Miami riparte alla grande
Dallas sorprende i Lakers

Dwyane Wade a canestro. Afp

Debutto con sorpresa per la Nba versione 2012-13: se Miami campione in carica piega senza troppi problemi Boston, i Lakers, i rivali più accreditati degli Heat, vengono sgambettati in casa da Dallas. Cleveland ok con Washington.

Miami Heat-Boston Celtics 120-107 tabellino
L'anello e i crampi di LeBron, la voglia di Wade, i 19 punti di Ray Allen in faccia al suo passato (una ferita che ancora brucia, visto che Garnett si rifiuta di salutarlo prima e dopo la gara). Miami si regala una serata di festa completa, maltrattando Boston dopo aver issato il banner per il titolo vinto a giugno e dimostrando a tutta l'Nba che i favoriti per il titolo sono ancora a South Beach. Gli Heat sembrano una macchina perfetta, ormai perfettamente padroni del quintetto "piccolo" (con Bosh centro e la second unit strutturata allo stesso modo) che aveva portato il titolo 2012. LeBron è il faro indiscusso finché il fisico glielo permette (solo 3' nell’ultimo periodo, con Spoelstra che confessa che non avrebbe potuto utilizzarlo nemmeno se si fosse trattato di una gara decisiva), poi Wade e Bosh prendono in mano la situazione spegnendo il ritorno di Boston orchestrato nel finale da Barbosa (16 punti nell’ultimo periodo). Ma la grande novità per gli Heat è la panchina, con Ray Allen che dimostra perché LeBron ha fatto carte false per averlo in estate e Rashard Lewis che fa capire di avere ancora energia. I Celtics in generale non sfigurano, con Pierce ispirato e Rondo che dopo un inizio timido è più presente in attacco: i rivali di Miami nella Eastern Conference potrebbero essere ancora gli uomini di Doc Rivers, ma gli Heat per ora sono nettamente superiori. Il match comincia all’insegna del canestro facile, con Boston avanti 17-14 al primo timeout e Miami che arriva alla sirena avanti 31-25. Wade taglia il traguardo dei 15mila punti in carriera nel secondo quarto ma Boston resta lì, aggrappata a Pierce e Bass. James e Wade però negli ultimi 3’ costruiscono l’11-4 che manda Miami al riposo avanti 62-54. Gli Heat provano a chiudere i conti nei primi 8’ di ripresa con 15 punti della coppia LeBron-Wade (81-70), Bass e Rondo tengono Boston in partita finché possono ma Miami (13/19 nel terzo periodo) è avanti 93-76 alla sirena e arriva fino al 100-82 a 9’27” dalla sirena finale, con James rientrato negli spogliatoi per crampi. Boston però trova dal suo ultimo acquisto, Barbosa, i punti buoni per tornare fino al 107-11 con 2’09” da giocare. I Celtics però finiscono le energie, e Miami rimane al sicuro grazie alla precisione dalla lunetta di Bosh e Wade.
MIAMI: Wade 29 (10/22 da due, 9/11 tiri liberi), James 26, Bosh 19, Allen 19. Rimbalzi: James 10, Bosh 10. Assist: Chalmers 11.
BOSTON: Pierce 23 (4/11, 2/4, 9/9 tl), Rondo 20, Barbosa 16. Rimbalzi: Garnett 12. Assist: Rondo 13.

