Con il 2020 arrivano le sospensioni elettroniche semiattive, grazie alle quali la Superbike di Noale si fa ancora pi¨´ affilata: ecco come va la nuova Rsv4 1100 Factory
Nonostante i vari anni di permanenza sul mercato il progetto Aprilia Rsv4 dimostra la sua bont¨¤ di fondo e continua a rinnovarsi mostrandosi sempre competitivo grazie a una base tecnica rivoluzionaria e in continua evoluzione che la consacra da sempre ai vertici della categoria. Del resto dal 2009 il suo V4 da 65¡ã ha fatto incetta di vittorie sia nel mondiale Superbike (con ben tre titoli in pochi anni: due con Biaggi e uno con Guintoli) e poi tanti successi nelle comparative tra moto di serie dove ha spesso sbaragliato la concorrenza fino ad arrivare alle numerose vittorie nei campionati nazionali. Dall 2019 la Factory ha introdotto pi¨´ potenza con la cilindrata di 1.100 Cmc, quest¡¯anno invece viene rivista la ciclistica: con nuove sospensioni elettroniche semi-attive Ohlins che cambiano la loro risposta in movimento e in funzione delle condizioni di guida. Il prezzo ¨¨ di 26.050 euro.
Aprilia Rsv4 1100 Factory 2020: com¡¯¨¨ fatta
¡ª ?Nel continuo affinamento della Rsv4 Aprilia punta forte sul comparto elettronico ad iniziare dalle sospensioni, utilizzando l¡¯ottima base meccanica gi¨¤ vista nel 2019 con cilindrata di 1.078Cmc e alesaggio aumentato fino a 81mm (in stile MotoGP. I cavalli erogati sono ben 217 a 13.200 giri un¡¯enormit¨¤ su una mto di circa 180kg. mentre la coppia raggiunge i 122Nm a 11.000 giri, ma il suo punto di forza ¨¨ l¡¯essere ¡°piena¡± aspetta che le permette di uscire di curva con una spinta impressionante, una sorta di ¡°effetto catapulta¡± che accorcia qualunque distanza intercorra tra una curva e l¡¯altra. L¡¯impianto di scarico ¨¨ firmato Akrapovic il telaio a doppio trave in alluminio perimetrale ¨¨ rimasto il medesimo dello scorso anno e come sulle moto da corsa permette di intervenire su l¡¯altezza motore e la posizione del pivot forcellone.
Le conferme non mancano nemmeno sul fronte freni, dove troviamo un impianto Brembo con pinze Stylema e funzione cornering Abs (si possono montare i convogliatori in carbonio come sulla Rs-Gp da MotoGP). Il pacchetto elettronico della Rsv4 1100 Factory 2020 ¨¨ quello della sua progenitrice, l¡¯Aprc ormai giunto alla quarta generazione e sviluppato internamente dalla casa di Noale. La suite Aprilia performance rider control con ride-by-wire multimappa comprende tutto il necessario per andare forte in pista, spingendo in tutta sicurezza come controllo di trazione, launch-control, pit limiter, quickshifter bidirezionale e anti-impennata regolabile in corsa.
Aprilia Rsv4 1100 Factory 2020: le sospensioni
¡ª ?Tutte le info necessarie vengono visualizzate sul cruscotto Tft a colori da 4.3¡±, che per la prima volta sulla Rsv4 ha un sezione dedicata alla gestione elettronica delle sospensioni. S¨¬, perch¨¦ la novit¨¤ pi¨´ succulenta di questa 1100 Factory 2020 ¨¨ data proprio dalle ?hlins Smart Ec 2.0, sviluppate dai tecnici di Noale assieme allo specialista svedese: la forcella Nix e il mono posteriore Ttx (ma anche l¡¯ammortizzatore di sterzo) sono sotto il controllo dalla centralina dedicata e possono essere settate attraverso l¡¯interfaccia Obti (Objective based tuning interface), che consente due modalit¨¤ di intervento. Attraverso i pulsanti al manubrio si pu¨° operare infatti in configurazione semi-attiva o manuale: nella prima ¨¨ la centralina a fare il lavoro di messa a punto secondo tre mappature via via pi¨´ rigide e sportive (A1, A2, A3), mentre nella seconda il pilota pu¨° settare l¡¯assetto a suo piacimento con click ¡°virtuali¡± (sono presenti anche in questo caso tre mappe predefinite, ovviamente senza assistenza semi-attiva). Rimane comunque possibile regolare manualmente il precarico di ammortizzatore e forcella.
