Maserati GranTurismo Folgore: la prova dell'elettrica del Tridente

Al volante della due porte a zero emissioni da 760 Cv. L’erogazione piena e fluida esalta ancora di più il piacere di guida, merito della trazione integrale e del sistema innovativo di Torque Vectoring. Ecco come va e quanto costa

La storia della Maserati GranTurismo ha inizio nel 1947, quando venne presentata la A6 1500 Gran Turismo. Si tratta di una versione prodotta in pochissimi esemplari, forme bilanciatissime, un lungo cofano e l’abitacolo tutto spostato verso l’asse posteriore per slanciare le linee e distribuire al meglio il peso. Il primo modello di serie arrivò solo dieci anni dopo con la 3500 GT, una vera coupé con soluzioni estetiche sofisticate e ancora oggi presenti sui modelli in gamma. Nel corso degli anni, questa icona italiana ha sempre fatto sognare per le grandi doti sportive abbinate a un’eleganza incondizionata e a scelte tecniche innovative. Valori che ritroviamo sulla nuova GranTurismo: per il 2023, non solo riporta in alto il nome di una vettura storica, ma guadagna la sigla Folgore per proiettarsi avanti nel tempo con una versione 100% elettrica. La prima elettrica del Tridente che stupisce per le tecnologie di ultima generazione volte a migliorare le prestazioni e il piacere di guida in ogni contesto.

Come è fatta

Vista da fuori, potrebbe essere tranquillamente confusa con la sorella a benzina. Linee armoniche, cofano lungo e curvilineo, la grande presa d’aria frontale e una forte presenza su strada. Al posteriore, ovviamente, non ci sono i grossi quattro scarichi della Modena e della Trofeo, e sopra alle tre branchie laterali è presente la firma con il nome dell’allestimento. Anche dentro le portiere i tecnici hanno adottato la stessa formula: materiali curati, sedili avvolgenti ma non troppo sportivi, tanta tecnologia a disposizione del guidatore e dei passeggeri e due sedute posteriori abbastanza ampie per accogliere due adulti.

Il powertrain

Il legame tra le due versioni è molto forte, ma sotto alla carrozzeria la storia cambia completamente. Infatti, la Folgore è dotata di ben tre motori elettrici, uno sull’asse anteriore e ben due su quello posteriore, scelta che ha permesso di sviluppare il Torque Vectoring (gestione della coppia) impeccabile in ogni fase della guida. La trazione è quindi integrale, ma non è presente il classico differenziale: i motori sulle due ruote dietro sono indipendenti, così che sia in accelerazione che in frenata il sistema possa gestire e ripartire la spinta in modo tale da avere sempre il massimo del grip e della stabilità, istante per istante. Il risultato è una sportiva da 760 Cv complessivi di picco, alimentata da una batteria da 92,5 kWh che promette circa 450 km di autonomia. Anche sul pacco agli ioni di litio bisogna aprire una piccola parentesi: a differenza di come siamo abituati dove il pianale è composto da tante celle, sulla Folgore la batteria ha una forma di “T”, con la base in linea con l’asse longitudinale della vettura per limitare l’effetto di rollio in curva e avere sempre un baricentro basso.

Come va/1

Guidare una sportiva di questo calibro che non fa rumore è abbastanza traumatizzante, soprattutto se si è dei veri puristi, ma bastano pochi metri per capire che prestazioni e piacere di guida non sono correlati esclusivamente al profumo di benzina. Pensata anche per la guida di tutti i giorni, la nuova GranTurismo Folgore fa scoprire un nuovo modo di vivere l’auto sportiva. Il powertrain silenzioso è stato ammaestrato per offrire una spinta piena ma non brusca, scelta che favorisce anche chi ha un po’ meno sensibilità sul piede destro. Lo sterzo non troppo sostenuto ma molto preciso permette di pennellare traiettorie uniformi e le sospensioni tarate per le strade più sconnesse filtrano gran parte delle asperità che passano sotto alle ruote. Un risultato per nulla scontato, considerando sempre che si è al volante di una due porte marchiata Maserati.

Come va/2

Intuitiva, piacevole, ma anche scattante e reattiva, la Gran Turismo Folgore mostra i muscoli in modalità Sport. Per coinvolgere il guidatore, dalle casse fuoriesce (senza voler strafare) il tipico sound dei motori V8, che sale di tono più si prende velocità. ? proprio in questi momenti che si apprezzano i grandi vantaggi dell’elettrico: infatti, nonostante il peso di oltre due tonnellate, la vettura ha un ottimo bilanciamento e la coppia scaricata istantaneamente permette di aggredire una curva dietro l’altra alla velocità della luce. Gestire tutta quella cavalleria sembrerebbe più complicato del previsto, ma grazie alla spinta scaricata su tutte le ruote motrici, il pilota riesce ad avere sempre un’ottima connessione con il mezzo per godersi la strada e per provare ad alzare il ritmo chilometro dopo chilometro.

In conclusione

Questa novità a zero emissioni del Tridente apre le porte ad un nuovo modo di vivere l’auto sportiva. Dinamica e divertente prima di tutto, ma anche molto rispettosa dell’ambiente, la nuova GranTurismo Folgore debutterà sul mercato nel terzo quadrimestre del 2023. Questa versione 100% elettrica è considerata l’ammiraglia della gamma: la più potente, la più veloce e anche la più costosa delle tre. Il prezzo parte infatti da 230.000 euro, poco più della Trofeo che invece si ferma a quota 226.900 euro.

Maserati GranTurismo Folgore: pregi e difetti

Ecco cosa ci è piaciuto di più e cosa meno del primo modello elettrico del brand di Modena:

• Piace: motore scattante e molto lineare, soprattutto a basse andature; l’assetto è bilanciato e molto preciso in ogni contesto, merito del baricentro basso; la gestione della coppia di ultima generazione permette di avere sempre grane controllo.
• Non piace: ci sono pochi elementi estetici a distinguerla dalle versioni normali; 450 km di autonomia dichiarata sono un po’ pochi per una vettura presentata nel 2023.