storiche
MV Agusta 350 Ipotesi, la moto vestita da Giugiaro
La prima versione, che era un prototipo, venne presentata al Motosalone di Milano nel dicembre 1973 con una livrea ideata da Giorgio Giugiaro ed ereditava il blocco motore dalla MV Agusta 350 Sport e GT, prodotte dal 1970 al 1974, rivisto per¨° nella grafica dei coperchi laterali di frizione e cambio e nella alettatura cilindri-testa. Quando fu esposta non aveva un nome specifico, ma una sigla ¡°MV 350 BE¡± che altro non era che la denominazione di omologazione.?
INNOVAZIONI STILISTICHE E TECNICHE
¡ª ?Fu la prima moto di serie ad essere equipaggiata con tre freni a disco, che erano dell¡¯italiana Scarab ed aveva entrambe le ruote in lega. La primissima versione poi aveva i tubi superiori dove poggiava il gruppo sella-serbatoio che erano cromati, una soluzione per¨° che si vide solo sul prototipo poich¨¦ aveva un costo produttivo elevatissimo per un dettaglio che, di fatto, era totalmente inutile.
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I NUMERI DELLA PRODUZIONE
¡ª ?¡°Ne vennero realizzati 1.991 esemplari ¨C spiega Enrico Sironi, il responsabile moto del Museo MV di Cascina Costa - di questi 1.589 furono venduti in Italia. Il Paese estero con maggior importazioni fu la Germania con 175 unit¨¤, quindi la Spagna con 60 esemplari. A fine produzione, inoltre, vennero costruiti 390 esemplari in configurazione Gran Turismo. Questa versione aveva un serbatoio bicolore, doppio freno a disco anteriore, ruote non in lega ma convenzionali a raggi e un freno a tamburo posteriore. L¡¯ultimo esemplare di Ipotesi, invece, venne venduto nel 1980, ma era un fondo di magazzino¡±.
LA SUA STORIA
¡ª ?L¡¯Ipotesi era nata per sostituire i precedenti e fortunati modelli della 350 Sport. Nonostante venne progettata e costruita senza badare a spese, il suo prezzo era nel complesso allineato con la produzione giapponese dell¡¯epoca. L¡¯unico difetto, se cos¨¬ vogliamo definirlo, era la mancanza del motorino d¡¯avviamento e degli indicatori di direzione, in quel periodo particolari molto accattivanti e importanti, tipici della concorrenza nipponica. Aveva 34 cavalli e prestazionalmente se la batteva con la Morini 350 Sport, ma dalla sua parte l¡¯Ipotesi aveva un design particolarmente affascinante e quel nobile marchio che sprizzava gloria da ogni bullone. Una carrozzeria spiccatamente moderna, nonostante l¡¯impostazione generale fosse quella dei modelli precedenti. Non particolarmente raffinati tecnicamente, ma in compenso decisamente collaudati e affidabili. L¡¯Ipotesi era comunque molto compatta nelle dimensioni e quindi agile e maneggevole nella guida. Le uniche critiche, peraltro amplificate dalla stampa specializzata, erano appunto la mancanza del motorino di avviamento e degli indicatori di direzione.
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LA PARABOLA DISCENDENTE DELLA MV
¡ª ?L¡¯industria, dopo la scomparsa del conte Domenico Agusta che mor¨¬ nel 1971, stava affrontando una inesorabile parabola discendente, tant¡¯¨¨ che da fine del 1973 quando venne presentato il prototipo bisogner¨¤ attendere fino a met¨¤ del 1975 per vedere dai concessionari la consegna ai clienti dei primi esemplari dell¡¯Ipotesi. Oltretutto la produzione dell¡¯Ipotesi era al rallentatore con tempi di consegna incredibilmente lunghi e tali da scoraggiare i potenziali acquirenti. Insomma sulla MV e il suo futuro regnava la pi¨´ completa incertezza. Un¡¯incertezza peraltro molto discussa dalla stampa specializzata, visto che la decadenza di questo glorioso colosso era una vera notizia a cui inevitabilmente veniva data ampia eco mediatica. Il canto del cigno nel 1977, quando al Motosalone di Milano la MV aveva uno spazio prenotato me che era desolatamente e drammaticamente vuoto.
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quanto pu¨° costare oggi
¡ª ?¡°Una moto indubbiamente affascinante l¡¯Ipotesi ¨C osserva?il trevigiano Alessandro Altinier, uno dei pi¨´ importanti commercianti di moto d¡¯epoca in Europa ¨C che a suo tempo ebbe anche un bel successo commerciale, ma era anche piena di difetti, primo fra tutti le vibrazioni esagerate. Del resto era la vecchia 350 Sport rimaneggiata, quindi con una tecnologia antiquata. La sua quotazione nel mercato del vintage oscilla attualmente dai 6.500 ai 10.000 euro, ma il prezzo pi¨´ alto lo raggiunge solo se ¨¨ un esemplare perfetto e se ¨¨ provvista di carenatura che, anche all¡¯epoca, costava da sola 1.000 euro. Il problema piuttosto ¨¨ nella reperibilit¨¤ dei ricambi. Trovarli ¨¨ una mission impossible e quando si trovano, specie quelli di carrozzeria, vengono chieste cifre astronomiche. Tornando alle quotazioni, in giro si vedono moto inserzionate a prezzi molto alti, ma quegli annunci sono l¨¬ anche da tre anni perch¨¦ non trovano un compratore¡±.
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