Dopo la nascita del colosso derivato dalla fusione tra Fca e Psa, osserviamo la mappa delle grandi strategie globali tra i costruttori automobilistici. Da Renault con Nissan e Mitsubishi a Toyota con Suzuki passando per Ford e Volkswagen
La nascita del gruppo Stellantis in seguito alla fusione tra Fca e Psa ha reso ancora pi¨´ evidente la necessit¨¤ per i vari attori dell'industria automobilistica di cooperare in modo crescente per arginare due enormi problemi che ne minacciano la sopravvivenza: costi enormi a fronte di capitalizzazioni finanziarie striminzite; mercati contratti per margini di profitto ridotti, opposti ad assetti normativi internazionali che costringono ad una radicale trasformazione tecnologica. In altre parole, il problema emissioni. Di conseguenza negli ultimi anni le convergenze industriali e finanziarie tra i costruttori hanno premuto l'acceleratore. Del resto, lo stesso Sergio Marchionne trascorse l'ultimo periodo della propria vita proprio in questo tentativo. Ma come appare l'attuale fotografia delle alleanze tra i grandi costruttori mondiali al di l¨¤ del nuovo colosso italo-francese-americano? Questa sintetica panoramica prende in esame i principali accordi di carattere strategico, spesso caratterizzati anche da impegni azionari che coinvolgono marchi noti in Europa.
ALLEANZE COSTRUTTORI AUTO: RENAULT-NISSAN-MITSUBISHI
¡ª ?L'archetipo dell'alleanza industriale e finanziaria. Creata da Carlos Ghosn nel 1999 tra Renault e Nissan e ampliata nel 2016 con l'ingresso di Mitsubishi Motors, vede una delicata struttura di partecipazioni azionarie incrociate. L'Alleanza con la A maiuscola ¨¨ una societ¨¤ con sede legale ad Amsterdam; il gruppo Renault ne possiede il 40% delle azioni, Nissan un altro 40% e Mitsubishi il 20%. Il presidente ¨¨ Jean-Dominique Senard (presidente Renault), la carica di amministratore delegato ¨¨ divisa tra Luca De Meo (ad Renault), Makoto Uchida (Nissan) e Takao Kato (Mitsubishi). Inoltre la Nissan possiede il 15% delle azioni di Renault e il 34% di Mitsubishi. A sua volta Renault possiede il 43,4% delle azioni di Nissan.
Considerando i tre gruppi come un blocco unico, i marchi costruttori di autovetture sono: Renault, Dacia, Alpine, Lada, Renault-Samsung; Nissan, Datsun, Infiniti, Venucia (partecipazione in Cina con Dongfeng); Mitsubishi. Insieme nel 2020 hanno venduto circa 7,95 milioni di unit¨¤. Si tratta del quarto gruppo mondiale prima della costituzione di Stellantis. Dal punto di vista industriale ¨¨ primaria la condivisione di piattaforme e motori. Nell'ultimo anno il piano strategico ¨¨ mutato, abbandonando l'ottica dei volumi assoluti e orientandosi invece verso la razionalizzazione produttiva (un modello verr¨¤ sviluppato da un gruppo e trasportato agli altri), geografica (Renault in Europa, Sudamerica e Nordafrica, Nissan in Giappone, Nordamerica e Cina, Mitsubishi nel resto dell'Asia) e tecnologica (Nissan la guida autonoma, Renault auto connesse e piattaforme elettriche, Mitsubishi veicoli ibridi plug-in medi e grandi).
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DAIMLER MERCEDES-BENZ TRA RENAULT-NISSAN E VOLVO-GEELY
¡ª ?Una collaborazione importante ¨¨ nata nel 2010 tra Renault-Nissan e la Daimler, cio¨¨ prevalentemente Mercedes-Benz (oltre a diversi marchi americani e asiatici nel trasporto pesante). A livello azionario Daimler possiede a tutt'oggi il 3,1% del gruppo Renault e il 2,38% di Nissan, mentre Renault e Nissan detengono l'1,54% ciascuna delle quote di Daimler AG. In questo decennio la collaborazione ha portato ai progetti congiunti di Smart forfour e Renault Twingo, oltre a condivisioni nel campo dei furgoni e dei pickup e l'adozione dei motori di derivazione Renault per i modelli compatti della Mercedes. Il futuro della collaborazione franco-nippo-tedesca ¨¨ tuttavia da definire e probabilmente verr¨¤ rimodulato, secondo molti osservatori forse anche terminato.
Perch¨¦ dal 2018 il primo azionista di Daimler col 9,8% del pacchetto ¨¨ diventato il fondo Tenaciou appartenente all'imprenditore cinese Li Shufu, il proprietario della Geely, a cui appartiene (insieme alla Lotus) la casa svedese Volvo. Geely e Daimler hanno costituito a gennaio 2021 una societ¨¤ congiunta al 50% del valore di oltre 700 milioni di euro; essa si occuper¨¤ di produrre dal 2022 la Smart (che recentemente ¨¨ diventata solo elettrica) nelle fabbriche di Geely; la quota di Daimler ¨¨ rappresentata proprio dal conferimento nella joint venture del marchio della celebre citycar. Le relazioni cinesi con Daimler Mercedes-Benz diventeranno sempre pi¨´ strette; infatti alla fine del 2020 ¨¨ stata anche avviata una collaborazione tra Volvo e Mercedes per sviluppare una nuova generazione di motori ibridi a benzina.
