Il prezzo del petrolio ¨¨ ai minimi dal 2002, ma i prezzi di benzina e gasolio sono scesi di poco. Complici le tensioni tra produttori e il coronavirus, la crisi deteriora il sistema produttivo e alla ripartenza potrebbe verificarsi un deficit di greggio con l¡¯impennata dei prezzi dei carburanti
Il petrolio non ¨¨ mai costato cos¨¬ poco, almeno negli ultimi 18 anni. Ma potrebbe non essere un bene, in parte perch¨¦ ¨C almeno in Italia ¨C non corrisponde ad un crollo dei prezzi di benzina e diesel (principalmente per effetto delle tasse) e in parte perch¨¦ un prezzo troppo basso mette in crisi la filiera petrolifera, che potrebbe avere grosse difficolt¨¤ a ripartire a crisi finita. Il rischio, ¨¨ che ad una fase di petrolio a basso costo, ma senza grandi sbocchi visto che buona parte del sistema produttivo ¨¨ fermo, segua una fase nella quale ¨C smaltite le scorte ¨C si verifichino difficolt¨¤ di approvvigionamento perch¨¦ molte delle industrie estrattive potrebbero finire in bancarotta e alcuni giacimenti venire danneggiati da una cattiva manutenzione. Una situazione nella quale il prezzo dei carburanti salirebbe alle stelle.
PETROLIO AI MINIMI, TRIVELLE FERME
¡ª ?Abbiamo raccontato del crollo del prezzo petrolifero, innescato dalle differenti strategie di Russia e Arabia Saudita, due dei principali produttori di greggio al mondo. Il mancato accordo sui tagli alla produzione ¨C necessari per mantenere il prezzo ad un livello che garantisca la remunerativit¨¤ all¡¯industria estrattiva ¨C ha innescato un aumento della disponibilit¨¤ di petrolio e il conseguente drastico calo delle quotazioni. A questo, in rapida sequenza si ¨¨ aggiunta la crisi innescata dalla pandemia del coronavirus Covid-19, che ha fermato interi settori industriali e paralizzato i trasporti. Secondo la Bank of America, probabilmente il consumo mondiale di petrolio dovrebbe ridursi di 12 milioni di barili in questo quadrimestre, circa un quarto del totale, ma nel frattempo Arabia Saudita e Russia continuano a mantenere invariata la produzione ¨C per non perdere quote di mercato ¨C facendo scendere vertiginosamente il prezzo. Negli ultimi giorni il prezzo di un barile di Wti ¨C il petrolio texano ¨C ¨¨ sceso sotto il 20 dollari (a gennaio era a quota 63), quello del Brent (il greggio del Mare del Nord) ha sfiorato i 21 dollari. A queste condizioni, alcune compagnie hanno iniziato a fermare le trivelle, soprattutto quelle americane impegnate lo shale oil, che ha costi di produzioni pi¨´ alti rispetto al petrolio saudita e a quello russo.
UNA CRISI ENERGETICA IN VISTA?
¡ª ?Lo stop all¡¯estrazione e alla raffinazione di petrolio non sta avvenendo solo negli Stati Uniti: situazioni analoghe si registrano anche in Canada, Sud Africa e qui in Italia. I depositi sono quasi pieni e si inizia a stoccare il greggio anche a bordo di petroliere all¡¯ancora, Paesi come il Pakistan ne hanno vietato l¡¯importazione. Qualche produttore, pur di evitare di pagare i costi di stoccaggio ¨¨ arrivato a pagare chi ¨¨ disponibile a portar via le scorte, rendendo realt¨¤ il petrolio a prezzo negativo.
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chiusura dei pozzi
¡ª ?Ovunque, arrivano notizie di impianti di estrazione che si fermano, ma un pozzo non si chiude come un rubinetto: occorre prepararlo e metterlo in sicurezza se si vuole riavviarlo a tempesta finita. Se l¡¯azienda produttrice ¨¨ a corto d fondi, come si sta verificando, una serie di chiusure improvvisate e disordinate potrebbe provocare danni irreparabili a molti siti produttivi, rovinando i giacimenti e preparando il terreno alla prossima crisi energetica. Passata la pandemia e trovato un accordo tra i produttori ¨C si parla con insistenza di contatti tra Putin e Trump con il placet dei sauditi - il petrolio disponibile potrebbe non essere sufficiente e quindi troppo caro per alimentare l¡¯auspicata ripresa. Una crisi energetica che porterebbe il costo dei carburanti a livelli insostenibili per molti automobilisti.
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