radici meccaniche
Giaguari e bellezze alate: il fascino antico delle Case britanniche
Dopo aver raccontato lĄŻorigine dei marchi continentali ¨¨ tempo di trasferirsi oltre Manica, in una terra che ha dato e continua a dare tanto allĄŻautomotive. In rigoroso ordine alfabetico, partiamo da Aston Martin che nacque nel 1913 come concessionaria d'auto, fondata dal meccanico Robert Bamford e il pilota Lionel Martin. La Bamford & Martin vendeva modelli prodotti dalla Singer, molto veloci, ma non si riprese dai problemi seguiti al primo conflitto mondiale. Nel 1926 venne acquistata da Bill Renwick e Augusto Cesare Bertelli, proprietari di un'azienda che produceva motori aeronautici e che, avendo messo a punto il primo propulsore automobilistico, trov¨° conveniente rilevare un marchio gi¨¤ noto in campo sportivo. Nasceva lĄŻ Aston Martin Limited dove il genovese Bertelli - con buona esperienza nel settore, essendosi formato come progettista e pilota nel reparto corse Fiat - rimase alla direzione tecnica per 12 anni, fino al suo ritiro, regalando un grande prestigio sportivo per le vetture dell'azienda che in quegli anni era pi¨´ conosciuta sui campi di gara come ĄŽAuto BertelliĄŻ. Perch¨¨ Aston? Per un tratto di strada nell'Herfordshire, in Inghilterra, utilizzato per le corse e chiamato Aston Hillclimb. Gi¨¤ nel 1914, le vetture della Bamford & Martin venivano ribattezzate Aston Martin, visto il trionfo nella cronoscalata che da Londra si concludeva ad Aston. Quanto al logo, ¨¨ evidente che Renwick e Bertelli optarono per un richiamo alla loro iniziale attivit¨¤ in campo aeronautico: la grande ala, ristilizzata pi¨´ volte, ¨¨ quella attuale.
BENTLEY E MC LAREN
ĄŞ ?Molto pi¨´ lineare lĄŻorigine della Bentley, fondata da Walter Owen Bentley, noto semplicemente come ĄŽW.O.ĄŻ: dopo la laurea in ingegneria fece un lungo apprendistato presso varie officine meccaniche inglesi e, dopo aver creato unĄŻ azienda di importazione di vetture francesi, nell'ottobre del 1919 cre¨° la Bentley Motors Ltd., con sede in un'officina situata in Street Mews a Londra. Aggiungiamo che resta uno dei principali fornitori di vetture per la Casa Reale inglese e che nella seconda met¨¤ degli Anni 20, i Bentley Boys hanno scritto la storia dellĄŻautomobilismo sportivo, soprattutto grazie a cinque successi a Le Mans in sette anni. Anche in questo logo, lĄŻepopea dellĄŻaviazione ¨¨ presente, con la presenza della grande B tra le ali. Un altro nome importante per lĄŻautomobilismo inglese ¨¨ Bruce McLaren, pilota neozelandese che nel 1963, fond¨° la scuderia sportiva - una delle pi¨´ prestigiose nella storia - nei pressi di Londra. Ma non ha fatto in tempo a vedere le vetture stradali che portano il suo nome: mor¨Ź nel 1970, mentre la McLaren Automotive - creata da Ron Dennis - nacque nel 1989, a Woking, per costruire la bellissima Slr per conto di Mercedes-Benz. Dal 2010, lĄŻazienda ¨¨ indipendente.
TRA LOTI E MINI
ĄŞ ?Un altro mito ¨¨ dietro la nascita di Lotus, attualmente di propriet¨¤ cinese. ? Colin Chapman, ingegnere tra i pi¨´ illustri e influenti dell'automobilismo: nel logo su sfondo giallo e verde vi sono infatti le iniziali stilizzate del suo nome completo, Anthony Colin Bruce Chapman, seguiti dalla scritta Lotus. La scelta di questo nome non ¨¨ mai stata ben chiara ma ci sono due teorie: fu scelto in onore della moglie, soprannominata per lĄŻappunto con questo nome, oppure voleva richiamare la sensazione di piacere assoluto che si creava guidando le auto. Questo perch¨Ś il fiore di loto si associa allĄŻoblio. Due parole per Mini, che dal 1994, ¨¨ un marchio Bmw: il nome nacque inizialmente per un'auto specifica, ovvero una vettura nota come Morris Mini Minor lanciata dalla British Motor Corporation nel 1959, sul geniale progetto di Alex Issigonis. Successivamente il nome si svilupp¨° come un marchio a s¨Ś stante, e si estese ad una gamma completa di veicoli. Il logo attuale ¨¨ del 2018, basato su semplici tratti in bianco e nero bidimensionali e che evolve quello voluto da Bmw al momento dellĄŻacquisizione, con la ruota alata: ha origini lontane perch¨Ś a introdurlo per prima ¨¨ stata proprio la Morris Mini-Minor, che sfoggiava il simbolo della citt¨¤ di Oxford, inquadrato in un cerchio con due ali stilizzate. Serviva a distinguerla dalla Austin Seven, per tutto il resto identica. In passato, sono stati numerosi i cambiamenti del logo rispetto a quello originale, spesso discutibili (per non dire orrendi) tra scritte grandi e piccole.