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ALLEANZE GLOBALI AUTO: FORD E VOLKSWAGEN
¡ª ?L'Ovale blu e la Fauv¨¦ (VW pronunciato alla tedesca) hanno avviato formalmente la scorsa estate un'alleanza strategica importante di carattere industriale, senza scambio di partecipazioni azionarie. Due i capisaldi: veicoli commerciali e mobilit¨¤ elettrica, a cui si aggiungono le ricerche sulla guida autonoma. Ford svilupper¨¤ il prossimo pickup Amarok per Volkswagen basandosi sul Ranger, i tedeschi il nuovo Transit Connect per gli americani partendo dal Caddy. La Ford utilizzer¨¤ in Europa la piattaforma elettrica VW Meb per un proprio modello a batterie. Poi la partecipazione congiunta nella societ¨¤ Argo per lo sviluppo del software d'intelligenza artificiale destinato al controllo dei veicoli a guida autonoma.
LE ALLEANZE DI TOYOTA CON SUZUKI e SUBARU
¡ª ?La partita tra i giganti non poteva vedere la Toyota ferma ad osservare gli altri. Quindi il colosso giapponese nell'ultimo biennio ha rafforzato gli accordi, anche di carattere finanziario, con alcuni tra i costruttori connazionali, creando una sorta di polo del Sol Levante. Partendo da Suzuki, con cui collabora dal 2016. Toyota ha acquisito nel 2019 il 4,9% delle quote della casa di Hamamatsu (diventandone il terzo azionista), mentre quest'ultima ¨¨ entrata nel capitale della prima con lo 0,2%. L'accordo prevede soprattutto uno scambio tecnologico, in cui Toyota fornisce la piattaforma ibrida e Suzuki nuovi motori per prossimi modelli di piccole dimensioni. Il Suv Suzuki Across, derivato da Toyota Rav4, ¨¨ il primo risultato, come la station wagon Suzuki Swace che parte dalla Corolla. Verranno infine condivisi i costi per lo sviluppo della guida autonoma.
Toyota ¨¨ da parecchi anni la prima azionista della Subaru. Nel 2019 ha intensificato questo impegno, salendo nella partecipazione azionaria dal 16,9% al 20,2%; la casa delle Pleiadi ha acquistato azioni Toyota per un valore analogo, 80 miliardi di yen (circa 630 milioni di euro). La partnership industriale va molto oltre la produzione della nuova generazione delle sportive a trazione posteriore GT86 e Brz e l'adozione della piattaforma ibrida di Toyota per i nuovi modelli Subaru. Quest'ultima produrr¨¤ sia veicoli per conto di Toyota che provenienti dai suoi modelli; soprattutto ci sar¨¤ lo sviluppo congiunto di una nuova architettura per auto elettriche e i futuri modelli che ne deriveranno, oltre alla ricerca comune sulla guida autonoma.
Toyota con Mazda e Bmw
¡ª ?Poi Mazda, di cui Toyota possiede il 5% delle azioni dal 2017 (e la prima detiene lo 0,25% della seconda). Il progetto pi¨´ importante ¨¨ la costruzione di una fabbrica comune negli Stati Uniti, in Alabama, la quale dovrebbe essere completata quest'anno. Mazda utilizzer¨¤ anche la tecnologia ibrida di Toyota per la nuova compatta destinata al mercato europeo, possibilmente la Mazda 2 che dovrebbe derivare dalla Yaris. ? invece stato accantonato la scorsa estate il programma di sviluppo per i veicoli elettrici avviato nel 2017 tra le due case insieme alla Denso, grande azienda di componentistica controllata dalla Toyota. Infine va ricordata la collaborazione di Toyota con i tedeschi della Bmw. Al momento esiste solo una joint-venture per lo sviluppo congiunto di un'auto sportiva entro il 2025 e la ricerca sulla tecnologia ad idrogeno. Tuttavia non si escludono possibilit¨¤ di rafforzamento, come auspicato lo scorso autunno dall'amministratore delegato del gruppo bavarese, Oliver Zipse.
HONDA E GENERAL MOTORS, ALLEANZA AMERICANA
¡ª ?Riguarda il mercato nordamericano la collaborazione stretta siglata tra Honda e General Motors lo scorso settembre. C'entrano le auto elettriche ma non in modo esclusivo. Nel senso che, data la quantit¨¤ enorme di risorse necessarie allo sviluppo e produzione su larga scala dei veicoli a batteria, ¨¨ fondamentale ridurre il pi¨´ possibile i costi per la produzione tradizionale, senza tuttavia ancora uscirne, perch¨¦ dai veicoli termici continueranno a provenire introiti nell'immediato. Quindi GM e Honda svilupperanno e fabbricheranno congiuntamente alcuni veicoli a benzina e ibridi per Stati Uniti e Canada. Inoltre Honda utilizzer¨¤ la piattaforma che General Motors sta sviluppando per i veicoli elettrici, cos¨¬ come la tecnologia per le batterie. I due costruttori collaboreranno anche nella ricerca sulla propulsione ad idrogeno.
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