Abbiamo finalmente provato la novit¨¤ a zero emissioni del brand scandinavo che fonde eleganza e sportivit¨¤. Curata nei materiali, confortevole sulle lunghe trasferte e divertente tra le curve, la Polestar 2 ¨¨ gi¨¤ disponibile ad un prezzo che parte da 50.900 euro
La storia di Polestar nasce nel mondo nel motorsport, pi¨´ precisamente nel contesto dei campionati turismo svedesi di fine anni Novanta. La scuderia da cui tutto ¨¨ iniziato cambia proprietario e nome, ma rimane sempre molto legata al marchio Volvo, tanto che nel corso del primo decennio del XXI secolo iniziano le prime collaborazioni sui modelli di serie. L¡¯allestimento Polestar diventa presto sinonimo di sportivit¨¤ per il marchio svedese che, nel 2015, ufficializza l¡¯acquisto del brand stellato con un solo obiettivo: lanciarsi nella mobilit¨¤ sostenibile con modelli inediti e caratterizzati da una forte connotazione sportiva. Il potenziale di Polestar viene mostrato per la prima volta sulla Polestar 1, una due porte coup¨¦ ibrida plug-in ad alte prestazioni, seguita poi da una berlina 100% elettrica che inaugura una nuova famiglia di veicoli a zero emissioni. Questa novit¨¤ si chiama Polestar 2 e si lancia in un segmento di mercato dominato dall¡¯americana Tesla Model 3: per scoprire il reale potenziale del progetto scandinavo abbiamo avuto la possibilit¨¤ di metterci al volante della berlina nei dintorni di Milano, dove l¡¯abbiamo messa alla prova sia in un contesto cittadino che extraurbano.
Indice
Polestar 2: come ¨¨ fatta fuori
¡ª ?Il nuovo marchio svedese non nasconde il suo forte legame con Volvo, che sulla pratica si traduce in un¡¯ottima qualit¨¤ costruttiva. Le forme sono abbastanza squadrate e l¡¯abbinamento a una gamma di tinte neutre crea un effetto armonioso e quasi rilassante fin dal primo sguardo. Il contorno inferiore della scocca ¨¨ caratterizzato da una leggera banda nera in stile crossover che, oltre a slanciare l¡¯assetto, maschera le misure di 4,60 metri di lunghezza per 1,86 metri di larghezza. Nella parte posteriore, invece, il bagagliaio da 405 litri nasconde pratiche soluzioni per stivare ogni genere di bagaglio e, per non perdere capacit¨¤ di carico, sotto al cofano anteriore i tecnici hanno ritagliato un altro piccolo spazio dove riporre i cavi di ricarica.
Polestar 2: come ¨¨ fatta dentro
¡ª ?Aperte le portiere si respira aria di semplicit¨¤, ma il design curato e i rivestimenti morbidi che ricoprono gran parte delle superfici creano un ambiente premium e high-tech. Le sedute frontali hanno ampie regolazioni e, anche se il pianale alto obbliga a tenere le gambe leggermente rannicchiate, c¡¯¨¨ comunque tanto spazio per viaggiare in relax. La panchetta posteriore ¨¨ invece un po¡¯ pi¨´ limitata: infatti, oltre al tunnel che potrebbe mettere in difficolt¨¤ il passeggero centrale, la distanza tra il piano di appoggio dei piedi e la parte inferiore del sedile ¨¨ limitata e ruba un po¡¯ di superficie per distendere le gambe. Sul fronte della tecnologia, invece, Polestar ha puntato su un display da 11,2¡± in posizione verticale, come un tablet: la gestione del sistema infotelematico ¨¨ firmata da Google, quindi, oltre a una notevole semplicit¨¤ dei vari men¨´ disponibili, l¡¯utente pu¨° sfruttare tante funzionalit¨¤ vicine al mondo degli smartphone. Una tra tutte la navigazione di Google Maps, integrata con la vettura per gestire al meglio l¡¯autonomia e i punti di ricarica in base al percorso selezionato e alla percentuale della batteria. Peccato solo ci siano pochi comandi fisici, comunque l¡¯assistente vocale ¨¨ abbastanza preciso e permette di gestire le numerose funzioni senza staccare le mani dal volante e togliere lo sguardo dalla strada.
