Il regista Francesco Miccich¨¨ ripercorre la storia del dirigente dĄŻazienda con unĄŻampia panoramica, attraverso le testimonianze dei collaboratori, avversari e amici di Sergio Marchionne. Il documentario andr¨¤ in onda il 17 dicembre alle 21.15 su Rai Tre
"Umuntu ngumuntu ngabantu". Una persona ¨¨ una persona attraverso le altre persone ripeteva Marchionne. Se la misura di un uomo si esplica, anche, attraverso le sue parole, questo proverbio Zulu riassume probabilmente nel modo pi¨´ efficace la personalit¨¤ di Sergio Marchionne. Un dirigente la cui cultura del lavoro si ¨¨ sempre espressa attraverso la valorizzazione, la fiducia, la crescita e il rispetto dei suoi uomini, a qualsiasi livello. Un capitano dĄŻindustria insolito nella sua forma ma concretissimo nella sostanza e nei contenuti e per questo stimato e apprezzato, anche dai suoi avversari. Un uomo consumato dal lavoro, instancabile, le cui giornate, vissute a ritmi insostenibili, erano proiettate nel futuro. Sergio Marchionne nel ritratto di Francesco Miccich¨¨ ¨¨ una figura autorevole e credibile dellĄŻindustria italiana di inizio secolo. Il documentario Sergio Marchionne va in onda in prima serata (21.15) il 17 dicembre su Rai Tre.
Il contesto
ĄŞ ?La formula del documentario biografico ¨¨ classica: le testimonianze sono arricchite e inframezzate da immagini dĄŻarchivio che trasportano lo spettatore nel contesto a supporto delle parole. I protagonisti sono alcuni suoi ex collaboratori, la sua segretaria personale, dirigenti (peccato che John Elkann sia presente solo per brevi sequenze), sindacalisti avversari (Maurizio Landini, in particolare), giornalisti (Massimo Gramellini) e altri imprenditori (Lupo Rattazzi, figlio di Susanna Agnelli e Oscar Farinetti, fondatore di Eataly). La regia ¨¨ efficace ed ¨¨ supportata da un'altrettanto valida fotografia; la sceneggiatura segue un ritmo coerente e logico, nel tempo e nello spazio con riferimenti ai primi anni del Novecento non fuori luogo e che anzi aiutano a comprendere meglio il contesto contemporaneo.
I circa 100 minuti di durata si seguono con piacere perch¨Ś raccontano in modo efficace, senza mai cadere nello scontato e nel retorico. Le domande a cui rispondono i protagonisti sono un giusto compromesso tra il racconto storico professionale e la curiosit¨¤ sulla vita personale (le riunioni convocate la domenica sera, i viaggi interminabili ma anche il barbecue nel gelido inverno del Massachusetts e la paperella di gomma sulla sua scrivania). I fatti raccontati ripercorrono la vita di Marchionne concentrandosi sul suo impegno in Fiat con il salvataggio del marchio, il rilancio negli Stati Uniti dĄŻAmerica, lĄŻacquisizione di Chrysler e la fondazione del gruppo Fca, fino alla vicende italiane con lo scontro con i sindacati Fiom nello stabilimento di Pomigliano dĄŻArco.
La Struttura
ĄŞ ?Come ovvio, trattandosi di una raccolta biografica postuma, molti dei protagonisti sono personalmente coinvolti dalla vicenda perch¨Ś travolti e guidati dalla personalit¨¤ di Marchionne nella loro crescita professionale. L'abilit¨¤ di Francesco Miccich¨¨ ¨¨ stata nel realizzare unĄŻampia panoramica del personaggio attraverso lĄŻesperienza di altri soggetti che hanno incontrato e conosciuto Sergio Marchionne in sporadiche occasioni e in contesti differenti. In questo modo, il tessuto narrativo acquista maggiore solidit¨¤ e offre una testimonianza credibile e veritiera di una delle personalit¨¤ pi¨´ complesse degli ultimi anni. Il documentario ¨¨ diviso in due parti: la prima affronta gli anni dellĄŻimpegno in Fiat per risanare i conti di unĄŻazienda ormai prossima al collasso. Qui un Marchionne in pieno slancio professionale si assume la responsabilit¨¤ della pi¨´ importante azienda privata italiana, conducendola con grande carisma e capacit¨¤ non solo alla salvezza ma a una vera e proprio rinascita.