Los Angeles Lakers-Dallas Mavericks 91-99 tabellino
Una squadra, Dallas, batte priva del suo miglior giocatore (Dirk Nowitzki, k.o. per almeno un altro mese) un assemblato di campioni che ancora non sono un team. I Lakers aggiungono così alle 8 sconfitte su 8 incassate in preseason una brutta figura nella prima gara che conta davvero. Certo, è solo il debutto stagionale e a Laker-land tutti chiedono pazienza, ma i gialloviola, candidati al titolo dopo gli arrivi di Nash e Howard, mettono in mostra tutti i loro vecchi difetti. La panchina viene surclassata 37-17 da quella dei Mavs, i Lakers affogano tirando 3/13 da dietro l'arco e Gasol (il migliore), Bryant e Howard sono gli unici a produrre in attacco (64 punti e 27/45 dal campo contro i 27 punti con 11/32 degli altri). In più c’è l’inquietante 12/31 dalla lunetta, con Howard che incappa in un 3/14 prima di farsi cacciare per falli con 2’02” da giocare. Dallas invece si è dimostrato un gran bel collettivo, con Collison ad orchestrare il gioco e i lunghi (Brand e Wright soprattutto, ma anche il redivivo Eddy Curry che costringe coach Brown ad ammettere in diretta tv di non avere contromisure adatte per lo strapotere fisico del giocatore più pesante della lega) a fare la differenza. E dire che i Lakers avevano iniziato bene, con quel 59% al tiro del quarto inaugurale buono per arrivare alla prima sirena avanti 29-25. L’intesa tra Gasol e Howard sembra già buona, Nash orchestra il gioco come se non avesse mai lasciato Phoenix e Kobe non risente del problema al piede che lo ha tenuto in forse fino all’ultimo. Ma la panchina di Dallas fa la differenza nel secondo periodo, con Beaubois che trascina i Mavs al 48-46 dell’intervallo. La ripresa consegna definitivamente la partita agli ospiti, che tirano 12/20 nel terzo periodo: Brand e Wright che salgono in cattedra e Collison che non sbaglia un colpo. I Lakers sono sotto 74-66 quando inizia l’ultimo periodo, ma anziché risalire scivolano ancora più in basso, fino al -16 (93-77) toccato con 5'10" da giocare. Howard prova a trasformarsi in punto di riferimento offensivo ma viene bloccato dall’incapacità di segnare dalla lunetta, la panchina non da una mano ai titolari e così i gialloviola affondano.
L.A. LAKERS: Gasol 23 (7/18 1/1 6/8 tl), Bryant 22, Howard 19. Rimbalzi: Gasol 13. Assist: Gasol 6, Blake 6.
DALLAS: Collison 17 (8/11 0/1 1/2 tl), Wright 14, Mayo 12. Rimbalzi: Brand 11. Assist: Beaubois 5.

Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 94-84 tabellino
Gioventù ed esperienza. Se il secondo anno della ricostruzione di Cleveland comincia con un successo su Washington, il merito è principalmente di Kyrie Irving, miglior rookie della scorsa stagione che riparte con 29 punti, e Anderson Varejao, il veterano che raccoglie 23 rimbalzi (ben 12 offensivi) e dispensa 9 assist, suo massimo in carriera. "Ho dato tutto quello che avevo - racconta il brasiliano alla nona stagione a Cleveland -. E’ fantastico tornare in campo e sono felicissimo di giocare di nuovo davanti ai nostri tifosi". Washington non ha il faro John Wall (ai box per infortunio almeno per un altro mese), il centro Nené, tira col 35,6% dal campo e viene schiacciata 54-39 a rimbalzo. Eppure riesce a rimanere in partita fino alla fine: a 5'31" dalla sirena, infatti, nonostante gli show di Varejao e Irving, il punteggio è bloccato sul 80-80. Cleveland riesce a scappare perché i Wizards sbagliano 14 dei loro ultimi 15 tiri, mentre Varejao e Irving avviano il 14-4 con cui i Cavs si portano a casa la prima vittoria dell’anno. A completare la fuga di Cleveland ci pensa Tristan Thompson, che mette insieme la 10ª doppia doppia in carriera. Per i Cavs note positive anche dal rookie Dion Waiters, compagno di backcourt di Irving che debutta tra i pro’ con 17 punti. Washington, che era riuscita ad annullare il vantaggio di 16 punti (61-45) accumulato a inizio ripresa, aspetterà il ritorno di Wall per capire che ruolo potrà avere quest’anno.
CLEVELAND: Irving 29 (8/14 3/6 4/5 tl), Waiters 17, Thompson 12. Rimbalzi: Varejao 23. Assist: Varejao 9.
WASHINGTON: Crawford 11 (4/7 0/6 3/4 tl), Okafor 10, Ariza 9, Webster 9. Rimbalzi: Barron 8. Assist: Price 6.