Aprilia Rsv4 1100 Factory 2020: come va
¡ª ?La Rsv4 ¨¨ sempre stata un riferimento in quanto a maneggevolezza e precisione di guida, doti che non sono state messe in crisi nemmeno dall¡¯aumento di cilindrata a 1100 cc. La Factory 2019 era una moto strepitosa, capace di prestazioni assolute ma anche molto impegnativa fisicamente: inutile dire che eravamo molto curiosi di toccare con mano l¡¯influenza delle nuove sospensioni elettroniche anche sotto questo punto di vista, di capire se e in che misura l¡¯introduzione della ciclistica semi-attiva abbia reso la superbike di Noale meno stancante per i comuni mortali. E per scoprirlo siamo volati agli Aprilia racers days del Mugello, dove abbiamo avuto il privilegio di girare assieme a leggende del calibro di Max Biaggi e Loris Capirossi.
La sensazione che si ha nel salire in sella alla Rsv4 1100 Factory 2020 ¨¨ la stessa, ottima, che si riscontrava sulle sue progenitrici: ci si sente su un¡¯autentica moto da corsa, a bordo di un mezzo certamente non ¡°comodo¡± ma straordinariamente efficace a partire dalla posizione di guida. Quest¡¯impressione non pu¨° che venire confermata quando si percorrono i primi metri, ma soprattutto quando si inizia a spingere stuzzicando i 1100 cc del quattro cilindri veneto. La spinta ¨¨ tantissima e la ¡°castagna¡± ¨¨ esagerata a tutti i regimi, tanto da indurre ad utilizzare una marcia in pi¨´ del dovuto in uscita di curva per poter godere della coppia strepitosa. Il V4 ¡°big bore¡± ¨¨ una specie di fionda, che vi catapulta fuori dalle curve a velocit¨¤ siderale grazie anche ad un¡¯elettronica che si conferma efficacissima. L¡¯Aprc grazie alla totalmente regolabile facilita molto la guida dei piloti in pista e rende la moto pi¨´ sicura nel momento di aprire il gas, utilizzando al meglio l¡¯enorme potenza del motore. Basti pensare che pur essendo una moto di serie con luci e targa sul rettilineo del Mugello sembra di voltare e la Rsv4 supera facilmente i 300km/h mentre con i collaudatori Aprilia riesce a girare su tempi dell¡¯ordine di 1¡¯55¡±. Una volta tra i cordoli si capisce subito quanto la moto sia nata per vincere in Superbike, stretta e compatta tra le gambe, in movimento risponde in modo fulmineo ai comandi: rapidissima sia nello scendere in piega che in inserimento di curva, inebriante nella risposta durante i cambi di direzione con l¡¯anteriore che si mantiene solido e incollato all¡¯asfalto anche quando si apre completamente il gas in uscita di curva. La sua grande sensibilit¨¤ ¨¨ forse anche il suo unico limite perch¨¦ quando si guida forte richiede una guida precisa risultando per questo molto esigente (esattamente come una prima donna) anche con i movimenti del suo pilota. Tornando alla nuove sospensioni elettroniche Ohlins possono operare in modo semi-attiva o manuale: entrambe lavorano su tre mappe predefinite. In pratica l¡¯assetto della moto cambia in movimento: irrigidendo ad esempio il posteriore in accelerazione o l¡¯anteriore in frenata adattandosi sempre alla velocit¨¤, all¡¯angolo di piega ma anche all¡¯apertura dell¡¯acceleratore: una rivoluzione sia in termini di efficacia che di sicurezza.
Se l¡¯elettronica e le alette aerodinamiche lavorano per assicurare stabilit¨¤ sia in accelerazione che alle alte velocit¨¤, il mordente ¨¨ invece garantito dalle ottime Brembo Stylema, che in staccata si lasciano strapazzare senza batter ciglio, rispondendo in maniera potente e puntuale. Agilissima ed estremamente rapida nello scendere in piega, la Rsv4 Factory trova la corda in un battito di ciglia, supportata da una ciclistica ¡°intelligente¡± che semplifica notevolmente lo sforzo (anche mentale!) di chi sta in sella. Il lavoro che la centralina fa sulle ?hlins interfacciandosi con la piattaforma inerziale va a tutto beneficio del pilota e dell¡¯impegno fisico, che rimane comunque piuttosto gravoso: stiamo pur sempre parlando di una purosangue, di una racer fatta e finita che richiede fatica e allenamento per essere portata al limite. Ma le sospensioni elettroniche hanno reso sicuramente la Rsv4 1100 maggiormente user-friendly, soprattutto se lo ¡±user¡± in questione ¨¨ un comune mortale e non un atleta di professione.
