Motore potenziato da 620 Cv e nuovo cambio a otto rapporti per la spider Modificata capace di stupire per la classe con cui viaggia, ma anche per la progressione sportiva che riesce sfoderare: in listino a 206.000 euro
Che Ferrari non sia un marchio come gli altri ¨¨ ovvio, ma la conseguenza non ¨¨ mai banale. Piuttosto, ¨¨ meccanica ed entusiasmo. Per le ragioni di tradizione ed emozione che il Cavallino porta con s¨¦, il modello di accesso alla gamma non pu¨° che essere gi¨¤ molto vicino al vertice, casomai pi¨´ quotidiano e godibile come esperienza di guida, ma non meno rappresentativo dell'esperienza della casa di Maranello. Della sua cultura del motore. ? il caso di Portofino, la spider +2 che nel 2017 ha preso il posto della California, trasportando alla base del listino Ferrari ci¨° che il capo designer Flavio Manzoni nello stesso anno aveva costruito con le linee della coup¨¦ V12 Ferrari 812 Superfast. Ora Portofino diventa M, ancora una volta avvicinandosi alla vetta con il suo motore V8 turbo da 3.855 cmc potenziato a 620 Cv, il nuovo cambio ad 8 rapporti e una dinamica del veicolo che conquista il manettino a cinque posizioni. Il prezzo di 206.000 euro vale molto pi¨´ che un biglietto d'ingresso ai cancelli di Maranello.
FERRARi PORTOFINO M, Com'¨¨ fatta
¡ª ?La coup¨¦ Roma in listino a 200.000 euro e la Spider Portofino M non competono tra loro, nonostante i moltissimi punti in comune sul piano tecnico. La concorrenza in casa non c'¨¨ per un fatto di immagine complessiva e vocazione d'uso. La Roma sta conquistando la clientela pi¨´ giovane, quella che gioca sulla distinzione, mentre Portofino M ¨¨ destinata alla soddisfazione, al viaggio. Sopra il moderno telaio in alluminio restano intatte le proporzioni di una Granturismo modenese a motore anteriore come quelle forse pi¨´ vicine alla mitica 365 GTB/4 Daytona del '68. In 459 cm di lunghezza, 193 di larghezza e 131 d'altezza Portofino M vede incastonato con molta maestria il tetto retrattile elettrattuato, che si apre in appena 14 secondi. ? arricchita da un paraurti anteriore con prese d'aria maggiorate, nuovi sfoghi integrati all¡¯altezza dei passaruota e, in coda, uno scarico inedito che ha permesso di sciogliere le forme con un estrattore in carbonio a vista. L'efficienza aerodinamica sale ulteriormente, nonostante le forme svasate delle fiancate che concedono molto al look.
Ferrari Portofino M, com'¨¨ fatta/2
¡ª ?Sono per¨° gli interni a descrivere in modo chiaro come l'ingresso alla gamma Ferrari parta da presupposti ben diversi rispetto agli altri costruttori. La sportivit¨¤ qui non ¨¨ esibita, ma casomai ingentilita per un utilizzo quotidiano e un comfort da vera Granturismo, con sedili ridisegnati nella struttura e nell'imbottitura per i posti posteriori, e una ventilazione regolabile su tre livelli per quelli anteriori. La plancia ¨¨ costruita su pi¨´ livelli, dietro il volante c'¨¨ un contagiri analogico affiancato da due schermi Tft, mentre al centro del cruscotto troviamo il display touchscreen da 10,25¡± con Split View, che consente di visualizzare pi¨´ contenuti in contemporanea. L'idea di un abitacolo pieno di sensazioni viene affidata alla zona del volante, con un sistema di movimento verticale che lo fa salire all'apertura della vettura per agevolare la seduta, e poi lo riposiziona secondo le regolazioni preimpostate dal guidatore. Tutto questo offrendo una esperienza molto appagante, perch¨¦ sulla corona troviamo il pulsante di accensione affiancato dal manettino a cinque posizioni, mentre negli incavi tra le razze ci sono i comandi dei fari e delle frecce. Squisitamente racing l'azionamento del cambio, con il pulsante per la retromarcia inserito nel tunnel centrale, ma non quello D del drive, perch¨¦ la marcia avanti si recupera con la pressione della paletta a destra dello sterzo, mentre il folle N si innesta con la pressione simultanea anche di quella a sinistra.
Ferrari Portofino M, Il motore e il cambio
¡ª ?Portofino acquista quella M che nella tradizione del Cavallino sta per Modificata, cio¨¨ evoluta in chiave meccanica. A salire di livello c'¨¨ innanzitutto il motore V8 a 90 gradi turbo da 3.855 cmc, lo stesso gi¨¤ adottato dalla Roma. Ha una potenza di 620 Cv tra 5.750 e 7.500 giri che rappresenta un incremento di 20 Cv rispetto alla attuale generazione di Portofino. Il merito va ai nuovi profili dell¡¯albero a camme e ad un aumento del regime massimo di rotazione della turbina. Protagonista anche il nuovo cambio a otto rapporti a doppia frizione in bagno d'olio, che sostituisce la precedente trasmissione a sette marce. Si chiama Dct8 e deriva direttamente da quello della coup¨¦ ibrida SF90, ma qui per gestire la retromarcia non pu¨° affidarsi a motori elettrici, e dunque ci sono ingranaggi supplementari. Ad assistere l'accoppiata pensa il sistema Variable Boost Management, un software che varia la coppia erogata in funzione della marcia utilizzata, permettendo i utilizzare rapporti pi¨´ lunghi, e curve sempre crescenti, mentre il picco di coppia pari a 760 Nm si raggiunge solo in settima e ottava marcia.
