti al ferro, resistente ad acqua e aria, mentre risulta pi¨´ sensibile all¡¯aggressione degli acidi. Viene usato per molteplici attivit¨¤, come la pigmentazione degli oggetti (il famoso blu cobalto), ma anche per la produzione di leghe, assieme ad altri metalli per realizzare oggetti tanto simili per composizione quanto lontani per utilizzo, da gioielli in oro alle turbine dei motori degli aerei a reazione.
IL COBALTO NELLE BATTERIE AUTO
¡ª ?E poi c¡¯¨¨ l¡¯impiego che maggiormente ci interessa. Quello per il funzionamento delle batterie all¡¯interno delle auto elettriche. Proprio il cobalto ¨¨ il materiale protagonista del catodo della batteria, siamo dalle parti del polo negativo (il positivo ¨¨ l'anodo). Il suo ruolo ¨¨ quello di estendere il pi¨´ possibile la durata delle batterie al litio. Ulteriormente tradotto significa che, proprio grazie al cobalto, ¨¨ possibile incrementare l¡¯autonomia (in termini di chilometraggio percorribile) delle auto elettriche. Un aspetto fondamentale, considerato che proprio tra i talloni d¡¯Achille storicamente identificati nelle auto elettriche, c¡¯¨¨ proprio l¡¯autonomia di percorrenza. Con il 2035 alle porte, inoltre, e con lo switch delle aziende automotive che dovranno modificare tutta la produzione di motori da termici ad elettrici, si fa strada la concreta possibilit¨¤ che la richiesta di cobalto cresca in modo esponenziale. Un passaggio obbligato, se si intende soddisfare una produzione a senso unico di sole auto elettriche. Un cobalto sempre pi¨´ necessario ai produttori di batterie quindi, anche perch¨¦ viagger¨¤ con le esigenze di autonomia sempre pi¨´ pressanti da parte dei consumatori. Il tutto, senza dimenticare un altro aspetto non trascurabile: il futuro dell¡¯automotive tender¨¤ sempre pi¨´ a veicoli grandi e premium, "assetati" di chilometraggi sempre pi¨´ estesi, a discapito di fette di mercato destinate a finire in cantina, come citycar o segmento B.
RISERVE DI COBALTO IN ESAURIMENTO
¡ª ?Fin qui non siamo entrati nel merito degli aspetti negativi che ha l¡¯utilizzo di questo materiale e che, come vedremo, non mancano. Ma prima di affrontare i nodi politici pi¨´ spinosi, diamo un¡¯occhiata a quelli economici e strettamente pratici. Come detto, la produzione di auto elettriche, e di conseguenza di batterie, ¨¨ in costante crescita. Cos¨¬ come sono in aumento le dimensioni delle auto e la richiesta di un¡¯autonomia sempre maggiore. Ma il cobalto, di contro, non ¨¨ infinito, anzi, ¨¨ tutt¡¯altro che diffuso sulla Terra e la richiesta sempre maggiore sta abbattendo le riserve a disposizione. Una diminuzione che, bilancia alla mano, ¨¨ direttamente proporzionale al cobalto necessario per una singola batteria con l¡¯ordine di misura che ¨¨ di circa 10 kg per singola vettura. Ma quanto cobalto c¡¯¨¨ ancora a disposizione per l¡¯estrazione? Quali sono i Paesi che detengono le miniere pi¨´ ricche? Tutte le agenzie indipendenti sembrano essere d¡¯accordo e qualche numero pi¨´ preciso arriva dalla US Geological Survey, tra le pi¨´ antiche agenzie di ricerca statunitensi, quasi 144 anni di attivit¨¤ e sede in Virginia. La parte del leone per l¡¯estrazione di cobalto ¨¨ quindi la Repubblica Democratica del Congo (riserve per 3,5 milioni di tonnellate), seguita dall¡¯Australia (1,4 milioni) e Indonesia con una riserva da 600 mila tonnellate. A questo podio si aggiungono altri Paesi produttori, anche se con riserve ben pi¨´ limitate come le isole Filippine, la Cina o la Russia. In totale, il cobalto potenzialmente ancora estraibile a livello mondiale si aggira intorno a 7,5 milioni di tonnellate. In tutto si potrebbero realizzare 750 milioni di batterie per altrettanti mezzi elettrici e considerando una produzione media annuale (a livello globale) di circa 80-90 milioni di veicoli, si potrebbe andare avanti a regime al massimo per 9 anni. Uno scenario post 2035, ricordando che non si pu¨° ancora ipotizzare una produzione elettrica eguagli fin dall'inizio quella attuale, mista. Ma in realt¨¤ il tempo a disposizione potrebbe anche essere inferiore: il cobalto non ¨¨ impiegato in toto per la produzione di batterie, ma anche per la realizzazione di leghe e molto altro. E poi ci sono da considerare i costi. Una domanda massiccia per le tante auto elettriche che dovranno finire su strada, rischia di non incontrare un¡¯offerta altrettanto rispondente con le risorse che andranno via via esaurendosi. Il risultato rischia di essere doppiamente negativo: da una parte un cobalto sempre pi¨´ costoso farebbe ulteriormente lievitare i listini delle auto elettriche, gi¨¤ di per s¨¦ poco abbordabili. Dall'altra, l¡¯abbondante richiesta di materia prima potrebbe portare le aziende che estraggono cobalto a spremere ulteriormente i giacimenti con orari di lavoro ancora pi¨´ massacranti e diritti per la manodopera di chi si occupa dell¡¯estrazione ulteriormente falciati. E qui arriva la problematica etico-politica.
