Oltre mille cavalli in qualifica e 680 in gara, progettata per le competizioni clienti di tipo sprint. Sofisticato sistema di raffreddamento risolve i tipici problemi di surriscaldamento che limitano la potenza
Le corse del futuro secondo l'interpretazione di una casa che ha le competizioni nel sangue. Si chiama Porsche Mission R. Si tratta appunto del concept di un'auto elettrica da corsa. Il prototipo ¨¨ stato svelato al Salone di Monaco dal presidente della marca di Zuffenhausen, Oliver Blume, accanto all'attore Patrick Dempsey, pilota e titolare di scuderia che con le 911 ha vinto anche la 24 ore di Le Mans.
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Porsche Mission R: motori, potenza e prestazioni
¡ª ?La Porsche Mission R ¨¨ progettata per gare elettriche sprint, nel settore delle competizioni per i clienti privati. La rete di bordo funziona a 900 volt ed ¨¨ derivata da quella a 800 volt che permise alla 919 Hybrid di vincere per tre volte a Le Mans e, trasferita alla produzione in serie, ¨¨ stata applicata alla Taycan. Due motori elettrici e conseguente trazione integrale. La potenza massima in configurazione da qualifica ¨¨ di 1.088 cavalli. All'anteriore vengono scaricati fino a 435 cavalli, mentre ne possono arrivare 653 sull'asse posteriore. In versione da gara la Mission R pu¨° erogare una potenza costante di 680 Cv. Per quanto riguarda il motore, a differenza di quanto accade nelle auto elettriche stradali, dove il liquido refrigerante scorre in un radiatore esterno al rotore, qui circola direttamente in un circuito che segue le spire di rame. Di conseguenza copre una superficie pi¨´ vasta, rendendo pi¨´ rapido ed efficace lo smaltimento del calore. I dati sulle prestazioni parlano da soli: accelerazione 0-100 in meno di 2,5 secondi e velocit¨¤ massima superiore a 300 km/h.
La batteria della Porsche Mission R
¡ª ?La batteria, installata alle spalle del pilota, ha una capacit¨¤ di 82 kWh. ? progettata per gare da 25 a 40 minuti. La casa specifica che ¨¨ stato eliminato il fenomeno del "derating", cio¨¨ il problema di surriscaldamento delle batterie che limita l'erogazione di corrente e quindi la potenza. La ricarica degli accumulatori ¨¨ molto rapida: accettando potenze fino a 350 kW, ¨¨ possibile passare dal 5 all'80% di carica in circa 15 minuti.
Porsche Mission R, telaio e aerodinamica
¡ª ?Il telaio della Mission R ¨¨ fabbricato in fibra di carbonio. Lo chiamano esoscheletro, una gabbia visibile in parte dall'esterno nella zona del tetto. Una sezione del quale ¨¨ rimovibile, per consentire l'uscita rapida del pilota secondo le regole Fia. Le parti esterne che non devono proteggere l'abitacolo negli incidenti sono prevalentemente in un materiale composito a base di plastica rinforzata da fibre naturali. Solo leggermente pi¨´ pesante del carbonio (circa il 10%), ha un'analoga rigidit¨¤. E le materie prime provengono dall'attivit¨¤ agricola, senza per¨° sottrarre risorse alla produzione di cibo. Il vantaggio ¨¨ di tipo ambientale, viene generato l'85% in meno di CO2 rispetto alla produzione della fibra di carbonio. Le appendici aerodinamiche possono variare la loro incidenza. Il sistema Drs ¨¨ composto da tre aperture lungo le prese d'aria frontali e uno spoiler a due sezioni.
Dimensioni e interni della Porsche Mission R
¡ª ?Le dimensioni complessive della Porsche Mission R ricalcano grosso modo quelle della 718 Cayman. La lunghezza totale ¨¨ di 4.326 mm (leggermente pi¨´ corta, quindi), larghezza 1.990 mm (maggiore), altezza 1.190 mm (pi¨´ bassa). Il peso della vettura raggiunge circa 1.500 kg. Per quanto riguarda l'abitacolo, da notare il monitor sopra la colonna dello sterzo, mostra le immagini provenienti dalle telecamere laterali, allo stesso modo del display che trasmette il flusso della camera posteriore. Gli specchietti sono cose del passato.
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