Polestar 2: potenza e batteria
¡ª ?Il marchio svedese ha preparato un¡¯interessante combinazione di versioni di potenza e batteria per soddisfare tutti gli utenti fin dal lancio. L¡¯offerta di base della Polestar 2 ¨¨ spinta da un singolo motore posizionato sull¡¯asse frontale in grado di erogare una potenza di 231 Cv e una coppia di 330 Nm. A questo allestimento sono affiancati due pacchi batteria: il primo da 69 kWh promette circa 476 km con un pieno di carica, mentre il secondo da 78 kWh permette di macinare fino a quasi 550 km. La top di gamma, invece, ¨¨ basata sulla batteria pi¨´ grande, ma ¨¨ dotata anche di un secondo motore elettrico sull¡¯asse posteriore che, oltre a garantire la trazione integrale, alza la potenza a 408 Cv e la coppia a 660 Nm. Inoltre, tra i pacchetti di optional disponibili, Polestar ha preparato il Performance Pack che porta la potenza a ben 476 Cv e aggiunge elementi estetici a contrasto, pinze Brembo, cerchi da 20¡± e sospensioni ?hlins regolabili manualmente su ben 22 posizioni, un dettaglio da veri "impallinati" della meccanica che vogliono proiettarsi nella mobilit¨¤ del futuro.
Polestar 2: come va/1
¡ª ?Per questo test in anteprima ci siamo concentrati sulla top di gamma che, secondo le stime della filiale italiana, dovrebbe essere la pi¨´ richiesta dal nostro pubblico. A differenza di molte concorrenti, la Polestar 2 non ha mappe motore: la risposta dell¡¯acceleratore, quindi, ¨¨ sempre molto dolce e permette di gestire con grande precisione la manciata di potenza che si ha a disposizione. Lo sterzo, regolabile nella durezza, ¨¨ abbastanza preciso e fa sentire la vettura tra le mani senza per¨° trasmettere quel sostegno da vettura sportiva che nell¡¯utilizzo di tutti i giorni potrebbe stancare. Infatti, anche se purtroppo le condizioni meteo uggiose non ci hanno permesso di scoprire il reale potenziale dinamico di questa novit¨¤, le prime impressioni sono molto positive: grazie al baricentro basso l¡¯assetto rimane composto e si riescono ad affrontare le curve con decisione.
Polestar 2: come va/2
¡ª ?Se da un lato la configurazione sostenuta delle sospensioni ?hlins d¨¤ quel valore aggiunto in pi¨´ alla Polestar 2, dall¡¯altro fatica a digerire le sconnessioni pi¨´ impegnative come pav¨¦ e binari. Su questo fronte, la presenza del Performance Pack obbliga ad alzare l¡¯auto per modificare la rigidit¨¤ dell¡¯assetto, proprio come nel mondo delle corse, soluzione forse un po¡¯ estrema per una daily car. Nel complesso, per¨°, questa novit¨¤ svedese conquista per la facilit¨¤ di utilizzo e il grande piacere di guida sia ad andature pi¨´ tranquille sia quando ci si trova in mezzo a una strada tutta curve.
Polestar 2: disponibilit¨¤ e prezzo
¡ª ?La nuova Polestar 2 ¨¨ gi¨¤ disponibile in Italia ad un prezzo che parte da 50.900 euro per la versione base e che cresce rispettivamente a 54.400 euro per la Long Range e a 57.900 euro per la Dual Motor. La rete di vendita proietta, invece, apre le porte a un futuro senza le classiche concessionarie che conosciamo ora: a Milano e a Roma sono in arrivo i Polestar Space, delle vere e proprie gallerie urbane dove scoprire i modelli e vivere l¡¯esperienza insieme al personale dedicato. In questi store, per¨°, non si firmano contratti: infatti, l¡¯acquisto avviene esclusivamente online, mentre il supporto fisico di Volvo viene sfruttato solo per gli interventi di manutenzione, cos¨¬ da poter garantire una rete pi¨´ ampia e garantita.
Polestar 2: pregi e difetti
¡ª ?La nuova Polestar 2 in sintesi.
- Piace: ambiente e materiali molto curati, esaltati dal tetto panoramico; facilit¨¤ di guida e sterzo ben calibrato a seconda dell¡¯utilizzo; sedute anteriore ampiamente regolabili e confortevoli anche dopo ore alla guida.
- Non piace: poca visibilit¨¤ posteriore enfatizzata dalla bassa qualit¨¤ della telecamera a 360¡ã; l¡¯assetto con il Performance Pack ¨¨ rigido e difficile da regolare; il pianale alto ruba un po¡¯ di spazio ai passeggeri della seconda fila.
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Scheda tecnica
Polestar 2
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