Ecco le imprese automotive Anfia che durante il lockdown hanno progettato e realizzato prodotti nuovi per la sanificazione delle vetture. E che adesso hanno diversificato la produzione cominciando a cogliere i frutti
Dagli allestimenti per le auto della polizia agli atomizzatori; dalle forniture per la Formula 1 a quelle aeronautiche; dalle analisi di dati per le assicurazioni alle tecnologie utilizzate anche dalla Nasa; dalla componentistica alle opere d¡¯arte. Se i danni all¡¯economia provocati dalla pandemia di coronavirus si stanno manifestando, ci sono anche aziende del comparto delle quattro ruote che sono riuscite ad adattarsi e hanno diversificato la loro produzione in maniera stabile. Durante il periodo di lockdown le case auto hanno prodotto mascherine e respiratori: poi entrati nella fase 3 hanno ripreso a fare vetture pur continuando con le produzioni di mascherine. Per altre aziende (componentisti, fornitori, progettisti, carrozzieri) invece il periodo di massima chiusura ¨¨ stato il momento per progettare e poi ampliare la produzione con oggetti inediti.
Quadro economico
¡ª ?Sono una parte delle 5.529 imprese iscritte all¡¯Anfia, l¡¯Associazione nazionale filiera industria automobilistica, che riunisce dalla grande industria al produttore di bulloneria ad hoc, che conta 274 mila addetti tra diretti e indiretti e che genera un fatturato annuo di oltre 105 miliardi di euro. Una nota positiva in un quadro difficile per le aziende. Innanzi tutto il calo del Pil quest¡¯anno che ¨¨ previsto, come minimo, del 9% (con un rimbalzo del 6% nel 2021). Inoltre nei primi sette mesi del 2020, compresi quindi marzo e aprile, quando gran parte delle imprese erano chiuse, la produzione industriale del comparto auto ¨¨ calata del 35,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per quanto riguarda la sola componentistica il commercio con l¡¯estero, in cui l¡¯Italia spicca, ¨¨ fortemente diminuito: a maggio 2020 (ultimo dato disponibile) il valore delle esportazioni, che nell¡¯intero 2019 ammontava a 21,97 miliardi di euro, ¨¨ sceso del 41% nel confronto con lo stesso mese dell¡¯anno scorso. Le storie di chi ha realizzato prodotti nuovi sono differenti da azienda ad azienda. Eccone alcune in particolare legate alle esigenze crescenti di sanificazione.
l¡¯atomizzatore di acqua ossigenata
¡ª ?Un atomizzatore per acqua ossigenata ¨¨ uno dei prodotti che ¨¨ stato sviluppato e prodotto da Focaccia Group. L¡¯azienda di Cervia, in provincia di Ravenna, si occupa di allestimenti di auto per persone con disabilit¨¤ e veicoli per le forze dell¡¯ordine. Durante il lockdown a Cervia hanno cominciato a pensare al FGMicroH2O2, appunto un atomizzatore di perossido di idrogeno. Il sistema, che ha gi¨¤ ottenuto le certificazioni Ce ed Ece (ed entro ottobre dovrebbe arrivare il Presidio Medico-Chirurgico), permette di sanificare superfici e aria di tutti gli ambienti, da un auto a una camera d¡¯albergo. La vendita, a 2.980 euro incluso il corso di formazione su come maneggiare l¡¯apparecchiatura, ¨¨ iniziata dal 1¡ã settembre. ¡°Nel 2020 dovremmo recuperare il 5% del fatturato con l¡¯FGMicro¡± spiega Riccardo Focaccia direttore generale del gruppo. Manifestazioni di interesse sono arrivate dagli istituti scolastici come dalle aziende di trasporto pubblico locale. Con questo apparecchio la sanificazione di un autobus richiede circa cinque minuti contro i 20-30 necessari con altre tecnologie. Uno degli altri prodotti sviluppati da Focaccia nel periodo delle chiusure ¨¨ il divisorio a L il plexiglass per taxi che rende fruibile il sedile anteriore del passeggero.
Ossidazione fotocatalitica
¡ª ?Alla Octo Telematics di Roma invece hanno puntato su una tecnologia usata anche dalla Nasa. E hanno pure coniato uno slogan: ¡°La sanificazione ¨¨ la nuova normalit¨¤¡±. La Octo, nata nel 2002, ¨¨ fornitore di servizi telematici e analisi di dati per il settore assicurativo, flotte e mobilit¨¤ smart. Si chiama Octo Purifier/PurePlace il dispositivo che si basa sull¡¯ossidazione fotocatalitica. Di cosa si tratta? ? un processo fisico-chimico che avviene con l¡¯emissione di raggi ultravioletti di tipo C (Uvc) e di un catalizzatore (biossido di titanio) che reagisce ai raggi Uvc distruggendo particelle grandi fino a 0,001 micron. L¡¯OctoPurePlace ¨¨ installabile in auto: per l¡¯alimentazione basta un collegamento con cavo Usb oppure tramite accendisigari e il prezzo parte da 125 euro. Per il resto il dispositivo viene comandato da cellulare, via app, e avverte l¡¯utente quando serve una sanificazione e quando questa ¨¨ stata completata.
Dall¡¯ozono all¡¯ossigeno
¡ª ?Anche Texa, azienda leader in Europa per la diagnostica auto, si ¨¨ mossa. A Monastier di Treviso hanno messo a punto l¡¯Air2San che si basa sulla sanificazione con ozono con un processo automatizzato grazie ai numerosi sensori dell¡¯apparecchiatura. Il dispositivo rilascia la sostanza gassosa per sanificare autoveicoli o piccoli ambienti. Una volta terminata l¡¯operazione aspira l¡¯ozono e lo converte in ossigeno, riducendo cos¨¬ rischi di irritazioni, o intossicazioni, e tempi di svolgimento dell¡¯operazione. Anche in questo caso l¡¯intero processo ¨¨ gestibile via app. L¡¯apparecchio costa al pubblico 740 euro pi¨´ Iva e pu¨° essere acquistato anche da privati. La previsione per il 2020 ¨¨ di venderne circa 13 mila pezzi. Alla Texa sono convinti che la sanificazione diverr¨¤ l¡¯intervento di manutenzione dei mezzi pi¨´ diffuso al mondo. Un¡¯ipotesi probabile.
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