Sym Joyride 300 16: scooter agile e pratico

Sym ha grandi aspettative per il suo nuovo Joyride 300 16, scooter dall’indole cittadina introdotto a Eicma 2021 ed ora finalmente disponibile nelle concessionarie. Negli ultimi anni, nonostante le varie difficoltà che hanno afflitto l’intero settore delle due ruote, la casa taiwanese ha conosciuto un periodo di relativa, ma sostanziale crescita sui mercati europei a cui l’Italia, dati di vendite alla mano, non ha fatto eccezione. Il segmento degli scooter Gt a ruota alta dai 250 ai 400 cc è tra quelli attualmente in espansione anche dalle nostre parti ed è in questa arena che il nuovo Joyride 300 16 andrà a misurarsi per accrescere ulteriormente la reputazione del marchio e con un prezzo di 4.999 euro decisamente attraente nei confronti dei potenziali rivali più accreditati.

Sym Joyride 300 16: come è fatto

Il "16" inserito nel suo nome sta a sottolineare i 16” del suo cerchio anteriore in alluminio, elemento subito caratterizzante del modello così come l’ampia pedana piatta. Dal punto di vista del design, il Joyride 300 16 non è portatore di grandi novità, ma ostenta comunque una certa personalità, in particolare per via del gruppo ottico anteriore full-Led a tre elementi. Le sue linee spigolose compongono un insieme tutto sommato moderno e armonioso e trasmettono un senso di solidità corroborato da dimensioni corpose: lungo 2.215 mm, largo 765, ha 145 mm di luce da terra e 186 kg di peso a secco che vanno a gravare per la maggior parte sulla ruota posteriore da 14”. Tra gli elementi di spicco ci sono anche il parabrezza regolabile manualmente e l’enorme vano sottosella da 35 litri, capace di ospitare anche un paio di caschi jet. Non sono comunque da trascurare il sistema di avviamento keyless,?l’efficace strumentazione Lcd e il comodo maniglione/portapacchi a cui si può aggiungere un top case opzionale. La presa Usb è piazzata nell’unico vano del retroscudo, sul lato destro, che può accogliere un normale smartphone?in ricarica. Sorprende però la mancanza di un gancio nei paraggi.

Sym Joyride 300 16: motore e ciclistica

Il Joyride 300 16 è spinto da un monocilindrico da 278 cc con 4 valvole e raffreddamento a liquido, unità per cui Sym dichiara di 26 Cv di potenza a 8.000 giri/min e 26 Nm di coppia a 6.000 giri/min. Ovviamente omologato Euro-5, questo propulsore vanta consumi nell’ordine dei 3,6 litri ogni 100 km. Tale dato, combinato agli 11,5 litri di capacità del serbatoio, suggerisce un’autonomia abbondantemente superiore ai 300 km. Il telaio tubolare in acciaio si abbina a una forcella telescopica da 36 mm e a un paio di ammortizzatori regolabili nel precarico che assicurano rispettivamente 115 mm di escursione sull’anteriore e 100 mm al posteriore. L’impianto frenante propone invece un disco singolo a margherita ad entrambe le estremità, da 260 mm davanti e da 240 dietro, supervisionati da un sistema Abs a doppio canale.

Sym Joyride 300 16: primo contatto

Al primo sguardo, il Joyride 300 fa già la sua bella figura. Esteticamente propone un mix di linee tese che sembra voler enfatizzare i riusciti gruppi ottici full-Led. I due elementi laterali di quello anteriore integrano altrettante strisce Led con funzioni di luci diurne, mentre il torvo occhio in mezzo a loro è il proiettore abbagliante. Il parabrezza si può regolare manualmente su due posizioni e la sella, lunga 850 mm, è decisamente generosa. Tutto l’insieme forma un look sufficientemente sportivo, con certe plastiche che imitano le apparenze della fibra di carbonio e finiture che non lasciano nulla a desiderare. L'accensione è delegata al sistema Keyless Sym di seconda generazione, che ha l’allarme integrato e ora permette l'avvio anche in caso batteria scarica. Buona parte delle operazioni sul veicolo sono delegate al selettore rotativo al centro del retroscudo, incluse le aperture della sella e dello sportellino piazzato giusto sotto di esso che cela il tappo del serbatoio. Una volta messo in moto, il Joyride mette già in evidenza due dei suoi punti forti: un motore particolarmente silenzioso e una larga strumentazione Lcd ben architettata e con tutte le informazioni necessarie ben visibili. Il suo sfondo è nero, ma non presenta particolari problemi di visibilità alla luce del sole. Una volta sceso dal cavalletto, centrale o laterale che sia (sono entrambi di serie), il nuovo 300 di casa Sym è pronto a dimostrarci di cosa è capace.

