La startup americana stringe una partnership con la casa giapponese con l¡¯obiettivo di sviluppare una flotta di veicoli autonomi utilizzabili in servizi di sharing
Aurora, la startup con sede nella Silicon Valley preposta allo sviluppo della guida autonoma, valutata almeno 10 miliardi di dollari, ha siglato una partnership strategica a lungo termine con la Toyota e la sua controllata Denso Corp. (produce componentistica per auto), che ha lo scopo di produrre in massa veicoli autonomi. I termini finanziari dell'accordo non sono stati divulgati, ma la Toyota otterr¨¤ un posto da ¡°osservatore¡± nel consiglio di amministrazione di Aurora.
una flotta di robotaxi
¡ª ?L¡¯obiettivo della partnership strategica a lungo termine ¨¨ quello di utilizzare questi veicoli per lanciarli sulle reti di ride-hailing (servizio di taxi gestito tramite app), compresa quella di Uber. Il primo modello che sar¨¤ equipaggiato con il ¡°pacchetto¡± Aurora Driver, che comprende la suite di hardware, software e i sensori dell'azienda, sar¨¤ il minivan Toyota Sienna. L¡¯avvio dei test ¨¨ previsto quest'anno. La Toyota, che superando il gruppo Volkswagen ¨¨ tornata a essere la maggior produttrice di auto al mondo, ha anche una partecipazione in Uber.
L¡¯importanza dell¡¯accordo
¡ª ?"La Toyota si dedica a sviluppare la mobilit¨¤ per tutti, concentrandosi sulla tecnologia che sposter¨¤ le persone in modo sicuro e responsabile. Una visione che Aurora condivide con noi", ha dichiarato Keiji Yamamoto, responsabile operativo di Toyota e presidente della Connected Company. "Questa fa parte di una serie di sviluppi davvero eccitanti. Stiamo collaborando con la pi¨´ grande casa automobilistica per realizzare la pi¨´ grande rete di ride hailing. Non ¨¨ solo lo sviluppo del veicolo, ma lo sviluppo di un servizio". Aurora ¨¨ una delle startup che hanno come obiettivo quello di commercializzare la tecnologia di guida autonoma, cos¨¬ come Waymo (Google), Zoox, di propriet¨¤ di Amazon, e Cruise di General Motors. Questo accordo ¨¨ molto importante anche per la Toyota, poich¨¦ la casa giapponese ha preferito sviluppare internamente le nuove tecnologie, ed ha avuto un approccio molto remissivo nell¡¯ambito della guida autonoma. La casa automobilistica giapponese, nel 2019, ha stretto un accordo simile con la startup cinese Pony, che ha consolidato l'anno scorso con un investimento di circa 400 milioni di dollari.
La crescita della startup Aurora
¡ª ?Aurora sta testando i suoi prototipi sulle strade pubbliche di California, Pennsylvania e Texas, concentrandosi sul trasporto commerciale a lungo raggio. I tre co-fondatori dell'azienda hanno una profonda storia nell'industria della guida autonoma. L'amministratore delegato Chris Urmson in precedenza ha guidato il team autonomo presso l'unit¨¤ Alphabet di Google, che ¨¨ stata poi rinominata Waymo. Sterling Anderson ¨¨ stato a caso dello sviluppo dell¡¯Autopilot di Tesla, e il Chief Technology Officer, Drew Bagnell, professore associato alla Carnegie Mellon, ha fatto parte ¡°dell'esodo accademico¡± del 2015, dal cui movimento ¨¨ stato formato l'Advanced Technologies Group di Uber. La startup americana ha siglato diversi accordi negli ultimi mesi. A dicembre ha acquisito la divisione autonoma di Uber. Con quest¡¯ultima fusione ¨¨ stato aumentato il numero di dipendenti di Aurora a circa 1.600, centinaia di esse hanno sede a Pittsburgh, un centro molto importante della robotica grazie ai talenti proveniente dalla Carnegie Mellon University. Aurora, lo scorso mese di gennaio, ha inoltre siglato una partnership strategica con la Paccar, produttore americano di camion leggeri, medi e pesanti.
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