ESTRAZIONE COBALTO, (TANTI) DUBBI ETICI
¡ª ?La Repubblica Democratica del Congo detiene le riserve. Giacimenti acquistati nella stragrande maggioranza da aziende cinesi. In ogni caso, il Congo rappresenta pi¨´ della met¨¤ della produzione di cobalto a livello mondiale estratto a mano per oltre il 20% da minatori quasi sempre in et¨¤ scolare. Di fatto la produzione di cobalto in Congo ¨¨ direttamente collegata allo sfruttamento del lavoro minorile e alla violazione dei diritti umani. Uno Stato dove si assiste da anni a una forte instabilit¨¤ politica e che allo stesso tempo trae gran profitto proprio dal cobalto estratto in virt¨´ di un Codice minerario che ha recentemente aumentato tasse e royalties sull¡¯estrazione di questo minerale. Una nazione, il Congo, indispensabile per l¡¯industria automotive cos¨¬ come ha affermato Caspar Rawles, della Benchmark Mineral Intelligence, sentenziando come non possa esistere un mercato di batterie al litio senza la fornitura di cobalto da parte dello Stato africano.
CI SONO ALTERNATIVE AL COBALTO?
¡ª ?S¨¬, ci sono alternative per realizzare batterie senza cobalto. Ma tali soluzioni ancora non garantiscono la stessa affidabilit¨¤ offerta dal "metallo blu". Quella pi¨´ sfruttata prevede il terzetto litio-ferro-fosfato, le preferite ad esempio dai produttori di batterie cinesi. Il freno sta nell¡¯autonomia che questa soluzione pu¨° garantire, non a caso utilizzata in meno del 15% di tutte le batterie a spasso nel mondo con una quota in debolissima crescita di appena il 5% nei prossimi 8 anni. Troppo poco. Oltre al fatto che considerata la minore autonomia garantita da queste batterie il loro impiego principale sembra essere quello abbinato alle automobili pi¨´ compatte che rischiano di rappresentare fette di mercato sempre pi¨´ minoritarie col trascorrere degli anni. Per evitare di aumentare l'estrazione di petrolio e di favorire lo sfruttamento di migliaia di minorenni dobbiamo quindi rimetterci nelle mani della scienza. La ricerca infatti va avanti e le ultime notizie ci portano negli Stati Uniti, nello Stato di Washington, alla Pacific Northwest National Laboratory. Qui si stanno facendo passi in avanti interessanti per quella che potrebbe essere la miglior alternativa alle batterie contenenti cobalto. La batteria in questione ¨¨ agli ioni di sodio e di fatto si potrebbe annunciare anche come valida alternativa al litio. Lo studio ¨¨ in fase embrionale, ma dalla minuscola batteria testata ad oggi si sta gi¨¤ passando a batterie di dimensioni pi¨´ importanti con l¡¯auto elettrica sempre pi¨´ nel mirino. Tanti i vantaggi di questa tecnologia: in primis?i costi, decisamente inferiori rispetto agli standard attuali. Grave limitazione ¨¨ invece la durata, davvero minima, ma sulla quale gli scienziati sono gi¨¤ all¡¯opera. Dagli Usa spostiamoci alla Cina. Qui ¨¨ la Catl a parlare attraverso il patron Zeng Yuqun che ha confermato come l¡¯azienda orientale stia lavorando ad una nuova batteria senza nichel e cobalto. Una batteria che, esperimenti alla mano, dovrebbe garantire anche ottimi livelli di autonomia, perfino 700 km con un singolo ciclo di ricarica. La Catl in fondo ¨¨ la pi¨´ importante azienda produttrice di batterie e tra i suoi clienti abbiamo gran parte dei big dell¡¯automotive come Tesla, Volkswagen, Bmw o Ford. Una batteria che non dovrebbe quindi usare nichel o cobalto, ma nemmeno altri minerali rari, anche se, al momento, non ¨¨ dato sapere nulla sul proprio funzionamento.
E LE CASE AUTOMOBILISTICHE?
¡ª ?Le case auto stanno a guardare, ma intanto sembrano tutte pi¨´ o meno intenzionate ad assumere il ruolo di aziende?cobalt free. Del resto gli aspetti controversi e negativi anche per la propria immagine sull¡¯utilizzo di questo materiale sono abbastanza eloquenti. I colossi dell¡¯auto si appoggiano quasi sempre a produttori esterni di batterie e possono tranquillamente attendere che le promesse, ad esempio quelle dei cinesi di Catl, si traducano in realt¨¤. Nel frattempo ci sono brand, come ad esempio Bmw, che si sono schierati apertamente contro l¡¯estrazione di cobalto nella Repubblica Democratica del Congo scegliendo di acquistare il prezioso minerale da Australia e Marocco. Stesso annuncio fatto ad esempio dai tedeschi di Mercedes. Tesla, attraverso lo stesso Musk vede una "sponda" proprio nel lavoro dei cinesi di Catl. Nel frattempo le Model 3 sfrutteranno solo batterie con litio, ferro e fosfato senza cobalto.
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