Corrado Lopresto, tra i maggiori collezionisti e restauratori di auto d¡¯epoca al mondo, racconta la sua professione: "Usiamo i Gps, verifichiamo segnalazioni di amici, e a volte sfruttiamo i colpi di fortuna. La ricerca delle auto? Di quelle giuste ti innamori sempre"
Ammirando le auto d¡¯epoca nei concorsi d¡¯eleganza pi¨´ esclusivi, ci siamo spesso chiesti quali e quante storie nascondano quelle carrozzerie lucenti. Auto affascinanti almeno quanto le loro storie, che passano spesso attraverso un polveroso oblio trascorso al buio di un garage, in fondo a qualche officina o persino sotto qualche albero, inglobate nella vegetazione. Gli americani li chiamano Barn Finds (letteralmente, ritrovamenti/scoperte da fienile), evocando immagini romantiche di auto coperte di paglia dimenticate per anni in un fienile. Ma come si cercano queste auto? Come si fa a trovarle? Quali peripezie bisogna affrontare prima, dopo e durante il restauro? Lo abbiamo chiesto a Corrado Lopresto, uno dei collezionisti italiano di auto d¡¯epoca pi¨´ noti in ambito internazionale.
cercatore di tesori
¡ª ?Una collezione la sua, dedicata esclusivamente ai prototipi, agli esemplari unici, alle auto preserie e alle concept car. ? certamente un uomo a cui piacciono le sfide, che iniziano gi¨¤ al momento di ricercare queste particolarissime auto. A met¨¤ fra Indiana Jones e James Bond, ¨¨ stato capace di portare al successo le sue auto nei concorsi di eleganza pi¨´ prestigiosi del mondo, aggiudicandosi addirittura varie volte quelli di Pebble Beach e Villa d¡¯Este, eventi di culto per gli appassionati di auto storiche di tutto il mondo! ¡°A me piace il fascino di questa epoca¡±, dice Lopresto mostrando un¡¯auto del 1913, che grazie a un restauro conservativo mantiene intatta la sua patina del tempo: ¡°Pensi che ¨¨ appartenuta alla stessa famiglia per 100 anni! La vernice originale ¨¨ stata solo ripulita, naturalmente con infinite attenzioni e utilizzando le tecniche di restauro che si usano per le opere d¡¯arte. Le ¨¨ stata tolta la patina di sporco che la offuscava, ma non quella del tempo trascorso. Sono stati eseguiti solo pochi, piccoli ritocchi, per ripristinare la vernice mancante dove necessario¡±.
mille modi per scoprire
¡ª ?Le strade da percorrere per arrivare ad auto di questo tipo non sono mai le stesse: ¡°Oggi che sono conosciuto in tutto il mondo per la mia collezione, pu¨° capitare che mi vengano anche offerte determinate auto. Internet e i social network rendono pi¨´ facili queste operazioni. Recentemente un signore italiano mi ha offerto la sua Lancia 2000, telaio numero 00001, dalla quale doveva separarsi. Mi ha contattato perch¨¦ sapeva che nella mia collezione quell¡¯auto avrebbe continuato a ¡°vivere¡±, trovando il posto che meritava¡±. Ma non ¨¨ sempre cos¨¬, altrimenti non sarebbe nemmeno ¡°divertente¡±. Spesso bisogna affrontare lunghe trasferte oltre oceano per andare a scovare il prototipo di una Alfa Romeo Giulia Szt, chiusa da 40 anni nel garage di una villetta di Philadelphia. ¡°La segnalazione mi arriv¨° da un mio amico della Zagato, Paolo Di Taranto: ?C¡¯¨¨ questa SZ coda Tronca negli Stati Uniti?. Io non volevo nemmeno partire, pensai alla solita auto pesantemente modificata negli anni, senza il motore originale, con gli interni modificati e magari dotata di roll bar o peggio restaurata approssimativamente, ma poi ¨¨ arrivata la frase illuminante: ?Andiamo e apriamo per primi il garage, dopo 40 anni?. L¡¯auto era l¨¬, intatta, congelata nel tempo. Ecco, questo descrive bene le atmosfere che amo¡±.
