LA GRAZIA
Guida autonoma: Trump perdona l¡¯ex Google Levandowski
L¡¯ultimo giorno di Donald Trump alla Casa Bianca ¨¨ stato caratterizzato dalla concessione di 73 perdoni presidenziali. Tra le figure di spicco ¡°graziate¡± dal presidente rientra Anthony Levandowski, l¡¯ex ingegnere di Waymo (controllata di Google preposta allo sviluppo della guida autonoma) poi passato a Uber. Levandowski, 40enne ingegnere, lo scorso agosto era stato infatti condannato a 18 mesi di reclusione (la sua confessione di colpevolezza ¨¨ avvenuta lo scorso marzo) per aver trafugato una serie di segreti industriati legati allo sviluppo dell¡¯auto a guida autonoma di Waymo, a vantaggio della sua startup Otto (startup poi acquisita da Uber). A causa della pandemia dovuta al Covid-19, l¡¯ingegnere americano non ha comunque scontato un giorno di carcere. Nel comunicare la grazia, la Casa Bianca ha dichiarato che Levandowski ha ¡°pagato un prezzo significativo per le sue azioni e per aver dedicato il suo talento al benessere collettivo¡±. La Waymo, che aveva precedentemente descritto il crimine di Levandowski come ¡°un tradimento¡±, si ¨¨ rifiutata di rilasciare dichiarazioni. Levandowski, il cui crimine ¨¨ stato definito come ¡°uno dei pi¨´ grandi furti di informazioni protette da segreto industriale¡±, prima di lasciare Google ha trasferito sul suo portatile pi¨´ di 14 mila file, per un totale di 9,7 GB, inclusi i programmi di sviluppo e il design dell¡¯auto e dell¡¯hardware di guida autonoma (nello specifico il lidar). A supportare la richiesta per la grazia all¡¯ingegnere, secondo quanto fatto sapere dalla Casa Bianca stessa, sono stati diversi esponenti di spicco dell¡¯industria tecnologica che hanno dato supporto a Trump, inclusi gli investitori Peter Thiel e Black Masters e l¡¯imprenditore Palmer Luckey
Gli anni di Google
¡ª ?Anthony Levandowski, dopo un brillante esordio (nel 2007) in Google, dove si ¨¨ occupato del programma di mappatura stradale Google Street View, utilizzando una Toyota Prius equipaggiata con il ¡°Topcon box¡± (sistema montato sul tetto composto da Lidar, telecamere, Gps, in grado di creare una mappa 3D), l¡¯anno successivo ¨¨ riuscito ad attenere l¡¯incarico di costruire il PriBot, ossia la ¡°madre¡± di tutte le auto a guida autonoma. Si trattava di un¡¯evoluzione della Prius impiegata per Street View, equipaggiata con una delle prime unit¨¤ di laser Lidar in grado di girare per le strade pubbliche. Dopo l¡¯evento pilota, dove una Prius senza conducente, scortata dalla polizia, ¨¨ riuscita a percorrere un tratto di strada di San Francisco, Levandowski, all¡¯inizio del 2009, ¨¨ stato ufficialmente autorizzato dai vertici di Google a sviluppare il progetto dell¡¯auto senza conducente. Negli anni successivi Levandowski ha ingegnerizzato per Google altre cinque Prius a guida autonoma e nel maggio 2012, facendo pressione sullo stato del Nevada, ¨¨ riuscito a ottenere l¡¯autorizzazione dalla motorizzazione di Las Vegas per collaudare i veicoli autonomi sulle strade pubbliche. Durante il primo positivo test Anthony Levandowski era seduto al posto del passeggero.
Il passaggio a otto
¡ª ?L¡¯ingegnere ha poi continuato a lavorare come responsabile tecnico del progetto di auto a guida autonoma di Google insieme a Chris Urmson, Dmitri Dolgov e Mike Montemerlo fino al gennaio 2016, per poi lasciare la societ¨¤ americana e fondare la startup Otto. Quest¡¯ultima, specializzata nello sviluppo di sistemi di guida autonoma retrofit per i mezzi pesanti, ¨¨ stata acquisita da Uber alla fine del 2016 per 590 milioni di dollari. Risale al 2017 la causa civile intentata da Google contro la stessa societ¨¤ specializzata nei servizi di trasporto. La causa tra Uber e Waymo ¨¨ stata risolta nel febbraio 2018 grazie a un accordo nel quale Uber si impegnava a pagare a Waymo lo 0,34% del suo capitale, per un valore di circa 245 milioni di dollari, oltre a non utilizzare la tecnologia dell¡¯unit¨¤ lidar. Waymo aveva inizialmente stimato danni per 1,9 miliardi di euro, prima di abbassare la richiesta a 500 milioni e poi a 450 milioni. Secondo quanto emerso dalle indagini il motivo del contendere era l¡¯unit¨¤ lidar utilizzata da Uber, praticamente identica a quella sviluppata da Levandowski quando lavorava per Google.
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