Intervista ad Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy sulla filiera automotive tra Ecobonus, contenimento dei prezzi, riconversione industriale, politiche europee e commerciali. Ecco come si sta orientando l'esecutivo
Incentivi per i quali "¨¨ auspicabile un rinnovo", riconversione industriale agevolata da un "colloquio costante" con le imprese, occupazione difesa con "la crescita", rapporti commerciali tra Europa e Cina equi. Il tutto facendo i conti con le norme Euro 7 attese per la prossima settimana e lo stop della vendita delle auto termiche dal 2035. Le sfide del comparto automotive sono molte. Il ministero delle imprese e del Made in Italy (l'ex ministero dello sviluppo economico) tra le altre cose gestisce gli incentivi all'acquisto. Adolfo Urso (FdI) ¨¨ da poco alla guida del dicastero, nel governo guidato da Giorgia Meloni, ma sui temi che ruotano attorno alle quattro e due ruote ha le idee chiare.??
Ministro Urso l¡¯Italia ha un parco circolante di oltre 39,8 milioni di auto. Di queste quasi 23,5 milioni hanno oltre 10 anni di et¨¤. Uno degli obiettivi degli incentivi Ecobonus ¨¨ lo svecchiamento dei mezzi in strada. Ad oggi il programma di incentivi ¨¨ previsto fino all¡¯intero 2024. Cosa succeder¨¤ dal 2025? Prevede un rinnovo degli aiuti??
"Per accompagnare la riconversione dell¡¯industria automotive sono necessari interventi congiunti sia sul fronte dell¡¯offerta che sul fronte della domanda: ¨¨ auspicabile un rinnovo degli ecoincentivi anche dopo il 2025. ? importante sottolineare che questi incentivi verranno strutturati, il pi¨´ possibile, con l¡¯idea di garantire una neutralit¨¤ tecnologica, incentivando tecnologie che vanno dall¡¯elettrico, all'ibrido fino all¡¯idrogeno".?
I volumi di mercato e l¡¯andamento degli incentivi dicono che la fascia di veicoli pi¨´ acquistata in Italia ¨¨ quella compresa tra 61 e 135 grammi a chilometro di anidride carbonica. I fondi 2022 per questa fascia erano 170 milioni che sono andati esauriti in 16 giorni. Per il 2023 e il 2024 sono previsti 150 e 120 milioni. ? ipotizzabile una rimodulazione di questi importi per i prossimi due anni?
"L¡¯estensione degli incentivi anche alla fascia di vetture pi¨´ vendute in Italia, quelle comprese tra 61-135 grammi, rispondeva all¡¯esigenza di sostenere i produttori nazionali durante il periodo Covid. Sono vetture ad alimentazioni diesel, benzina, Gpl e ibride e di cui una quota parte, pari al 20% del mercato nazionale, ¨¨ prodotta in Italia. Da qui a fine anno monitoreremo quotidianamente l¡¯andamento della domanda e, nel rispetto degli obiettivi originali della misura, valuteremo eventuali opportune rimodulazioni".?
Anche i fondi per moto e scooter con motore termico e omologazione Euro 5, 10 milioni per il 2022, 5 per 2023 e altrettanti per il 2024, sono finiti in pochissimo tempo. In questo caso ¨¨ allo studio un aumento delle cifre per i prossimi due anni??
"I 10 milioni di contributi per l¡¯acquisto di veicoli a 2 e 3 ruote o quadricicli (categoria L) con motore termico e omologazione superiore a Euro 5 sono solo una parte delle risorse complessivamente messe a disposizione per questa categoria di veicoli. La maggior parte delle risorse, vale a dire ulteriori 55 milioni, sono state destinate a supporto del mercato dei veicoli elettrici di questa categoria, ancora troppo poco sviluppato in Italia (circa il 4% del totale)".?
Parliamo del fondo automotive da 8,7 miliardi istituito dal decreto legge 1¡ã marzo 2022 n¡ã17, che contiene il triennio di incentivi all¡¯acquisto auto (650 milioni l¡¯anno). I 6,75 miliardi restanti, spendibili fino al 2030, sono destinati alla riconversione industriale e ricerca. Quali sono le richieste pervenute fin qui al Mise e come agirete?
"Sono state definite due principali linee di intervento: il supporto alla ricerca e sviluppo e agli investimenti produttivi, mettendo a disposizione 225 milioni per Accordi di innovazione e 525 milioni per i Contratti di sviluppo. Le imprese potranno presentare le istanze gi¨¤ nel mese di novembre. Inoltre, abbiamo avviato un lavoro di accompagnamento delle aziende per metterle in condizione di sfruttare appieno le opportunit¨¤ messe a disposizione dal Ministero. ? mia intenzione avere un colloquio costante con tutti gli operatori del settore riattivando il tavolo automotive, consapevole della importanza della filiera per l¡¯economia italiana".?
In Italia sono state annunciate due grandi fabbriche di batterie per le auto elettriche: Stellantis a Termoli tramite la Acc e Italvolt a Scarmagno. In particolare per Termoli si ¨¨ parlato di 370 milioni di impegno pubblico a fronte di un investimento di 2,3 miliardi. Due segnali importanti ma sufficienti per un settore alle prese con cos¨¬ tante sfide??
