Amate o odiate, le vetture a gasolio riscuotono ancora interesse soprattutto tra gli automobilisti e le aziende che ne fanno un uso intensivo. Ma blocchi e limitazioni determinano incertezza sui valori futuri, con quale soluzione acquistarle per non incorrere in pesanti svalutazioni?

Quanto varr¨¤ unĄŻauto diesel tra qualche anno? Conviene ancora comprarne una? E se poi si svaluta eccessivamente? Sono solo alcune delle domande che si pone chi in questo periodo deve sostituire il proprio veicolo, convinto fino a ieri di sceglierne uno alimentato a gasolio ma spaventato dalla guerra scatenata contro tale alimentazione. Una guerra spesso ideologica, come abbiamo pi¨´ volte sottolineato, visto il bassissimo impatto ambientale dei motori diesel Euro 6d soprattutto in fatto di emissioni di CO2. A pagarne le conseguenze sono i possessori di queste auto, che vedono scendere drasticamente i valori residui, un problema che diventa estremamente serio per chi deve pianificare i cicli di sostituzione di grossi parchi auto, come aziende e societ¨¤. Eppure, per alcune categorie lĄŻauto diesel rimane la scelta prioritaria, in particolare per chi percorre abitualmente molti chilometri fuori dai centri urbani. Dovendo acquistarne una, ¨¨ possibile evitare spiacevoli sorprese come svalutazioni eccessive in futuro?

COME SVALUTA UNĄŻAUTO
ĄŞ ?Per rispondere alla domanda ¨¨ necessario innanzitutto capire come diminuisce nel tempo il valore di un veicolo. Il valore residuo dipende da diversi fattori, tra i quali ¨C certamente ¨C vi ¨¨ il tipo di auto: il marchio riveste la sua importanza dal momento che quelli premium svalutano in proporzione meno dei generalisti; il tipo di carrozzeria anche, con Suv e crossover che tengono meglio in virt¨´ dei trend di mercato che li vedono protagonisti; motorizzazione e alimentazione, come detto, influenzano il valore a seconda della richiesta. Ci sono poi altri fattori a determinare il valore futuro di un veicolo usato che dipendono dallĄŻuso che ne ¨¨ stato fatto. Il chilometraggio pesa molto: a parit¨¤ di modello, quella che ha macinato pi¨´ chilometri avr¨¤ una quotazione inferiore. Anche la manutenzione ¨¨ determinante: se non eseguita in base alle prescrizioni del costruttore la svalutazione sar¨¤ implacabile. E poi cĄŻ¨¨ lo stato generale del veicolo: carrozzeria, interni, dotazioni. Insomma, pi¨´ il veicolo ¨¨ in ordine e meno veloce sar¨¤ la perdita di valore.
LA SVALUTAZIONE DI UNĄŻAUTO DIESEL
ĄŞ ?Se per anni quella diesel ¨¨ stata lĄŻalimentazione regina del mercato soprattutto nei segmenti delle auto medie e grandi, le tendenze recenti ne hanno frenano la domanda, con una quota di mercato crollata dal 57% del 2016 al 25% del 2020. Un elemento che influisce sui valori residui e che dipende in primo luogo dalle normative antinquinamento pi¨´ stringenti che penalizzano lĄŻalimentazione a gasolio e che determinano anche maggiori limitazioni alla circolazione, soprattutto nei centri urbani. LĄŻadozione dei turbocompressori sui motori a benzina ha colmato quella differenza di prestazioni che per anni ha premiato i turbodiesel, riducendo al tempo stesso tempo il gap di prezzo tra le due soluzioni. Anche i prezzi di benzina e gasolio sempre pi¨´ vicini rende il secondo conveniente solo per una fascia di utenti sempre pi¨´ ridotta. Volendo dare alcuni dati spannometrici, calcolati facendo una rapida ricerca su marketplace online come Autoscout e Subito, possiamo dire che con percorrenze nellĄŻordine dei 25/30 mila chilometri annui unĄŻauto diesel di taglia media dopo un anno di vita varr¨¤ circa il 75% del prezzo di vendita, dopo tre anni il valore residuo si attester¨¤ attorno al 50%. Si tratta dei valori commerciali di vendita da non confondere con le quotazioni di ritiro in permuta che applicano i concessionari, inferiori per gli ovvi margini di profitto.

COME CAMBIANO I VALORI FUTURI
ĄŞ ?Questa la situazione per i valori residui ad oggi, ma cosa bisogna aspettarsi nei prossimi anni? Secondo Autovista Group, azienda leader nella determinazione dei prezzi per il segmento automotive, il valore medio di unĄŻauto elettrica di 3 anni ¨¨ cresciuto dal 39,9% dal 45,7% nel corso del 2020. Le auto a gasolio rimangono la scelta privilegiata delle grandi flotte, con quotazioni medie ¨C sempre per un esemplare di tre anni ¨C cresciute dal 44,4% al 45%. Bene anche lĄŻibrido, che oggi, seguendo il trend di mercato, ¨¨ lĄŻalimentazione che presenta i valori residui pi¨´ alti. Spostando lĄŻattenzione sulle tipologie di carrozzeria, i Suv rimangono la scelta preferita degli automobilisti con valori residui dopo un triennio al 50%; il 2020 ha segnato anche una significativa crescita delle quotazioni delle berline, salite di circa un punto percentuale rispetto al 2019. Le categorie pi¨´ penalizzate sono invece le monovolume - ormai rare nel novero delle nuove immatricolazioni - e le citycar di segmento A, alle quali si tende a preferire le compatte di segmento B, pi¨´ pratiche e in grado di assolvere anche al compito di prima auto di famiglia.
COME EVITARE SORPRESE SULLA SVALUTAZIONE
ĄŞ ?Se lĄŻinteresse verso le auto diesel non ¨¨ certo svanito, i rispettivi valori residui sono fortemente influenzati da molteplici fattori. Come evitare sgradite sorprese se si decide di acquistarne una? Certamente non ¨¨ possibile forzare la mano sperando di influenzare i trend, ma ¨¨ possibile optare per formule che permettono di contrattualizzare il valore futuro del veicolo, naturalmente fissando un chilometraggio massimo e in assenza di danni. Ormai quasi tutte le case auto propongono formule che prevedono un anticipo, un canone mensile per 36 o 48 mesi e una maxi-rata che corrisponde al valore futuro garantito; lĄŻautomobilista pu¨° decidere se tenere lĄŻauto saldando la differenza o permutarla conoscendone gi¨¤ la quotazione. LĄŻalternativa ¨¨ il noleggio a lungo termine: in questo caso si paga un canone tutto compreso e alla fine del noleggio lĄŻauto viene restituita, anche se alcune societ¨¤ di noleggio propongono al cliente la possibilit¨¤ di acquisto.
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