il restauro filologico
¡ª ?Una volta giunta in Italia poi, questa Giulia Szt ¨¨ diventata il manifesto del restauro filologico di Lopresto, che ha deciso di restaurarla a met¨¤, dividendo la carrozzeria in due parti: da un lato l¡¯auto ¨¨ stata restaurata, ripulita, trattata e ritoccata solo dove necessario, dall¡¯altro si ¨¨ lasciata nelle condizioni originali in cui era stata ritrovata, fissando il tempo e la polvere accumulata negli anni di abbandono, sotto uno strato di vernice trasparente. Il lavoro eseguito su questa auto, fa capire bene cosa intenda Lopresto per ¡°restauro filologico¡±: pochi sapienti ritocchi, volti a bloccare il decadimento dei materiali e della vernice originale solo nelle zone pi¨´ danneggiate, salvando quanto pi¨´ possibile vernici, tappezzerie e materiali originali, esattamente come avviene per le opere d¡¯arte. Presentare un¡¯auto cos¨¬ suonava quasi come un¡¯azzardo se si pensa al patinato mondo dei concorsi di eleganza. Ma questo approccio, conservativo e innovativo allo stesso tempo, ha convinto le giurie di esperti pi¨´ qualificati. Dagli Usa al concorso di eleganza di Villa d¡¯Este il passo ¨¨ stato breve, e questo esemplare di Alfa Romeo Giulia Szt nel 2016 si ¨¨ aggiudicato il premio: Best Preserved Car. Successivamente, ¨¨ stata esposta a Parigi nella sede dell¡¯Unesco, dove Corrado Lopresto ha illustrato le tecniche di restauro e conservazione applicate all¡¯auto che ¨¨ stata indicata come esempio di approccio da seguire nel restauro di auto d¡¯epoca.
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come si cercano i gioielli
¡ª ?La ricerca di questi mezzi per¨° non ¨¨ fatta solo di viaggi e avventure romantiche, oggi si usano anche i satelliti per scovare esemplari unici! Tramite Google Maps ¨¨ stata scovata in Uruguay una Alfa Romeo 1900 giardinetta. La familiare era stata realizzata dalla carrozzeria ¡°Paris e Nizza¡± di Montevideo, da due emigranti italiani che avevano ribattezzato cos¨¬ la propria attivit¨¤, in onore delle due citt¨¤ che li avevano accolti prima di lasciare l¡¯Europa. "Grazie alle immagini satellitari, i nostri esperti, si sono messi alla ricerca dell¡¯Alfa, strada per strada. L¡¯auto era abbandonata sotto un albero, nel cortile di un¡¯officina nella zona di Montevideo. Ho immediatamente chiamato un amico argentino, Sergio Lugo, illustrandogli la cosa e invitandolo ad andare a verificare di persona l¡¯auto per avere conferma di quel poco che si vedeva dagli ingrandimenti delle immagini satellitari. ?Ok - mi ha risposto - ma non vado io, sono argentino e mi verrebbe richiesto 10 volte il suo valore reale, n¨¨ devi andare tu, che sei italiano e ti verrebbe richiesto 100 volte il suo valore reale, piuttosto mandiamo un mio amico di Montevideo?. Non appena arrivate le foto, e avuta la conferma della rarit¨¤ e delle condizioni del mezzo, dopo una rapidissima trattativa fra uruguaiani, l¡¯auto, pagata 500 dollari, ha intrapreso il suo viaggio in container alla volta dell¡¯Italia¡±.
il fattore ¡°fortuna¡±
¡ª ?Pu¨° anche capitare per¨° di arrivare a un¡¯auto in modo totalmente casuale, magari tramite la segnalazione di qualcuno che passando su una stradina di campagna intravede un mezzo abbandonato, oppure venendo a sapere di quel mezzo tramite racconti sentiti da gente del posto, che magari ricorda che la tal famiglia era in possesso di un certo modello di auto. E cos¨¬ anche i social network possono essere utili a rintracciare dei mezzi interessanti: una foto pubblicata con un¡¯auto sullo sfondo, pu¨° servire a mettere in moto delle ricerche che portano a localizzare il mezzo, come ¨¨ avvenuto per una Fiat 127 ¡°Coriasco¡±, ritrovata in Liguria, nel cortile di una abitazione, ancora con il suo copri targa originale da salone.