"Sono due investimenti importanti non solo per le ricadute tecnologiche ma anche per quelle sociali: i due investimenti, per un totale complessivo di oltre cinque miliardi di euro, infatti porterebbero all¡¯assunzione di circa 5 mila dipendenti. ? sicuramente uno step importante, ma si pu¨° e si deve fare molto di pi¨´: ho pi¨´ volte dichiarato che la sovranit¨¤ tecnologica deve essere una priorit¨¤ del mio Dicastero, ¨¨ in questo campo l¡¯Italia pu¨° avere un ruolo da protagonista in Europa. L¡¯obiettivo in merito alle batterie ¨¨ quello di ridurre il pi¨´ possibile la dipendenza dall¡¯estero, massimizzando la quantit¨¤ di celle/batterie e componenti principali prodotte sul territorio nazionale".?
Riguardo l¡¯occupazione la scorsa primavera Federmeccanica e i sindacati del metalmeccanici hanno lanciato l¡¯allarme ipotizzando 70 mila posti di lavoro a rischio solo in Italia. Quali sono le strategie e le soluzioni da mettere in campo??
"Per salvaguardare queste persone ¨¨ necessario lavorare affinch¨¦ le industrie della filiera investano, si riconvertano e diventino competitive nelle nuove tecnologie caratteristiche del futuro paradigma automotive: penso all¡¯elettrico, alla guida autonoma, all¡¯idrogeno. Il Ministero deve diventare il Ministero delle opportunit¨¤ industriali e non dei tavoli di crisi. Subito dobbiamo rimettere in moto i meccanismi della crescita perch¨¦ la miglior difesa dei posti di lavoro ¨¨ lo sviluppo delle imprese e su questo da Ministro sar¨° al fianco di chi vuole fare impresa".?
Secondo l¡¯Istat il reddito medio annuo di una famiglia italiana nel 2020 ¨¨ stato di 32.812 euro. Guardando ai listini attuali delle auto elettriche sono solo cinque i modelli che, chiavi in mano e al netto dell¡¯Ecobonus, costano meno di 30 mila euro. Cosa fare per abbassare il prezzo dei veicoli, al di l¨¤ degli interventi pubblici??
"C¡¯¨¨ grande attenzione su questo tema. Vi segnalo che dal 2 novembre ¨¨ attiva la piattaforma per prenotare, per redditi Isee fino a 30 mila euro, il contributo maggiorato fino a 7.500 euro per l¡¯acquisto di auto elettriche e ibride".?
Per la mobilit¨¤ elettrica privata il Pnrr destina 740 milioni di euro per la costruzione di punti di ricarica pubblici e ipotizza sei milioni di mezzi a batterie sulle strade italiane entro il 2030. Sono stime verosimili? E soprattutto esiste una previsione per la realizzazione dei punti di ricarica?
"Siamo pienamente consapevoli del ruolo delle strutture di ricarica come fattore abilitante alla diffusione della mobilit¨¤ elettrica. A breve il Ministero metter¨¤ a disposizione 40 milioni di euro per eco¨Cincentivi destinati all¡¯acquisto di infrastrutture di ricarica privata. Il contributo ¨¨ pari all¡¯80% del prezzo di acquisto con limite a 1.500 euro per persona fisica, mentre per i condomini questo limite ¨¨ innalzato a 8.000 euro".
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A Bruxelles ¨¨ in dirittura d'arrivo?Fit for 55 che sancisce lo stop delle vendite di auto termiche entro il 2035. Stante l¡¯evidente emergenza climatica non potevano essere percorse altre strade??
"Elettrico e idrogeno sono due tecnologie poco presidiate in Europa: sono invece convinto che vada preservato il principio della neutralit¨¤ tecnologica. Peraltro, entrambe le tecnologie si basano sull¡¯utilizzo di energia elettrica aumentandone ulteriormente il fabbisogno. In un contesto in cui si fa fatica gi¨¤ oggi a soddisfare la domanda energetica occorre chiedersi se abbia ancora senso perseguire l¡¯obiettivo del 2035 cos¨¬ come ¨¨ scritto, o se piuttosto si debba lavorare a una sua modifica, come previsto attualmente. La clausola di revisione del regolamento nel 2026 impegna la Commissione a valutare, alla luce dei progressi nello sviluppo di ulteriori tecnologie e sulla base di considerazioni di equit¨¤ sociale, se sia opportuno o meno rivedere per le automobili e i furgoni i nuovi target. Faremo la nostra parte per assicurare centralit¨¤ alle ricadute sociali ed economiche con il rispetto della salvaguardia ambientale che tutti condividiamo".
Europa e Cina: di recente Carlos Tavares, Ceo di Stellantis ha chiesto reciprocit¨¤ di accesso al mercato. ? una questione sul tavolo europeo??
"Ero delegato dal governo italiano a Doha nel 2001 e gi¨¤ parlavamo della reciprocit¨¤ con la Cina, aggiungendo ai parametri anche gli standard ambientali e lavorativi. Dopo 20 anni, le regole internazionali sono le stesse. Noi vogliamo cambiarle: bene ha fatto Tavares a riproporre il tema. In sede europea porr¨° la questione quanto prima perch¨¦ lo chiedono le nostre imprese, affinch¨¦ il commercio sia libero ma anche equo".
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