Si approfondisce la risposta di prodotto per il mercato, con la presentazione della nuova 500 e si conclude lĄŻacquisto della Chrysler negli Stati Uniti dĄŻAmerica dando vita al gruppo Fca. La seconda parte affronta il periodo della crisi economica del 2009/2010, quando Fca ¨¨ costretta a rivedere il proprio piano dĄŻinvestimento fabbrica Italia. Lo scontro con i sindacati ¨¨ intenso e Marchionne deve gestire con grande attenzione i rapporti tra le organizzazioni, i propri dipendenti e lĄŻazienda stessa. Il teatro di scontro pi¨´ complesso ¨¨ lo stabilimento di Pomigliano dĄŻArco con la sigla Fiom decisa a non firmare lĄŻaccordo e Marchionne disposto a delocalizzare in Polonia se le condizioni non saranno rispettate. Gli ultimi incarichi riguardano il ruolo in Ferrari e la sua capitalizzazione in Borsa, vista come strategica (e rivelatasi finanziariamente vincente) per separare le attivit¨¤ del marchio dal resto del gruppo.
Rispetto e fiducia
ĄŞ ?Bench¨Ś eterogeneo, il racconto su Marchionne riesce a suscitare forti emozioni. Il suo ruolo di condottiero ¨¨ indiscusso: lĄŻarrivo ai vertici di Fiat ha permesso di preservare e mantenere un pezzo importantissimo della storia industriale italiana. La sua abilit¨¤ finanziaria si ¨¨ dimostrata allĄŻaltezza delle pi¨´ difficili situazioni, deformandosi in acquisizioni apparse improbabili eppure mai sbagliate. Calcoli impossibili, che Marchionne ha saputo portare sempre a una conclusione. Il suo modo di presentarsi, informale e al contempo autorevole, ha saputo conquistare chiunque: che siano state comparse o i fedeli collaboratori durante la sua attivit¨¤ in Fca.
Un aspetto che emerge chiaramente ¨¨ il rispetto e la fiducia che Sergio Marchionne sapeva ottenere. Certo, richiedeva importanti sacrifici dal punto di vista personale e la mediocrit¨¤ non era da lui contemplata, ma ¨¨ davvero difficile trovare un interlocutore che ne parli male. Un uomo che non ¨¨ nato nellĄŻindustria automobilistica e che dellĄŻautomobile, sembrerebbe, non possedere grande interesse ma che ha capito che negli anni della crisi economica guardando al passato avrebbe parlato al presente. Da questo presupposto nasce il progetto 500, pensato per avvicinare il ceto medio che negli anni della prima 500 era bambino o ragazzo e su quellĄŻutilitaria ha vissuto le prime esperienza di libert¨¤, amore e vita. La spettacolare operazione Chrysler ha poi permesso a Fiat di assumere una dimensione internazionale credibile nel mercato pi¨´ ricco del mondo (e che fino a poco tempo prima scherniva lĄŻacronimo con la sigla Fix It Again Tony). Sergio Marchionne ¨¨ lĄŻuomo che ha interpretato le necessit¨¤ industriali del nuovo secolo, capendo in anticipo che lĄŻunico modo per sopravvivere ¨¨ creare forti legami (e il suo pi¨´ importante progetto si realizzer¨¤ il 16 gennaio 2021 con la nascita di Stellantis). Un capitano dĄŻindustria proiettato nel futuro con unĄŻetica del lavoro infallibile supportata da un rispetto della persona unico a questi livelli. LĄŻultima sequenza del documentario mostra un attore con le fattezze di Marchionne guidare una Ferrari Roma, lĄŻultimo modello di Maranello, un anacronismo forse voluto per sottolineare quanto la sua opera viva ancora tuttĄŻoggi.
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