AMBIENTE
Emissioni inquinanti: il piano Nec europeo 2020-2030
Le emissioni inquinanti costituiscono un pericolo per la salute umana e per quella ambientale, per questa ragione da tempo si adottano misure volte a ridurre l¡¯impatto delle attivit¨¤ che le provocano. Tra le misure introdotte ci sono limiti per le emissioni di gas che alcuni paesi si sono dati, in qualche caso anche attraverso accordi sovranazionali come ¨¨ il caso dell¡¯Unione Europea, e per chi sgarra ci sono sanzioni salate.
Il Parlamento Europeo e il Consiglio della Ue hanno adottato la Direttiva Europea UE 2016/2284 (entrata in vigore il 31.12.2016) chiamata Nec - National Emission Ceilings ¨C che stabilisce il piano strategico della riduzione dell¡¯inquinamento nel decennio appena iniziato. La direttiva fissa i limiti per ciascun inquinante per gli anni dal 2020 al 2029, dal 2030 - poi - le percentuali di riduzione diventeranno progressivamente pi¨´ alte.
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Misure urgenti, dal momento che alcuni paesi europei, inclusa l¡¯Italia, sono gi¨¤ stati deferiti per aver sforato i limiti imposti dalle normative precedenti. In nostro paese, in particolare, ¨¨ sotto procedura di infrazione per il superamento dei valori limite di PM10 e di biossido di azoto.
Le procedure gi¨¤ avviate
¡ª ?Le procedure avviate dalle autorit¨¤ europee che riguardano l¡¯Italia sono due: la 2014/2147 per il superamento dei valori limite di PM10 (il particolato prodotto nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, nelle attivit¨¤ industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche) e la 2015/2043 per i livelli eccessivi di biossido di azoto, che si forma in atmosfera per l¡¯ossidazione del monossido (NO) prodotto durante i processi di combustione. I limiti stabiliti dalla legislazione europea dovevano essere raggiunti nel 2005.
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La Commissione europea ha deferito l¡¯Italia alla Corte di giustizia europea per aver violato le norme europee antismog con particolare riferimento ai livelli di biossido di azoto. Procedimenti analoghi sono stati adottati nei confronti di Francia, Germania e Regno Unito. Per quanto riguarda le emissioni di particolato, invece, la Commissione ha deferito l¡¯Italia (insieme a Romania e Ungheria) per i limiti fuori norma rilevati in 28 aree, comprese le regioni Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto.
La direttiva nec e i nuovi limiti
¡ª ?La direttiva Nec punta a raggiungere livelli di emissioni inquinanti tali da non avere impatti negativi e rischi significativi per la salute umana e l'ambiente. I paesi dell¡¯Unione Europa si impegnano a ridurre le proprie emissioni atmosferiche antropogeniche di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili non metanici (COVNM), ammoniaca (NH3) e particolato fine (PM2,5).
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Al tempo stesso, la direttiva impone l'elaborazione, l'adozione e l'attuazione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico di monitoraggio e di comunicazione in merito ai suddetti inquinanti e agli altri inquinanti e ai loro effetti. Il testo contiene il suggerimento ¨C rivolto agli Stati membri ¨C di prevedere nel 2025 livelli intermedi delle emissioni fissati sulla base di una traiettoria lineare tra i loro livelli di emissione per il 2020 e quelli stabiliti dagli impegni di riduzione delle emissioni per il 2030, a meno che ci¨° comporti costi sproporzionati.
Le esclusioni
¡ª ?Le misure previste dalla direttiva Nec fissano degli obblighi per i paesi europei, e chi non manterr¨¤ gli impegni potr¨¤ essere sanzionato. Le norme si applicano alle emissioni inquinanti provenienti da tutte le fonti presenti nel territorio degli Stati membri, nelle loro zone economiche esclusive e nelle zone di controllo dell'inquinamento. La direttiva non riguarda le emissioni nelle isole Canarie, nei dipartimenti francesi d'oltremare, a Madera e nelle Azzorre e il traffico marittimo di collegamento originato rispettivamente da Francia, Spagna e Portogallo.
Ulteriori esclusioni riguardano le emissioni degli aeromobili al di fuori del ciclo di atterraggio e decollo; le emissioni prodotte dal traffico marittimo internazionale; le emissioni di ossidi di azoto e composti organici volatili non metanici prodotte da attivit¨¤ che rientrano nelle categorie 3B (gestione del letame) e 3D (suoli agricoli).
Recepimento dei paesi membri
¡ª ?La Commissione europea ha chiarito che gli stati membri sono tenuti a recepire la normativa Nec entro il 30 giugno 2018 e a presentare un programma di controllo dell¡¯inquinamento atmosferico nazionale entro il 2019. Il programma deve contenere anche le misure pensate per garantire la riduzione delle cinque sostante inquinanti entro il 2030 nelle percentuali stabilite.
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