Mercedes e Bosch hanno voluto effettuare misurazioni in condizioni reali di utilizzo. Il risultato? I diesel sono pi¨´ efficienti
Inquina di pi¨´ un¡¯auto a gasolio o un¡¯auto a benzina? E poi, ¨¨ proprio vero che gli autoveicoli di nuova generazione rispettano le emissioni dichiarate in fase di omologazione? Domande che si ripropongono ciclicamente, soprattutto quando ¨C soprattutto nella stagione pi¨´ fredda ¨C le autorit¨¤ locali si ritrovano puntualmente a decidere gli ormai celebri blocchi della circolazione. Le risposte sono spesso contraddittorie e le azioni messe in campo non possono che esserne un riflesso. Eppure, i costruttori auto sono impegnati ormai da quasi trent¡¯anni a ridurre progressivamente l¡¯impatto ambientale dei veicoli e il processo di elettrificazione in corso, ormai irreversibile, va proprio in questa direzione. Occorre per¨° andare per gradi: la transizione energetica va accompagnata dall¡¯utilizzo di motori termici puliti ed efficienti, che possono essere ibridizzati per soddisfare quelle esigenze che un¡¯auto elettrica oggi non ¨¨ in grado di soddisfare.
MEGLIO BENZINA O DIESEL?
¡ª ?La domanda se sia pi¨´ pulito un motore alimentato a benzina rispetto ad uno a ciclo diesel non ¨¨ fine a s¨¦ stessa. C¡¯¨¨ un movimento di opinione a livello internazionale che punta il dito sul gasolio, ritenendolo responsabile di emissioni nocive pi¨´ impattanti. In base a questa teoria le limitazioni ai veicoli con esso alimentati si fanno sempre pi¨´ stringenti. Il rischio, per¨°, ¨¨ che ragionando solo su teorie empiriche non si faccia affatto il gioco dell¡¯ambiente. Premesso che un motore termico emette una serie di sostanze, alcune inquinanti (polveri sottili, ossidi di azoto e benzene, ad esempio) altre climalteranti come l¡¯anidride carbonica, per valutare se sia pi¨´ pulita la propulsione benzina piuttosto che quella diesel bisogna basarsi su test reali, condotti su veicoli di serie in condizioni di utilizzo normale. I cosiddetti test Rde (Real drive emissions) sono prove alle quali vengono sottoposte tutte le nuove auto per misurarne gli inquinanti emessi durante la guida su strada. Si svolgono su strade aperte al traffico, dove il veicolo si trova a circolare in condizioni non facilmente prevedibili: code, semafori, rotatorie, stop&go. Questi test si basano su un dispositivo chiamato Pems (Portable emission mesaurement system), un analizzatore portatile, compatto e leggero, che permette la misura dei principali inquinanti (ossidi di azoto - NOx, numero particelle di particolato - Pm) emessi dalle automobili.
IL TEST DI MERCEDES-BENZ E BOSCH
¡ª ?Mercedes-Benz, in collaborazione con Bosch, ha promosso una campagna di sensibilizzazione sui motori a gasolio, con un tour in diverse citt¨¤ italiane per provare come i diesel moderni siano puliti ed efficienti - anche pi¨´ dei benzina - e come demonizzarli sia controproducente. La casa tedesca non rinuncia certo al processo di elettrificazione dal momento che ha promosso la gamma elettrica Eq, ma propone anche modelli ibridi abbinando ai motori diesel la tecnologia elettrificata. Un bagaglio tecnologico che ha permesso di mettere a confronto tre diversi tipi di alimentazione: una Classe A 200 d, equipaggiata con un propulsore Diesel 2.0 da 150 Cv; una Classe B 160, con motore 1.3 benzina da 109 Cv e una Classe C 300 de Eq-Power, alimentata da 2.0 diesel plug-in con una potenza di sistema di 194 + 122 cavalli. Nel caso degli Rde emission test, promossi da Mercedes-Benz e Bosch, condotti da Csi, sono stati misurati gli ossidi di azoto (NOx) e le polveri sottili (PN), imputati principali nel processo alle emissioni nelle nostre citt¨¤. I test portati a termine hanno affrontato tre diverse tipologie di scenario: il primo, a Torino, in condizioni equivalenti a quelle omologative, con oltre 200 parametri e un percorso di circa 90 minuti su strade urbane, extraurbane e autostrade. Il secondo test, a Milano, su percorrenze esclusivamente urbane, ha anche comparato la concentrazione della massa di particolato (PM) in aspirazione con quella allo scarico. Il test a Roma ha, per grandi linee, ricalcato modalit¨¤ e rilevazioni di quello effettuato a Milano. Tutte le auto coinvolte nel test hanno registrato valori di emissioni nettamente inferiori ai limiti consentiti, sia in laboratorio, ma soprattutto su strada, in condizioni di guida reale.
MENO OSSIDI DI AZOTO E PM DAL DIESEL
¡ª ?Dal test di Mercedes-Benz e Bosch emerge che i valori medi delle emissioni di ossido di azoto e del numero di particelle allo scarico del motore diesel Euro 6d preso in oggetto sono inferiori rispetto a quelli della vettura con alimentazione a benzina a iniezione diretta, pur rimanendo entrambe ben al di sotto dei limiti di legge. Un risultato molto diverso rispetto a quello delle vecchie motorizzazioni diesel, sviluppate prima dell¡¯avvento dei test Rde e del Pems, quando lee vetture testate su strada facevano registrare valori reali di emissioni degli NOx molto pi¨´ elevati rispetto a quelli emersi in laboratorio. Nel corso del test effettuato a Milano, in presenza di un¡¯alta concentrazione di particolato - come quando si ¨¨ preceduti da un veicolo particolarmente inquinante - la concentrazione delle polveri allo scarico ¨¨ risultata fino a 2.000 volte inferiore rispetto a quella dispersa nell¡¯aria dell¡¯ambiente circostante. Senza voler eccedere nel considerare i diesel di ultima generazione dei ¡°filtri per la pulizia dell¡¯aria¡±, ¨¨ evidente che va rivista la reputazione dei motori a gasolio considerandoli come alleati importanti nella transizione verso l¡¯elettrico. Da sottolineare come nel corso di tutte le sessioni di test non ¨¨ mai avvenuta alcuna rigenerazione del filtro antiparticolato, che prevede la periodica combustione delle polveri accumulate al suo interno. Questo processo ¨¨ erroneamente indicato come un importante picco di emissioni, ma recenti studi hanno, invece, dimostrato che, pur considerando la rigenerazione, i livelli di emissione di particolato sono inferiori, pari ad un quinto, della soglia consentita.
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