Colloquio con il presidente e Ceo di Mercedes-Benz Italia sull'emergenza coronavirus e sugli scenari di ripresa del mercato. #Riaccendiamoimotori
LĄŻemergenza dettata dalla pandemia del coronavirus Covid-19 interessa tutto il mondo e tutti i settori economico-produttivi. Non fa eccezione lĄŻautomotive, con fabbriche ferme e concessionari chiusi seppur in maniera differenziata da paese a paese per rispondere alle misure di contenimento decise dai singoli governi. In Italia, come ¨¨ noto, la fase di lockdown ¨¨ scattata tra il 9 e il 14 marzo e tutto il comparto auto ¨¨ fermo tranne che per la parte autoriparazione. Misure indispensabili per porre un freno al virus, che inevitabilmente hanno provocato lo stallo del mercato, con lĄŻ85% di immatricolazioni in meno a marzo 2020 rispetto a un anno prima. In questo contesto abbiamo fatto il punto con Radek Jelinek, presidente e amministratore delegato di Mercedes-Benz Italia.
Come ¨¨ stata affrontata lĄŻemergenza e come si sta lavorando per la ripartenza?
Ą°Per noi la priorit¨¤ ¨¨ stata mettere in sicurezza dipendenti, concessionari e fornitori. Come azienda pratichiamo lo smart working gi¨¤ da un anno, dunque eravamo preparati. Sul fronte dei concessionari, cĄŻ¨¨ da dire che sono chiusi solo parzialmente dal momento che lĄŻattivit¨¤ di assistenza tecnica non si ¨¨ mai fermata, seppur limitatamente alle emergenze e per supportare soprattutto camion e van della filiera logistica. Per quanto riguarda la ripartenza stiamo lavorando su diversi fronti strategici. Per noi ¨¨ importante il contributo delle istituzioni: in ottica di riavvio e di ripresa pu¨° essere utile un supporto per pensare a un rinnovamento del parco circolante, visto che quello italiano ¨¨ tra i pi¨´ vecchi dĄŻEuropa con unĄŻet¨¤ media di quattordici anni. Supportare il rinnovamento delle auto pi¨´ vecchie significa anche ridurre le emissioni e aumentare la sicurezza.Ąą
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I concessionari stanno sfruttando il web per implementare nuove strategie?
Ą°S¨Ź, la forza commerciale lavora in smart working mantenendo i contatti con i clienti e con i potenziali clienti. Come casa abbiamo un sito web che ¨¨ sia lo show room virtuale pi¨´ grande dĄŻItalia sia un portale attraverso il quale effettuare lĄŻacquisto di unĄŻauto dalla scelta fino alla firma del contratto. Siamo ovviamente in contatto costante con la nostra rete di vendita e stiamo supportando i dealer anche dal punto di vista finanziario, lavorando insieme per ridurre la pressione sui conti in un settore dove gli investimenti raggiungono volumi molto importanti.Ąą
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Come contributo sociale avete realizzato parte di respiratori con le stampanti 3D utilizzate per la Formula 1?
Ą°S¨Ź esatto, siamo parte della societ¨¤ e dobbiamo dare lĄŻesempio, per questo abbiamo fatto diverse donazioni e abbiamo veicolato sui nostri Social e sul nostro sito web globale i messaggi lanciati dalle istituzioni sulle norme di comportamento, questo anche per evitare il diffondersi delle fake news. Abbiamo poi collaborato con altri sette team di Formula 1 per convertire parte della produzione destinata alla F.1 in supporto alla produzione di ventilatori polmonari. Un messaggio importante: la concorrenza lavora insieme per affrontare unĄŻemergenza che riguarda tutti.Ąą
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In ottica ripartenza, quali sono le aspettative e come si sta preparando la rete?
Ą°Sicuramente il bisogno di mobilit¨¤ individuale non diminuir¨¤, anzi, con il distanziamento sociale crescer¨¤. CĄŻ¨¨ da dire che rispetto a dieci anni fa i concessionari sono meno affollati perch¨Ś il web ha ridotto le visite dei clienti, se prima se ne contavano in media sette prima di decidere lĄŻacquisto oggi sono 1,4. Siamo dunque tranquilli di poter riaprire nel rispetto delle norme e con tutti i dispositivi di protezione come le mascherine. Abbiamo per¨° bisogno di farlo in tempi ragionevolmente brevi, ¨¨ importantissimo per poter riprendere il lavoro e fatturare. Cosa che per lo Stato significa gettito fiscaleĄą.
Avete individuato dei modelli sui quali puntare in una fase di uscita dal lockdown?
Ą°Negli ultimi anni il mercato italiano ha puntato verso due direzioni in particolare: quella delle auto compatte e quella dei Suv. Noi siamo ben piazzati sia con modelli compatti come la nuova Classe A e abbiamo in arrivo le nuove Gla e Glb, Suv compatti con livelli di emissioni molto basse. Siamo ben preparati. Come dicevo, per¨°, cĄŻ¨¨ bisogno di svecchiare il parco circolante non solo incentivando modelli elettrici e ibridi ¨C su questo secondo tipo abbiamo molte novit¨¤ in arrivo ¨C ma supportando anche quelle motorizzazioni termiche pi¨´ pulite ed efficienti come le Euro 6-d.
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Incentivare questo ricambio permetterebbe di togliere dalla circolazione le auto pi¨´ inquinanti e meno sicure, allo stesso tempo lo Stato aumenterebbe il gettito fiscale. Il tema ambientale non dovrebbe sparire pur nel contesto di una crisi economica, da parte nostra stiamo cercando di offrire ai clienti un prezzo corretto e una giusta valutazione della loro permuta per cambiare a costo ragionevole unĄŻauto vecchia con una decisamente pulita. Ci auguriamo che lo Stato ci aiuti supportando al contempo unĄŻindustria che impiega centinaia di migliaia di persone.Ąą
Vi aspettate degli incentivi? In quali ambiti specifici?
Ą°Tutto ruota attorno alla riduzione delle emissioni di CO2, con lĄŻobiettivo dei 95 g/km medi per la gamma stabilito dallĄŻUnione Europea. Sappiamo, per¨°, che non tutti possono comprare unĄŻauto elettrica perch¨Ś i costi sono ancora alti, al pari di alcune ibride, in virt¨´ di investimenti molto elevati per produrle. Dunque, ¨¨ importante incentivare la sostituzione di auto vecchie con modelli termici, benzina e diesel, Euro 6. In Italia, poi, cĄŻ¨¨ da affrontare il tema della detrazione delle auto in uso aziendale, totale in molti paesi europei e solo parziale ¨C con percentuali molto basse - qui da noi. Infine, tornando al tema dei veicoli elettrici, ci si aspetta una maggiore semplicit¨¤ per ottenere i permessi necessari a installare le colonnine di ricarica, che faciliterebbe non poco la diffusione di modelli a zero emissioni per la mobilit¨¤ urbana. Mi auguro anche una road map europea che possa aiutare i paesi a ripartire, non solo per tornare ai livelli pre-crisi ma possibilmente per fare anche meglio, per ristrutturare i processi legislativi snellendo le procedure burocratiche a vantaggio dellĄŻeconomia.Ąą
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