Come previsto crolla il mercato auto a marzo: -85,4%. Si pagano inevitabilmente la chiusura dei concessionari e l¡¯incertezza. Sulle immatricolazioni previsioni difficili fino al termine dell¡¯anno
A marzo, primo vero mese di impatto del Covid-19, il mercato auto segna un -85,4% che si traduce in sole 28.326 immatricolazioni. Si tratta di un crollo peggiore di Francia e Spagna che non si era mai visto nella storia italiana che tira gi¨´ del -35,2% e sole 347.193 unit¨¤ anche il risultato del primo trimestre e impatter¨¤ in maniera devastante sul risultato di fine anno. Risultato del tutto prevedibile considerando tre fattori: in primis i concessionari chiusi, poi il fatto che quasi nessuno pu¨° uscire di casa e poi come ultima il momento di grande preoccupazione e incertezza per il futuro che non aiuta l¡¯acquisto d¡¯auto. Secondo le previsioni dell¡¯associazione della case automobilistiche estere Unrae l¡¯anno si potrebbe chiudere a 1,3 milioni di immatricolazioni, segnando -60% e riportando il mercato ai numeri della grande crisi del 2013. Previsioni nere che mettono a rischio la stabilit¨¤ dell¡¯intero settore che conta 160.000 addetti tra case automobilistiche e concessionarie e rappresenta il 10% del PIL. Le concessionarie sono gi¨¤ in crisi di liquidit¨¤ e chiedono un intervento immediato mentre le case reclamano di inserire nei prossimi decreti provvedimenti concreti per rilanciare la domanda di privati e aziende.
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Nelle zone rosse il 40% del mercato auto
¡ª ?Il crollo di marzo va a peggiorare un 2020 che era iniziato con il piede sbagliato, soprattutto per quanto riguardava il canale privati che segnava gi¨¤ un -16% e che a marzo ¨¨ stato immediatamente colpito dal lockdown imposto dalle istituzioni nazionali e locali. Un risultato drammatico dovuto alle performance delle aree maggiormente colpite dall¡¯emergenza sanitaria (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna) le quali gi¨¤ l¡¯8 marzo sono diventate zona rossa e che rappresentano quasi il 40% del mercato totale. Questo calo delle vendite si aggiunge alla grande flessione fatta registrare gi¨¤ a gennaio-febbraio da Centro, Sud e Isole che rappresentano un terzo del mercato nazionale e che tra l¡¯altro saranno le pi¨´ colpite a livello economico dalla crisi finanziaria collegata al Covid-19. Il blocco delle vendite e delle consegne ¨¨ stato totale e si riflette quindi sulle performance di tutti i marchi, nessuno escluso. Dai generalisti alla parte alta del mercato, i cosiddetti marchi premium. Unica nota positiva da segnalare ¨¨ Tesla, non tanto per le unit¨¤ totali che sono 424 con un incremento del 57%, ma per il fatto che grazie al suo modello di business ha continuato a immatricolare e consegnare vetture. Questo apre una riflessione per l¡¯intero settore su come il digitale e la disintermediazione possano rimettere in discussione le modalit¨¤ di relazione e acquisto dei clienti.
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Crisi mercato auto: peggio del 2008
¡ª ?Nel breve periodo, a causa del fermo delle fabbriche, lo stop dei mercati e la chiusura delle concessionarie, la crisi sar¨¤ ancora pi¨´ profonda di quella del 2008 che ebbe un impatto relativamente basso nel breve periodo (-13% anno su anno), ma che segn¨° l¡¯inizio di una contrazione catastrofica nei successivi 5 anni fino all¡¯annus horribilis 2013 che vide l¡¯immatricolazione di soli 1,3 milioni di vetture. Ad oggi, le previsioni di Federauto (associazione dei concessionari italiani) e di Unrae (associazione delle case automobilistiche estere in Italia) vedono un risultato 2020 intorno alle stesse cifre del 2013, ma raggiunti in un solo anno. Inoltre, se non si ripartir¨¤ prima dell¡¯estate e ci si fermasse a 1,2 milioni di immatricolazioni sarebbe il risultato peggiore degli ultimi 30 anni. Guardando indietro al 2008, anno di inizio della crisi, l¡¯impatto sulla liquidit¨¤ delle concessionarie fu devastante e port¨° alla chiusura di un 20% di operatori.
Previsioni 2020, il peggiore degli ultimi 30 anni
¡ª ?Questa crisi che provocher¨¤ una contrazione di volumi in tempi brevissimi sar¨¤ nettamente superiore e rischia davvero di mietere molte pi¨´ vittime se non verranno introdotte le necessarie misure di contenimento. La crisi di liquidit¨¤ vede anche molto difficile poter utilizzare lo strumento della auto-immatricolazioni (km 0) per mantenere nel breve il mercato su livelli ¡°accettabili¡±. Sul fronte delle case automobilistiche si vede il rischio di trovarsi di fronte ad una crisi finanziaria senza precedenti, perch¨¦ da un lato sono costrette a tenere le fabbriche chiuse per motivi di sicurezza, dall¡¯altro vedranno un riavvio lento della produzione stessa a causa della crisi generalizzata a livello mondiale e in tutta la filiera di fornitura.
Di conseguenza le risorse finanziarie, comunque ingenti, di cui avranno bisogno per ripartire al meglio non potranno essere convogliate in un¡¯unica direzione (ad esempio sull¡¯aumento delle linee di credito ai concessionari per scongiurarne il fallimento) ma molto probabilmente saranno focalizzate principalmente all¡¯interno per evitare il collasso stesso di tutte le proprie strutture. Su questo punto basti pensare alle recenti dichiarazioni di Herbert Diess, CEO del Gruppo Volkswagen, che ha parlato di un impatto di 2,2 miliardi di euro a settimana sulla liquidit¨¤ ¡°bruciata¡± dal gruppo. Come ulteriore conseguenza della crisi vedremo una nuova calendarizzazione e quindi dei ritardi nell¡¯introduzione di nuovi modelli, nuove motorizzazioni o restyling proprio per liberare risorse da utilizzare su misure necessarie al riavvio dopo la crisi.
Le proposte delle case auto
¡ª ?Unrae propone le seguenti misure con durata fino a tutto il 2021, qualora necessario, prorogabili: 1 - modifiche al cosiddetto ecobonus con l¡¯obiettivo di allargare la platea dei veicoli incentivabili a sostegno della domanda e dell¡¯offerta, introduzione di una terza fascia di incentivi per autovetture con emissioni di CO2 da 61 a 95 g/km, incentivo di 2.000 euro per l¡¯acquisto di un¡¯autovettura con rottamazione e di 1.000 euro senza rottamazione; 2 - aumento degli importi unitari della fascia di emissioni di CO2 da 20 a 60 g/km, integrazione dell¡¯attuale incentivo con + 1.500 euro per l¡¯acquisto di un¡¯autovettura con rottamazione ( 4.000 in totale) e con + 1.000 euro senza rottamazione (2.500 in totale), potenziamento sostanziale dell¡¯attuale fondo stanziato fino ad almeno 1.000 milioni di euro; 3 - riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi con l¡¯obiettivo di rilanciare il settore recuperando il campo perduto in termini di competitivit¨¤, aumento del tetto del costo deducibile fino a 50.000 euro, aumento fino al 100% della quota ammortizzabile, aumento fino al 100% della detraibilit¨¤ dell¡¯IVA.
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