FERRARI PORTOFINO M, La dinamica di guida
¡ª ?L'arrivo pi¨´ evidente ¨¨ il manettino a cinque posizioni, con un livello di definizione del comportamento stradale mai visto finora una Spider +2 di Maranello. Oltre alle classiche impostazioni Comfort per la guida su asciutto e Wet sul bagnato, quella pi¨´ dinamica Sport e il setting ed Esc-Off con una importante disattivazione dei sistemi di gestione della trazione, su Portofino M c'¨¨ anche la modalit¨¤ Race. In quest'ultima ¨¨ accessibile anche il controllo della dinamica laterale Ferrari Dynamic Enhancer (Fde), che funziona tramite una pressione idraulica su ciascuna delle quattro ruote. L'Fde rende ancora pi¨´ diretta la dinamica in percorrenza e uscita curva ed ¨¨ integrato nel pi¨´ ampio sistema di controllo della dinamica del veicolo chiamato Side Slip Control (Ssc), arrivato alla sesta generazione. Grazie all¡¯adozione di un algoritmo, stima l¡¯assetto della Portofino M in tempo reale e coordina gli interventi dei sistemi di controllo del veicolo, tra cui il differenziale a controllo elettronico E-Diff3 e il controllo della trazione F1-Tcs.
Ferrari Portofino M, come va
¡ª ?Tra le molte cose che il resto del mondo deve all'Italia c'¨¨ anche l'idea del Granturismo, scritto in una parola o due, ma che non va mai raccontato come l'esperienza di una vettura meno sportiva di altre. Casomai, andrebbe detto delle possibilit¨¤ di comfort e potenza, contemporaneamente. Questo ¨¨ ci¨° che esegue Ferrari, ad un livello cos¨¬ alto da non confondere Portofino M con vetture come la F8 Tributo. In comune c'¨¨ l'architettura del motore V8, ma qui rigorosamente anteriore, per un fatto di tradizione e di equilibrio negli spazi a bordo, oltre che dei pesi. Il Granturismo sta in una vettura sportiva che riesce a nascondersi, come fa Portofino M nei primi metri di guida. Una marcia facile con il manettino impostato su comfort, e la netta sensazione di lusso penalizzata forse solo da una visibilit¨¤ laterale e posteriore inevitabilmente condizionata dalle forme del tetto ripiegabile. Per¨° ¨¨ un Turismo Grande, e le idee Ferrari non sono da meno. Il differenziale a controllo elettronico E-Diff3 trasmette una trazione neutra, le sospensioni a controllo elettronico attutiscono le asperit¨¤ stradali in modo perfino sorprendente per la categoria di vettura. La classe ¨¨ reale, tradita casomai dai dettagli. La precisione dello sterzo con servoassistenza elettrica mostra muscoli che non sono da passeggio, ma da passo di carica. Che puntualmente arriva impostando sul manettino la posizioni Sport o soprattutto la Race, quella che accende il Ferrari Dynamic Enhancer per un salto di agilit¨¤ subito avvertibile nel controllo della dinamica laterale. La nuova trasmissione ad 8 rapporti non ¨¨ solo il 20% meno ingombrante, ma soprattutto trasmette coppia in maniera tanto rapida da far arrivare colpi secchi ad ogni passaggio di marcia, valorizzando al meglio il sistema Variable Boost Management. La spinta in avanti ¨¨ continua, senza ritardi nella turbocompressione o cadute di regime. Il motore riesce ad essere pieno ai bassi regimi e poi arrivare in progressione fino ai 7.500 senza incertezze. Portofino M ¨¨ una Ferrari, perch¨¦ lo ¨¨ nel motore. E lo sa coordinare con una elettronica che rende la guida reattiva, i freni pi¨´ mordenti e le traiettorie nette nelle linee ben tenute in percorrenza di curva, con un sano sovrasterzo sempre gestibile in uscita. Portofino M ¨¨ potente ma possibile, infinitamente la meno spigolosa tra le Ferrari, ma non per questo meno veloce. Da 0-100 km/h in 3,45 secondi, ai 200 km/h in 9,8 secondi, oppure 14 secondi per aprire il tetto in metallo e prendere a viaggiare. Ferrari non ¨¨ un marchio come altri: il biglietto d'ingresso ¨¨ questo qui.
Pregi e difetti
¡ª ?Piace: progettazione curata che garantisce rigidit¨¤ e agilit¨¤. Il nuovo cambio moltiplica la progressione del motore: spinta costante in un arco molto ampio.
Non piace: complicata in fase di manovra, ma migliore di molte sportive simili. La strumentazione non ¨¨ full display come sulla Roma, lo schermo da 10,25¡± ¨¨ lontano dal punto di visuale.
Ferrari Portofino M ¨C Scheda tecnica
¡ª ?Motore: 8 cilindri V 90 gradi turbo benzina, 3.855 Cmc.
Potenza massima: 620 Cv / 456 kW tra 5.750 e 7.500 giri.
Coppia massima 760 Nm tra 3.000 e 5.750 giri.
Trasmissione: doppia frizione 8 rapporti, trazione posteriore.
Dimensioni (mm): lunghezza 4.594, larghezza 1.938, altezza 1.318, passo 2.670.
Peso in ordine di marcia: 1.664 kg.
Prestazioni: accelerazione 0-100 km/h 3,45 sec; 0-200 km/h 9,8 sec; velocit¨¤ max. 320 km/h.
Prezzo: 206.000 euro.
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