gli 007 all¡¯opera
¡ª ?E se per trovare un veicolo pu¨° essere sufficiente una segnalazione, non sempre ¨¨ cos¨¬ semplice risalire ai legittimi proprietari o alla storia completa dell¡¯auto. In questi casi, si ricorre a degli investigatori privati. ¡°Nel caso della mia Alfa 6 C 1750 GS Aprile, che considero uno dei miei restauri pi¨´ belli, ho contattato degli investigatori privati per risalire alle origini dell¡¯auto e al suo primo proprietario¡±. Costruita nel 1931 e originariamente carrozzata da Zagato, venne successivamente trasformata con un allestimento Spider dalla carrozzeria Aprile di Savona. Purtroppo non si conosceva nulla di questa trasformazione, non si riusciva a risalire all¡¯anno esatto in cui era avvenuta. Sembrava una realizzazione moderna, che molti fra gli esperti del settore attribuivano al periodo del Secondo Dopoguerra. ¡°Un giorno a una manifestazione mostrai le foto ad Aldo Brovarone, celebre designer dell¡¯auto e pap¨¤ di capolavori fra cui la Dino 246 GT, l¡¯Alfa Romeo duetto ¡°osso di seppia¡± e la Ferrari F40, solo per citarne alcune, il quale mi disse: ?Non so di che anno sia precisamente, ma ¨¨ davvero ben disegnata, chi l¡¯ha fatta aveva la mano felice?. Rincuorato da quelle parole ho perseverato in altre lunghe e difficili ricerche¡±. L¡¯idea era quella di ripercorrere la storia dell¡¯auto e dei suoi proprietari. Spesso infatti le storie delle auto seguono le vicissitudini e le alterne fortune dei proprietari e delle loro famiglie, possono far parte di assi ereditari e magari, rintracciando questi eredi si possono avere notizie in pi¨´ su chi le ha possedute negli anni. Lopresto ha cos¨¬ avuto l¡¯intuizione giusta, avvalendosi anche di agenzie specializzate nella ricerca di eredit¨¤ non reclamate. Questi ¡°cacciatori di eredi¡± rendono possibile la vendita di beni non attribuiti ancora a nessuno e congelati in attesa di acquisizione, in questo caso per¨° ¨¨ stato possibile trovare notizie, documenti e risalire alla foto e al nome del primo proprietario e ricostruire la storia della splendida Alfa Romeo 6 C 1750 GS Aprile. ¡°Siamo riusciti a trovare uno degli eredi del primo proprietario dell¡¯auto, che conservava ancora una fotografia in bianco e nero datata 1938, che immortalava il suo fiero proprietario, il signor Brunello Feltri, a bordo dell¡¯auto che al tempo era stata fatta ricarrozzare¡±. Grazie a questa testimonianza e altre ricerche, venne cos¨¬ alla luce che il padre di quel meraviglioso disegno era stato addirittura Mario Revelli di Beaumont, poliedrico personaggio e grandissimo stilista, attivo gi¨¤ dal 1927 e autore di alcune delle pi¨´ belle carrozzerie speciali disegnate anche per Isotta Fraschini, Pininfarina, Ghia, Fiat, e Viotti. ¡°I giudici, ai concorsi, sono letteralmente affascinati dai disegni e dai bozzetti originali che mostro loro raccontando la storia di questo designer; ecco, io vivo di questi personaggi, della storia degli uomini che hanno realizzato queste auto¡±.
il premio di londra
¡ª ?? proprio grazie a questa sua vocazione che Lopresto, nel 2017, ha ricevuto a Londra il premio come personaggio dell¡¯anno del mondo dell¡¯auto. Un mondo quello del collezionismo, sospeso fra tecnologia, colpi di fortuna, indagini e fiuto per i ritrovamenti, fatto anche e soprattutto di persone come Corrado Lopresto, che ricorda: ¡°In tutti questi anni ho venduto una sola delle mie auto, perch¨¦ fuori contesto. Le altre no, rimangono tutte con me, che nei restauri metto l¡¯anima e mi innamoro di ognuna di esse¡±.
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