Autovelox, Martin Castrogiovanni: "Che bello guidare la Jeep nel fango"

L'ex pilone della Nazionale di rugby ama guidare in fuoristrada. Da ragazzo si è cimentato in officina e appena ha iniziato la carriera agonistica si è concesso una moto sportiva

Martín Castrogiovanni, l’ex pilone della Nazionale italiana di rugby, ci racconta della sua passione per la guida fuoristrada, dei ricordi da ragazzo sulla 2CV e la Renault 12 e del sogno perlustrare in Jeep l’Islanda.

Come è incominciata la passione per i motori?

"E chi non ha la passione per le auto o le moto? Quando guardo indietro alla mia giovinezza è impossibile non pensare anche alle auto: a 18 anni volevo guidare".

Che auto avevi?

"A 18 anni non potevo permettermi la macchina che realmente desideravo, dovevo accettare quello c’era. La mia prima auto è stata una 2CV della Citroen, mi è durata due mesi: non andavamo molto d’accordo a causa della mia stazza. Poi ho presto un Renault 12, l’ho abbassata e messo lo scarico libero: mi piaceva il rumore e mi piaceva andare dal meccanico per fare dei ritocchi. Poi ho iniziato a fare sport e la passione di andare dal meccanico l’ho persa".

Da rugbista che che auto ti muovevi?

"Quando sono arrivato in Italia al Calvisano (dall’Argentina,?ndr) ci diedero le Kangoo. La prima macchina che ho comprato invece è stata un’Audi A4 cabrio, poi ho anche preso la moto".

Che moto ti piaceva?

"Ho comprato una Ducati 749, sembravo un gorilla sopra una bicicletta da bambino (ride, ndr). Non riuscivo a guidarla, l’ho venduta che con 2 mila chilometri. Le moto di Valentino Rossi non sono fatte per me. Poi mi sono preso una Bmw, più adatta alla mia stazza".

Martín a 18 anni hai fatto qualche pazzia con l’auto?

"Questa cosa ti farà ridere. Volevo imparare a mettere mano alla mia macchina, ma in realtà non ci sono mai riuscito. Alla Renault 12 gli avevo cambiato il carburatore e messo quello di una Ford Torino con 6.000 di cilindrata. Volevo farla andare più veloce, in realtà consumava solo benzina. Quando ho parlato con meccanico mi ha spiegato il perché. Questa è stata una delle mie pazzie che mi ha fatto spendere soldi".

Adesso giri in jeep, quella sì che è adatta alla tua stazza.

"La Jeep Gladiator è enorme, è perfetta per me, mi sono letteralmente innamorato, anche se a Roma è complicato trovare parcheggio".

Che guidatore sei?

"Sono abbastanza tranquillo, da adulto ho messo la testa a posto. Mi piace fare fuoristrada più che correre in macchina. Mi diverto in mezzo alla natura e sporcare la macchina con il fango. Non ho mai corso veloce come giocatore sul campo e sono così anche al volante. Preferisco fare le salite".

Ci racconti una tua avventura in mezzo al fango?

"La scorsa estate sono stato per la prima volta a Piancavallo, dove ho tenuto delle lezioni di rugby. ? stato divertente in montagna: mi sono divertito a fare qualche salita".

Hai un’auto dei sogni o sei soddisfatto della tua Gladiator?

"Ho già la fortuna di avere questa Jeep e mi basta. Il bello è che puoi personalizzarla come vuoi. Se proprio dovessi esprimere un desiderio vorrei prendermi uno scooter della Yamaha. Per i 120 anni ci saranno delle novità. Le attendo".

Che cosa cambieresti alla tua Jeep?

"Le ruote prima di tutto per fare un 4x4 come si deve e poi cambierei molte altre cose come le sospensioni, ma vado lento".

Qual è il tuo colore preferito?

"Mi piace il connubio tra il nero opaco e il verde scuro. ? il massimo".

Invece qual è un viaggio che vorresti assolutamente fare?

"Mi piacerebbe girare l’Islanda col camper o col 4x4 insieme a mia moglie. Lì la natura dev’essere qualcosa di strepitoso".