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Meno nervosa che in passato, l¡¯Apriliona permette al pilota di giocare con le regolazioni in modo pi¨´ semplice e ¡°spensierato¡± che in passato, consentendo sperimentazioni che con una ciclistica convenzionale risulterebbero decisamente pi¨´ complesse e rischiose (con tutte le possibilit¨¤ di setting che offrono le moto moderne perdere la trebisonda ¨¨ attimo). Beninteso, la Rsv4 1100 Factory rimane un prodotto altamente specialistico e riservato ad una clientela non solo esigente ma anche piuttosto smaliziata: se non siete alle prime armi, per¨°, la Superbike di Noale vi ripagher¨¤ con emozioni che non ¨¨ semplice ritrovare nemmeno sulla migliore concorrenza.
Aprilia Rsv4 1100 Factory 2020: in sintesi
¡ª ?Non ¨¨ diventata ¡°facile¡± perch¨¦ si tratta pur sempre di una moto da corsa con targa e fanali¡ e non ¨¨ un modo di dire. Ma le nuove sospensioni elettroniche rendono la Rsv4 1100 Factory 2020 un mezzo sicuramente meno stressante che in passato e pi¨´ godibile anche da quella parte di utenza che frequenta la pista con meno assiduit¨¤. Pur non avendola provata su strada, inoltre, siamo quasi sicuri che anche nell¡¯utilizzo quotidiano le Ohlins Smart Ec 2.0 abbiano un gran potenziale nel migliorare la fruibilit¨¤ di un prodotto cos¨¬ estremo.
Aprilia Rsv4 1100 Factory 2020: pregi e difetti
¡ª ?Piace:
tra i cordoli la Rsv4 era ed ¨¨ una ¡°lama¡± capace di regalare sensazioni impagabili, una moto pronto gara con prestazioni mozzafiato. Progetto superlativo, per ¡°smanettoni¡± con il palato fine. Sensazioni di guida da mezzo moto da corsa offre un feeling di guida e una efficacia tra i cordoli che ha poche rivali.
Non piace:
le sospensioni elettroniche aiutano molto ma ¨¨ rimasta molto ¡°fisica¡±¡ forse anche pi¨´ delle rivali. Esteticamente ¨¨ sempre bella ma ci piacerebbe vedere qualcosa di nuovo anche su questo fronte. Il suo essere reattiva e sensibile pu¨° essere un limite per i meno esperti.
Aprilia Rsv4 1100 Factory 2020: la scheda tecnica
¡ª ?Motore: 4 cilindri a V longitudinale di 65¡ã, 4 tempi, raffreddamento a liquido;
distribuzione bialbero a camme in testa, quattro valvole per cilindro.
Alesaggio e corsa: 81 x 52.3 mm.
Cilindrata totale: 1.077 cc.
Rapp. di compressione: 13.6:1.
Prestazioni: potenza max all'albero: 217 CV (159,6 kW) a 13.200 giri/min.
Coppia max all'albero: 122 Nm a 11.000 giri/min.
Cambio: Estraibile a 6 rapporti.
Frizione : Multidisco in bagno d¡¯olio con sistema antisaltellamento meccanico.
Trasmissione: trasmissione primaria a ingranaggi a denti dritti e parastrappi integrato; trasmissione secondaria: a catena.
Ciclistica
Telaio: in alluminio a doppia trave con elementi fusi e stampati in lamiera.
Sospensioni
Sospensione anteriore forcella ?hlins NIX a gestione elettronica Smart EC 2.0. Steli da 43 mm, con trattamento superficiale Tin. Escursione ruota 125 mm.
Sospensione posteriore: forcellone a doppia capriata in alluminio; monoammortizzatore ?hlins Ttx a gestione elettronica Smart EC 2.0.
Freni: Freno anteriore: doppio disco da 330 mm flottante con pinze radiali Brembo Stylema monoblocco a 4 pistoncini.
Freno posteriore: disco diametro 220 mm; pinza Brembo a 2 pistoncini.
Cerchi e pneumatici: Forgiati in lega d¡¯alluminio a 5 razze sdoppiate. Pneumatico anteriore: 120/70 ZR 17. Pneumatico posteriore: 200/55 ZR 17.
Dimensioni e pesi: Interasse 1.439 mm, lunghezza: 2.052 mm , larghezza: 735 mm, altezza sella 851 mm; inclinazione cannotto di sterzo: 24,5¡ã, avancorsa: 103,8 mm. Peso a secco 177 kg, peso con pieno di carburante 199 kg; capacit¨¤ serbatoio: 18,5 litri (4 di riserva).
Prezzo: 26.050 euro
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