2 e 4 ruote
Sean Connery, le auto e le moto: da Aston Martin a Moto Guzzi
Sebbene abbia interpretato pi¨´ di settanta film, Sean Connery ¨¨ diventato e rimarr¨¤ universalmente noto per aver dato il primo volto cinematografico all¡¯agente 007 James Bond, il personaggio creato dallo scrittore inglese Ian Fleming. Di conseguenza, quando si pensa alle auto di Sean Connery, l¡¯associazione d¡¯idee ¨¨ immediata: Aston Martin. Su tutte, la DB5. Accompagnata da una cerchia ristretta di comprimarie. Una veloce carrellata pu¨° dunque rappresentare un adeguato omaggio al grande attore scozzese, scomparso il 31 ottobre 2020 all¡¯et¨¤ di 90 anni.
LE AUTO DI SEAN CONNERY: ASTON MARTIN DB5 IN GOLDFINGER
¡ª ?La pi¨´ suggestiva e memorabile resta lei, diverse spanne sopra le altre. La Aston Martin DB5 ¨¨ una star dei film su 007 quasi quanto Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig. La sua prima ¡°interpretazione¡± fu in quella che da pi¨´ parti ¨¨ ritenuta la miglior pellicola della serie, cio¨¨ Goldfinger (Agente 007 - Missione Goldfinger nel titolo italiano). Il film usc¨¬ nel 1964, era il terzo. Nel corrispondente libro di Fleming, pubblicato nel 1959, Bond guida una Aston DB3. Tuttavia la DB5 era il modello pi¨´ recente nel momento di girare le scene, quindi la produzione si accord¨° con la casa per utilizzare quella coup¨¦ nuova fiammante. Il film fece scalpore anche per gli indimenticabili trucchi legati all¡¯auto. Inizialmente la sceneggiatura prevedeva ¡°solo¡± una cortina fumogena, poi per¨° furono aggiunti in corsa tutti gli altri gadget che fecero scuola: la mitragliatrice, i rostri che uscivano dai mozzi delle ruote, il tubo spargi-olio, lo scudo blindato che spuntava dal bagagliaio e il sedile espulsore (lo stesso che, 48 anni pi¨´ tardi, Bond-Daniel Craig minacci¨° di usare contro una pedante M-Judi Dench in Skyfall). E naturalmente anche il radar che permetteva all¡¯agente 007 di seguire a distanza la Rolls-Royce Phantom III di Auric Goldfinger, sotto cui egli aveva applicato un trasmettitore. La DB5 ¡°recit¨°¡± in diversi altri film della serie. Connery la ritrov¨° subito dopo Goldfinger, nell¡¯altrettanto entusiasmante Thunderball (in italiano Operazione tuono) del 1965.
LA VERA ASTON MARTIN DB5
¡ª ?Il ¡°modello base¡± della Aston Martin DB5, cio¨¨ quello privo degli optional da spia cinematografica glamour, usc¨¬ nel 1963, fu un¡¯evoluzione della DB4 e vantava uno stile italiano: nientemeno che il design della Touring Superleggera. Anche questo contribu¨¬ al suo fascino, oltre ai film. La carrozzeria coup¨¦ 2+2 fu quindi costruita secondo la tecnologia brevettata dall¡¯azienda milanese, utilizzando una lega di magnesio. Per cui, nonostante un motore da quattro litri, il peso complessivo fu contenuto in 1.502 kg. Il propulsore stesso era interamente in alluminio. Sei cilindri in linea e 3.995 cc, nella prima versione erogava ben 285 cavalli, i quali arrivarono a 329 nel top di gamma Vantage. La prima serie raggiungeva la ragguardevole velocit¨¤, per l¡¯epoca (non che oggi sia da lumaca), di 233 km/h. La trasmissione era in un primo momento a quattro marce ma fu presto rimpiazzata da un cambio ZF a cinque rapporti. Trazione ovviamente posteriore. La DB5 venne prodotta fino al 1966 in 1.059 esemplari, in cui vanno incluse anche quelli in versione spider (sempre disegnata dalla Touring).
SEAN CONNERY SULLA FORD MUSTANG
¡ª ?Tra le auto di James Bond non Aston dei film con Sean Connery protagonista, merita una citazione a parte la Ford Mustang guidata in Diamonds Are Forever (Una cascata di diamanti nella versione italiana). Questa pellicola del 1971 ¨¨ l¡¯ultima della serie ¡°ufficiale¡± interpretata dallo scozzese, perch¨¦ il film del 1983 Never Say Never, cio¨¨ Mai dire mai, non ¨¨ stato prodotto da Albert o Barbara Broccoli e le organizzazioni a loro associate. Ambientato prevalentemente a Las Vegas, tra cremazioni mancate, lotte all¡¯ultimo sangue in ascensore, tuffi in piscina dai piani alti e inseguimenti sempre pi¨´ improbabili, Connery si trova a guidare una Ford Mustang Mach 1. La Mach 1 non fu propriamente un modello distinto, quanto un allestimento della Mustang modello 1969 che la rendeva ancora pi¨´ grintosa. Ebbe talmente successo che indusse la casa a cessare la produzione della GT da cui derivava. Ospitava sotto il cofano quattro versioni del poderoso motore V8 con cubatura da 5,8 a 7 litri, potenze da 252 a 340 cavalli.
LE ALTRE AUTO (E MOTO) DI SEAN CONNERY
¡ª ?Elenchiamo rapidamente i veicoli principali guidati da Sean Connery nei suoi film. Nell¡¯esordio da 007, Dr. No (Licenza di uccidere) del 1962, l¡¯auto ¡°di servizio¡± era una Sunbeam Alpine. In From Russia With Love (Dalla Russia con amore) del 1963 Bond guida una Bentley Continental; in You Only Live Twice (Si vive solo due volte) del 1967, tocca ad una Toyota 2000 GT Special Cabriolet con lanciamissili di serie. Per quanto riguarda invece le auto personali dell¡¯attore, trattandosi di uomo molto ricco, non si contano. Si segnalano una Bentley S2, berlina di lusso costruita dal 1959 al 1962, ed una sportiva coup¨¦ Jensen C-V8, una GT del 1964 da 330 cavalli. Ma niente a che vedere con lo stile italiano della DB5.
LE MOTO NEI FILM CON SEAN CONNERY: GUZZI V7
¡ª ?Brevissime comparsate a due ruote: in Diamonds Are Forever c¡¯¨¨ anche una parentesi motociclistica con una Moto Guzzi V7 Ambassador (commercializzata in Europa come V7 Special) in dotazione alla polizia di Los Angeles. La foto di questa pagina con l¡¯attore in sella fu scattata durante le riprese. Sempre in tema di moto e al di fuori della serie 007, va simpaticamente ricordata la scena di Indiana Jones e l¡¯ultima crociata in cui Harrison Ford-Indy scarrozza su un sidecar il padre-Connery, cio¨¨ il compassato Henry Jones Sr. con tanto di ombrello. Lo stesso che l¡¯attempato ma arzillo professore user¨¤ per spaventare i gabbiani che si getteranno in massa sul caccia tedesco inseguitore, ostruendogli le eliche e facendolo precipitare.
? RIPRODUZIONE RISERVATA