Timori per la salute, taglio ad eventi e smart working stanno cambiando drasticamente la mobilit¨¤, sia quella personale che quella delle aziende. Uno studio condotto da Tfb per Mussa & Graziano valuta le tendenze in epoca Covid e quelle per il post-pandemia
Il coronavirus ha cambiato il modo di spostarsi, nelle citt¨¤ e fuori citt¨¤. Da quando ¨¨ diventata palese la portata dell¡¯epidemia abbiamo dovuto fare i conti prima con un lockdown generalizzato ¨C durante il quale gli spostamenti concessi erano solo quelli previsti dalle norme e limitati allo stretto necessario ¨C poi con una ¡°fase 2¡± continuamente sul filo del rasoio di nuovi contagi e nuove limitazioni e ora con i timori di nuove chiusure. Ne consegue il fatto che rispetto a quelle che sono state le abitudini fino al mese di febbraio, i mesi successivi hanno visto una mobilit¨¤ molto diversificata, complici anche i timori per la salute, il taglio a tutta quella mole di eventi usuale nell¡¯era pre-Covid e il ricorso sempre pi¨´ intensivo allo smart working. La ricerca ¡°Il futuro degli spostamenti, sicurezza e sanificazione¡± ha messo in luce una serie di elementi utili a comprendere l¡¯evoluzione del settore del trasporto delle persone.
PI? MOBILIT? PRIVATA, TRENI E AEREI SICURI
¡ª ?Il primo dato che emerge dalla ricerca ¨¨ il calo della domanda di mobilit¨¤ rispetto alla fase precedente la pandemia, una tendenza che riguarda tutti i mezzi di trasporto pubblici e privati determinata da una scarsa fiducia sul trasporto pubblico e dagli effetti crescenti dello smart working e lavoro agile. Conquista favori l¡¯utilizzo dell¡¯auto personale, ritenuta molto o abbastanza sicura dal 97% dei rispondenti, tendenza che ha fatto ridurre l¡¯utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale del - 41% (pre-Covid vs fase 2) e la propensione all'utilizzo ¨¨ del -15% (fase pre covid vs futuro). Grande incertezza da parte degli utenti sulla sicurezza del trasporto collettivo che viene ritenuto mezzo poco sicuro, per niente sicuro addirittura dal 58% dei rispondenti. Il treno e l¡¯aereo si affermano come mezzi percepiti pi¨´ sicuri dagli utenti: il 74% dei rispondenti ha risposto molto e abbastanza sicuro per l'aereo e il 73% per il trasporto ferroviario. Segue il taxi con un 68% di utenti che lo ritiene molto/abbastanza sicuro. Tra i mezzi individuali spiccano la bicicletta (59% molto, 24% abbastanza) e la motocicletta (44% molto, 20% abbastanza).
CRESCE L¡¯USO DELLA SHARING AZIENDALE
¡ª ?Nella mobilit¨¤ aziendale cresce l¡¯utilizzo dei mezzi in sharing, che registra una propensione al futuro in crescita: +1% su moto e bike sharing e +2% per il car sharing e car pooling. La bicicletta passa dal +8% della fase pre-Covid al +14% alla propensione futura post-Covid quando l¡¯utilizzo ¨¨ di carattere giornaliero. Tendenze diverse per quanto riguarda gli autobus, che mostrano differenze in base al tipo di servizio erogato e dalla frequenza di utilizzo. Per il trasporto pubblico locale quotidiano si registra un leggero incremento (dal 6% fase pre-Covid all¡¯8% fase propensione futuro). Chi invece ha dichiarato di utilizzarlo con meno frequenza passa dal 49% (pre-Covid) al 37% (propensione futuro). Per gli autobus ad uso eventi aziendali, si registra un calo dell¡¯8% (utilizzatori totali nell¡¯arco di 6 mesi), per quelli di linea per le lunghe percorrenze emerge un calo del 9% (utilizzatori totali nell¡¯arco di 6 mesi).