SPIRIT OF EXTASY
ĄŞ ?? diventata Bmw - nel 1998 - anche Rolls Royce, che nella forma originaria venne fondata il 15 marzo 1906 da due imprenditori britannici: Charles Stewart Rolls e Henry Royce. A parte la mitica Silver Ghost che costrinse la casa ad aprire nel 1921 uno stabilimento negli Stati Uniti (evento incredibile per lĄŻepoca), la fama iniziale di Rolls Royce fu legata ai motori aeronautici: basti dire che oltre la met¨¤ degli aerei utilizzati dai piloti alleati nel primo conflitto mondiale montavano i motori costruiti a Crewe. Quanto alla statuetta sul radiatore, ¨¨ chiamata Spirit of Ecstasy: rappresenta una figura femminile piegata in avanti, con le braccia distese all'indietro e verso l'alto: le vesti gonfiate dal vento danno alle braccia l'aspetto di ali. AllĄŻepoca era consuetudine, per i ricconi, adornare con una raffinata mascotte il tappo del radiatore del veicolo appena acquistato, anche ad uso scaramantico. Nel caso della Rolls Royce, apparve per la prima volta il 6 febbraio 1911, scolpito da Charles Sykes - pare - sulle forme di una bella segretaria, amante del secondo barone Montagu di Beaulieu, a sua volta amico dellĄŻartista e tra i primi entusiasti delle automobili di Crewe. Quanto al logo, la doppia R ricorda le iniziali dei cognomi dei fondatori. Curiosit¨¤: a partire dal 1933, dopo la morte di Royce, il monogramma da rosso divent¨° nero, quale segno di lutto.
DA AUTO A MARCHI
ĄŞ ?Storia particolare quella di Land Rover: il nome deriva dal primo modello di questo tipo, costruito dalla casa inglese Rover che fu pioniera dei modelli civili e militari successivi. Ma dal 1948 in cui fu presentata la vettura (Series I, su telaio Jeep, per la cronaca) ci vollero 30 anni perch¨Ś nascesse la nuova azienda, sulle ceneri del fallimento Britih Leyland che nel 1967 aveva acquistato Rover. Cos¨Ź Land Rover ¨C sigla utilizzata fino a quel momento solo per battezzare le fuoristrada Rover ¨C diventa un brand a tutti gli effetti. Il famoso logo ovale non ha subito veri cambiamenti nei suoi 70 anni di storia. Leggenda vuole che lĄŻispirazione sia venuta da una lattina di sardine che faceva parte del pranzo di un designer: lasci¨° un segno sul tavolo da disegno e venne copiata come segno distintivo del veicoloĄ Non dissimile la vicenda di Jaguar: anche in questo caso ¨¨ stato il nome di un modello - SS1 Jaguar, costruito nel 1931 - a diventare brand nel 1945. SS stava per SS Cars Ltd, factory le cui origini risalgono al 1921 grazie allĄŻimpegno di due giovani: lĄŻingegnere William Lyons e il pilota William Walmsle che dopo nove anni decisero di convertire la produzione dei sidecar in automobili. Il cambio della ragione sociale e del logo si rese doveroso visto che dopo cinque anni di guerra, la sigla SS era associata alle truppe dĄŻ¨¨lite naziste. Non ci sono misteri dietro Jaguar: Lyons e Walmsley volevano un nome che riflettesse la disinvoltura felina della loro nuova auto sportiva. Oggi, il giaguaro nella sua interezza ¨¨ il simbolo della casa mentre la stilizzazione della testa ¨¨ al centro del tondo visibile sul frontale dei modelli. Aggressiva pi¨´ che mai.
? RIPRODUZIONE RISERVATA