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L'online cresce ma l'Italia va ancora nelle concessionarie
Si fa un gran parlare di come cambieranno le concessionarie in virt¨´ di un mercato sempre pi¨´ complicato e dell'avanzata delle vendite online. Con le case che non nascondono la voglia di "saltare" il passaggio e rivolgersi direttamente ai potenziali acquirenti. L'Italia per¨° mostra di essere - anche su questo fronte - un Paese abbastanza tradizionale.? Lo dimostra un¡¯indagine demoscopica condotta da Format Research, per conto di Federauto (la federazione nazionale dei rivenditori), con l¡¯obiettivo di delineare il futuro di una parte importante della filiera. In particolare, lo studio ¨¨ stato basato su un campione di mille intervistati che per il 28,4% si ¨¨ dotato di una nuova auto negli ultimi cinque anni (per il 35,8% per il desiderio di cambiare veicolo e per il 29,1% per avere un¡¯auto aggiuntiva). Bene: due acquirenti su tre preferiscono il contatto diretto all¡¯acquisto via web: il 36,6% non ama affatto la compravendita online, il 33,5% usa internet per gli acquisti, ma non per comprare una vettura. Interessante ¨¨ anche capire come ci si informa prima di scegliere un¡¯auto. Il 34,5% ascolta i consigli del rivenditore, il 22% si basa sul passaparola, il 21,8% si affida alla qualit¨¤ del marchio, il 20,3% consulta i siti specializzati, il 17,3 % preferisce il sito della casa madre.
DALL'INIZIO ALLA FINE
¡ª ?Un alto dato importante, elaborato da Format Research ¨¨ stato il grado di soddisfazione degli acquirenti, rilevando come oltre l¡¯87% sia contento del rapporto avuto con i concessionari. E il 42,5% si ¨¨ detto molto soddisfatto, contrariamente all'opinione diffusa che i concessionari non siano spesso all'altezza del prodotto che vendono.?Del resto, la fiducia riposta sui rivenditori ¨¨ dimostrata anche da un'altra rilevazione: il 70,1% non ¨¨ propenso all¡¯online perch¨¦ preferisce un contatto diretto o non fa acquisti via internet. Inoltre, la scelta di un concessionario ¨¨ attribuita per il 43% alla fiducia, per il 29,3% all¡¯assistenza nella gestione delle pratiche e per il 25,2% all¡¯ampia gamma di soluzioni di acquisto. L¡¯acquirente chiede di essere seguito dal personale del concessionario in tutte le fasi dell¡¯acquisto e in quelle successive: scelta del modello (43,3%), assistenza post-vendita (32,9%), personalizzazione del finanziamento (30,4%) e gestione del proprio usato (26,3%).
POCHE ELETTRICHE
¡ª ?Non sorprende, invece, la rilevazione sull'auto elettrica che continua a crescere di quota, ma in misura inferiore a quanto previsto: solo l'1,9% tra i privati ne ha acquistata una negli ultimi cinque anni. Secondo la ricerca, il 27,2% degli intervistati si dice propenso a dotarsene nei prossimi anni, ma solo con delle agevolazioni mentre il 26,3% non lo ¨¨ per nulla e l¡¯11,4% non la ritiene n¨¦ utile n¨¦ funzionale alle sue esigenze. Come prevedibile, le elettriche trovano maggiore interesse soprattutto tra i giovani e i residenti nelle grandi aree metropolitane. ¡°A oggi ¨C afferma il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino - la fotografia restituita dal sondaggio indica chiaramente che si tratta di una nicchia di mercato. Le auto elettriche potranno acquisire in futuro nuovi spazi di mercato, man mano che diverranno pi¨´ accessibili e il Paese si doter¨¤ delle infrastrutture necessarie¡±.
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