Una visita all'esposizione dedicata allĄŻAvvocato, allestita dal Cavallino al Museo "Enzo Ferrari". Dalla 166 MM alla monoposto 2003 di F1: basta un click per ammirare i sei bolidi di Maranello esposti a Modena

Il mito va sempre celebrato. E cos¨Ź per i 100 anni dalla nascita di Gianni Agnelli lo scorso 12 marzo, la Ferrari ha voluto ricordarlo con una mostra al Mef di Modena dal nome Ą°Gianni Agnelli e Ferrari. LĄŻeleganza del mitoĄą. UnĄŻesposizione bella e tutta da vedere, che ricorda lĄŻAvvocato e il suo storico legame con il Drake. Enzo creava modelli di lusso da far invidia a chiunque, lĄŻimprenditore torinese ne ha testati vari dando quei consigli estetici che rappresentavano un plus per rendere quelle vetture speciali. Diverse di loro conservate gelosamente nel proprio garage. Dalla 166 MM fino alla monoposto 2003 di F1, dedicata ad Agnelli a inizio febbraio 2003, pochi giorni dopo la sua scomparsa avvenuta il 24 gennaio. LĄŻesposizione dura 30 minuti e sar¨¤ attiva fino a marzo del 2022, ma al momento ¨¨ visitabile solo a distanza e prenotabile sul sito del museo, nella speranza di un nuovo ritorno della zona gialla in Emilia.

Dalla prima barchetta alla 400 Superamerica
ĄŞ ?Non vogliamo anticiparvi troppi dettagli, che potrete ammirare nel video allĄŻinizio dellĄŻarticolo. Vi diciamo solo che la mostra inizia con la 166 MM del 1948: la prima storica Ą°barchettaĄą, come la defin¨Ź Agnelli vedendola al Salone di Torino di quellĄŻanno. Un bolide per i tempi da 200 chilometri orari, spinto da un motore V12 e da una potenza massima di 140 cavalli. Poi si vola al 1951 con la 212 Inter, una coup¨Ś da 170 cavalli e dal carattere decisamente sportivo, che omaggia la vittoria dellĄŻauto alla seconda edizione della Carrera Panamericana con Piero Taruffi e Luigi Chinetti.

Che lĄŻAvvocato fece sua volendo il blu Ą°456Ąą che identifica la famiglia Agnelli: bicolore che entra in contrasto con il bianco magnolia del padiglione. Il tutto prima della 400 Superamerica del 1959, allestita da Giovanni Pinin Farina su richiesta di Gianni Agnelli, con una potenza di 340 per 7 mila giri al minuto e 265 km/h di velocit¨¤ massima.

Dalla 360 Spider alla monoposto 2003 di F1
ĄŞ ?Nella seconda parte del nostro viaggio, apprezzerete la 360 Spider. Presentata al Salone di Ginevra 2000, fu una barchetta ancora pi¨´ estrema con un V8 da 400 cavalli, realizzata da Pinin Farina sempre su commissione dellĄŻAvvocato che la regal¨° come regalo di nozze allĄŻex presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo. Un richiamo alle vetture scoperte degli Anni 50, prima di passare allĄŻindimenticabile e bellissima F40 del 1987 rosso fiammeggiante da 324 Km/h e 478 Cv.

Tessuto nero dei sedili e frizione elettronica Valeo, venne consegnata direttamente a Torino dalla Ferrari. Per poi concludere con la gi¨¤ citata F2003-GA, intitolata ad Agnelli pochi giorni dopo la sua morte. Quella che si prese tutto anche in quel Mondiale di F.1: il sesto di sette titoli piloti in carriera di Michael Schumacher - il Kaiser era legato allĄŻAvvocato ai tempi della rossa - e il 13Ąă campionato costruttori di 16 totali vinti da Maranello. Dove anche il compagno del pilota tedesco, il brasiliano Rubens Barrichello, contribu¨Ź alla vittoria finale.

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