l¡¯analisi
Mercato auto: chi va meglio e chi va peggio tra i marchi
Mercato auto in ripresa ad agosto, con il numero di immatricolazioni di auto nuove tornato ai livelli dello stesso mese del 2019. Ossigeno per un settore in affanno gi¨¤ prima dell¡¯emergenza Covid, quasi azzerato durante il lockdown ed uscito lentamente dal letargo, pur viaggiando ¨C complessivamente ¨C a -38% nel periodo compreso tra gennaio ed agosto rispetto allo stesso periodo di un anno prima. A crescere, in particolare ad agosto, sono state soprattutto le immatricolazioni a clienti privati, anche grazie agli incentivi auto varati con il decreto Rilancio per sostenere la vendita di vetture ibride e termiche con emissioni fino a 110 g/km di Co2, che si affiancano all¡¯Ecobonus varato con la legge di bilancio 2019 ¨C e rifinanziato per il 2020 ¨C che premia le vetture elettriche ed ibride plug-in (con emissioni fino a 60 g/km). A dire il vero, poteva andare meglio: la dote iniziale del 50 milioni destinati all¡¯incentivo per le vetture con emissioni comprese tra 61 e 110 g/km si ¨¨ esaurita nella prima settimana di applicazione (dal 1¡ã all¡¯8 agosto), e i nuovi fondi sono stati resi disponibili solo dal 1¡ã settembre. I concessionari hanno quindi sottoscritto gli ordini senza poterli trasformare in immatricolazioni, che vedremo dunque sui conti di settembre.
MERCATO NEGATIVO, MA NON PER TUTTI
¡ª ?Dunque, a conti fatti, tra gennaio ed agosto sono state immatricolate complessivamente 815.365 auto nuove, il 38% in meno rispetto a 1.331.674 dei primi otto mesi del 2019. Un dato medio, naturalmente, con costruttori che hanno saputo limitare i danni meglio di altri; differenze dovute principalmente a gamme di prodotto pi¨´ o meno complete, a lanci di modelli-chiave confermati o rinviati e dalle politiche commerciali. Due i marchi che spiccano in positivo in un periodo cos¨¬ delicato: Ds e Tesla, rispettivamente con 2.892 (+14%) e 1.596 (+6%) targhe; va detto che si tratta di marchi con quote di mercato (o market share) piccole, tra lo 0,36 e lo 0,20%, ma sono risultati che ¨¨ doveroso segnalare. Al di l¨¤ di questo, almeno per i costruttori che hanno un certo peso, sono tutti segni negativi, alcuni dei quali per¨° con percentuali inferiori alla media totale. Un caso eclatante ¨¨ Smart, che avendo rinunciato del tutto ai motori termici ha ridotto dell¡¯88% le vendite tra gennaio ed agosto (quando in rete c¡¯erano ancora vetture a benzina) e del 93% ad agosto.
QUALCUNO FA MEGLIO DELLA MEDIA
¡ª ?Tra i marchi che hanno contenuto le perdite c¡¯¨¨ Porsche (-10%), in parte perch¨¦ la 911 ¨¨ la sportiva pi¨´ venduta, in parte perch¨¦ l¡¯elettrificazione della gamma procede a ritmo spedito con risultati apprezzabili. La Taycan, infatti, ha ottenuto buoni riscontri soprattutto all¡¯estero, ma anche in Italia si ¨¨ difesa bene. Buoni risultati nel complesso anche per Skoda (-20%), Mazda (-24%) e SEAT (-27%), che possono contare su gamme popolate di Suv e crossover come il mercato comanda. Non va male neppure il trio premium composto da Audi, Bmw e Mercedes, i primi due a -27% e la Stella a -33%. Storicamente, anche nelle fasi di crisi i prodotti di lusso tengono meglio le vendite, un dato evidenziato anche dalle quote di mercato tutte cresciute di un punto percentuale negli ultimi due anni. Avvicinandosi a quello che ¨¨ il dato percentuale medio del mercato troviamo Mini (-33%), Hyundai (-34%), Land Rover (-34%) e Honda (-36%), stabili dal punto di vista delle market share rispetto al 2019, a conferma di una buona gamma con il giusto mix di motorizzazioni termiche e ibride.