Sym Joyride 300 16: come va in città

Abbiamo provato il nuovo Joyride 300 16 a Milano e dintorni, scenario ideale per mettere alla prova le sue doti da?commuter urbano. E bisogna riconoscere che, nel contesto cittadino, nel traffico come sul lastricato, la grande ruota anteriore fa effettivamente la differenza, premiando la scelta fatta da Sym. L’anteriore è solido e ispira fiducia, non soffre troppo buche e tombini ed è agile nei cambi di direzione. Il buon angolo di sterzo permette inoltre di manovrarlo molto comodamente negli spazi angusti nonostante un peso non indifferente. Lo spunto del motore non è fulmineo, ma è sufficientemente brioso per districarsi senza patemi in qualunque situazione. In generale, lo scooter è sempre stabile e prevedibile anche grazie al lavoro egregio delle sospensioni, che contribuiscono a rendere trascurabili le vibrazioni. La frenata è sufficientemente pronta, con buon merito della pinza radiale anteriore a 4 pistoncini, ma le due leve, una per l’anteriore e l’altra per l’azione combinata, potrebbero essere un po’ più morbide. L’enorme sella è sagomata in modo da agevolare l’appoggio a terra dei piedi anche ai piloti più bassi, ma l’ergonomia non è impeccabile per i più alti: la pedana è piuttosto alta da terra e questo tende a spingere le ginocchia verso il tronco. Il limite tra i due livelli della sella permette di arretrare il bacino solo fino a un certo punto, ma fortunatamente c’è abbastanza spazio ai lati della pedana per allungare le gambe.

Sym Joyride 300 16: come va in tangenziale

In tangenziale è più comodo sfruttare questi spazi laterali per protendere in avanti gli arti inferiori, mentre l’esteso scudo offre un’ottima protezione aerodinamica. E anche il parabrezza, nonostante non sia eccessivamente largo, si rivela in realtà più che adeguato nel riparare il pilota. L’allungo del Joyride 300 è consono alla categoria e non impiega troppo per andare a lambire i 130 km/h, velocità che può superare di non molto senza comunque mai perdere compostezza. Non abbiamo avuto la possibilità di testare il mezzo nel misto collinare, cosa che ci avrebbe permesso di valutare meglio le sue qualità dinamiche anche in pendenza e sui lunghi curvoni, ma alla luce della maneggevolezza e del confort dimostrati in altri contesti, non dubitiamo che sappia farsi valere anche in più ondulati spazi aperti. Da vero Gt.

Sym Joyride 300 16: pregi e Difetti

Di seguito i pro e contro del?Sym Joyride 300 16:

• Piace: motore lineare e dal sound discreto, avantreno sempre affidabile, sospensioni ben tarate, facilità d'utilizzo, grande capacità di carico, ottimo rapporto qualità/prezzo.
• Non Piace: ergonomia migliorabile, leve freno leggermente dure, mancanza di un gancio nel retroscudo.

Sym Joyride 300 16: conclusioni

Il Sym Joyride 300 16 è uno scooter dal layout classico, facile da guidare, dalla notevole capacità di carico e che offre grande spazio anche all’eventuale passeggero. ? un mezzo ideale per andare al lavoro, a far la spesa, per le occasionali scampagnate fuoriporta ed è talmente user-friendly da poter essere tranquillamente approcciato anche dai neofiti delle due ruote.?Tuttavia, come già sottolineato, il suo maggior punto di forza resta il prezzo di 4.999 euro che comprende quattro anni di garanzia e assistenza stradale assicurate direttamente da Sym, anche in caso di semplice foratura. A ben guardare, nel mercato attuale non ci sono scooter da 300 cc con ruota alta e pedana piatta, di queste caratteristiche e qualità, a un prezzo simile. E con le eventuali promozioni può anche scendere di qualche centinaio di euro.?Il Joyride 300 16 è già disponibile presso le concessionarie Sym nelle colorazioni Blu Atlantic, Bianco, Grigio Pastello e Nero.