SERVONO CERTEZZE SULLA SICUREZZA SANITARIA
¡ª ?Gli utenti sentono la carenza di un sistema garantito e di certificazioni che assicurino sicurezza sui diversi mezzi, in particolare su quelli relativi al trasporto pubblico collettivo. Infatti, il 26,67% degli intervistati dichiara che ¨¨ per loro indispensabile un protocollo di sanificazione (56.67% molto importante, 11, 67% abbastanza importante) chiaro e trasparente e che senza queste garanzie manca la fiducia per l'utilizzo. Al primo posto per le priorit¨¤ di sanificazione vengono individuati gli autobus per il trasporto pubblico locale (77%). Seguono gli scuolabus-automezzi dedicati al trasporto scolastico (73%), ed infine gli autobus di linee per lunghe percorrenze e ad uso eventi e turismo (30%). Gli utenti preferiscono nel 63,33% un ambiente sanificato costantemente grazie all¡¯azione della fotocatalisi. Solo il 15% si orienta verso la soluzione ad ozono, che oggi non offre loro garanzie di continuit¨¤ nel tempo, oltre alle possibili controindicazioni per la salute. Resta un 48% di utenti che crede sia sufficiente una pulizia accurata quotidiana prima e dopo la presenza dei passeggeri. Tuttavia, questa pratica non ¨¨ funzionale per i trasporti pubblici poich¨¦ la salita e discesa dei viaggiatori sui mezzi varia costantemente e i costi di una sanificazione sarebbero eccessivi per i fornitori.
L¡¯OPINIONE DEI MOBILITY MANAGER
¡ª ?I mobility manager dichiarano che prima del Covid l¡¯utilizzo di autobus era cos¨¬ distribuito: 20% navette aziendali per gli spostamenti casa lavoro, 38% per il trasferimento di ospiti per meeting ed eventi e 18% per le trasferte di lavoro. Nella fase due le navette aziendali scendono al 14%, al 7% per gli ospiti a riunioni ed eventi e 8% per le trasferte di lavoro. Per il futuro i mobility manager prevedono un leggero incremento delle navette aziendali (21%), una ripresa sostanziale degli autobus per il trasferimento di ospiti per meeting ed eventi (40%) e un incremento per l¡¯utilizzo delle trasferte di lavoro (25%). I dati fanno presupporre che le aziende, in mancanza di regole e protocolli garantiti, non si fidano di far condividere i mezzi di trasporto come gli autobus ai propri dipendenti. Queste decisioni sono dovute essenzialmente a due fattori: 1) la non conoscenza di sistemi di sanificazione sicura; 2) l¡¯eccessivo scrupolo nel dovere di diligenza da parte dei datori di lavoro a causa della carenza di un sistema di regole chiare.
LA METODOLOGIA UTILIZZATA
¡ª ?La ricerca ¨¨ stata condotta da Tfb per Mussa & Graziano, ha analizzato l¡¯utilizzo dei diversi tipi di trasporto nelle fasi: prima, durante e futuro Covid-19. In particolare, si ¨¨ indagata la propensione dell'utilizzo dei servizi e mezzi di trasporto persone. Le aree indagata sono state: 1) cosa influenza le scelte dei servizi di trasporto pubblico, turistico, privato individuale e collettivo da parte degli utenti con focus sul trasporto collettivo; 2) lo stato d¡¯animo degli utenti circa le carenze normative; 3) gli effetti di una scarsa chiarezza su comunicazione delle procedure sugli operatori del settore e mercato; 4) lo stato di preparazione delle aziende circa la gestione della mobilit¨¤ per i propri dipendenti; 5) il livello di conoscenza delle pratiche migliori per garantire sicurezza nel trasporto aziendale; 6) cosa possono fare le aziende di trasporto pubblico e privato per dare fiducia agli utenti. Hanno risposto all¡¯indagine 398 utenti cos¨¬ suddivisi: 38,5% travel mobility manager, 17,7% direzione generale, 16,8% viaggiatori, 8,5% acquisti e servizi generali, 18,5% altre categorie.
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