I ¡°BIG¡± LIVELLATI RISPETTO AL MERCATO
¡ª ?Scorrendo i dati diffusi da Unrae arriviamo ai marchi che hanno un peso specifico elevato, con quote di mercato che superano il 5%. Buoni risultati per Ford (-35%) anche grazie alle ottime performance di vendita della nuova Puma, leader tra le vetture ibride. Dal canto suo, Volkswagen segna -36% pur non potendo contare ancora su modelli mild-hybrid o plug-in (ma a breve arriver¨¤ la Golf) e in due anni ha rosicchiato un punto percentuale di mercato; risultato analogo a quello di Peugeot, che capitalizza le buone performance della nuova 208 arrivata l¡¯anno scorso e dei crossover 2008 e 3008. Toyota fa registrare -37%, risultato atteso in virt¨´ del fatto che la nuova Yaris ¨C cavallo di battaglia del brand giapponese ¨C ¨¨ arrivata nelle concessionarie solo adesso e far¨¤ sicuramente pesare il proprio apporto negli ultimi tre mesi dell¡¯anno. Citroen ¨¨ perfettamente allineata al -38% medio del mercato, con una gamma che particolarmente forte nei segmenti A e B. Fiat ¨¨ sempre leader di mercato, anche se con una market share scesa dal 17% del 2019 al 15% del 2020, nei primi otto mesi del 2020 sconta una flessione di immatricolazioni pari al 40% ma nell¡¯ultima parte dell¡¯anno far¨¤ pesare sicuramente il ruolo delle versioni ibride di Panda e 500. Discorso analogo per Lancia, anch¡¯essa con un -40% di immatricolazioni ed in attesa dell¡¯arrivo della versione mild-hybrid della Ypsilon.
MALE ALCUNI MARCHI IN ATTESA DI NOVIT?
¡ª ?Al di sotto della soglia del 40% viaggia Renault (-41%), che sta rimodulando la gamma delle ¡°best seller¡± Clio e Captur riducendo l¡¯offerta di motori diesel vantaggio delle versioni E-Tech full-hybrid (Clio) e plug-in (Captur), che potranno spingere le vendite dei prossimi mesi. Anche Jeep ¨¨ alle prese con l¡¯elettrificazione della gamma, visto il lancio delle versioni ibride plug-in 4Xe e anche in questo caso il -42% registrato fin qui potr¨¤ essere mitigato entro la fine dell¡¯anno. La mancanza di novit¨¤ (la Tonale non arriver¨¤ prima della seconda met¨¤ del 2021) e l¡¯annunciata uscita di scena della Giulietta ¨C oltre ad una gamma priva di versioni ibride ¨C deprimono le vendite di Alfa Romeo a -44%, difficile ipotizzare un recupero per fine anno. Un po¡¯ come Nissan (-47%) che, rispetto all¡¯alleata Renault, non ha motorizzazioni ibride n¨¦ per Micra n¨¦ per Juke ¨C collocate nello strategico segmento B ¨C ed ¨¨ in affanno con Qashqai. Dato negativo per Opel (-53%), che ha dalla sua la nuova Corsa - ben posizionata nel segmento B delle compatte ¨C ma avrebbe bisogno di un modello ¡°di peso¡± nel segmento C. Anche Mitsubishi si attesta su -53%, scontando una gamma crossover priva di versioni elettrificate ad eccezione della grossa e costosa Outlander. Jaguar accusa un drastico -61% di immatricolazioni, con la gamma che andrebbe integrata a partire dalle berline Xe e Xf. Infine, il gi¨¤ citato caso Smart: la scelta di cancellare le motorizzazioni termiche a vantaggio esclusivo dell¡¯elettrico ¨C senza neppure ipotizzare varianti ibride ¨C pesa come un macigno sulle immatricolazioni, crollate dell¡¯88% in dodici mesi; la cittadina ¡°cool¡± per eccellenza prima pesava l¡¯1,23% del mercato, oggi lo 0,26%.
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