Allen tra passato e futuro
Subito contro i Celtics

Ray Allen in preseason. Reuters

Martedì sera sarà una serata particolare per Ray Allen. I momenti imbarazzanti non mancheranno di certo. Molti dei suoi nuovi compagni di squadra dei Miami Heat riceveranno l'anello per la vittoria del titolo della scorsa stagione e lui non sarà tra loro. E Allen non sa ancora come dovrà comportarsi quando lo stendardo del secondo titolo verrà issato sul soffitto dell'arena. Se tutto questo non bastasse, queste cerimonie avverranno la sera in cui il suo futuro si scontrerà con il suo passato, la sua ex squadra: i Boston Celtics saranno gli avversari che giocheranno contro gli Heat una volta finita la cerimonia pre-partita dei campioni Nba 2012. "È il loro momento di gloria", dice Allen. Un momento pieno di ironia, visto che Allen faceva parte della squadra che era arrivata a un passo dal rovinare i piani degli Heat. La scorsa stagione, Allen era un giocatore dei Celtics che avevano affrontato Miami nelle finali di Eastern Conference fino a gara-7. Poi, arrivata l'estate, Allen ha snobbato le offerte di Boston e ha firmato con Miami, saltando da un lato all'altro della barricata con un colpo di penna. In fondo in fondo sapeva fin dall'inizio che sarebbe andata così: Celtics-Heat, prima di campionato, un big match per cominciare la stagione alla grande. Aveva ragione.

concentrato sul match — "Ormai l'ho digerita al tal punto da poter festeggiare per il loro successo - dice Allen -. Ma più che altro, sono concentrato su quello che accadrà una volta finita la festa: c'è una partita da vincere". Questo è un mantra condiviso da tutti all'interno dello spogliatoio degli Heat. LeBron James e Dwyane Wade hanno entrambi dichiarato di aver preferito che la cerimonia degli anelli si fosse svolta lunedì sera in modo da non interferire con l'importante partita di martedì. Chris Bosh, invece, ha dichiarato che la cerimonia potrebbe motivare entrambe le squadre, ricordando la fame di vittoria della sua squadra nella prima della scorsa stagione quando Dallas, dopo aver issato sul soffitto lo stendardo del titolo vinto ai danni di Miami, è stata successivamente spazzata via sul campo dagli avversari. Il margine a fine partita fu di solo 11 punti, ma gli Heat erano persino arrivati a +35 a meno di quattro minuti dall'inizio del secondo tempo. "Sappiamo che saranno elettrizzati - dice Shane Battier, ala degli Heat - e che ci daranno del filo da torcere. Lo sappiamo bene". E vedere il loro amico adesso diventato avversario non farà altro che gettare benzina sul fuoco.

sfida playoff — Il cambio di maglia di Allen aggiunge quel pizzico di livore in più a una rivalità che di per sé non aveva affatto bisogno di essere stimolata. James e Paul Pierce si affrontano ormai da quasi dieci anni. Gli Heat e i Celtics si sono sempre incontrati ai playoff negli ultimi tre anni, con Miami che ha vinto nelle ultime due occasioni, da quando James e Bosh hanno deciso di unirsi a Wade. Ma adesso il confronto è ancora più sentito, con Allen che vestirà la maglia rossonera invece di quella biancoverde. Kevin Garnett ha dichiarato durante il training camp di aver cancellato il numero di Allen dalla rubrica, mentre pare che, in parte, la decisione di Allen di firmare per Miami sia stata incentivata da alcuni dissapori con l'ormai ex compagno di squadra Rajon Rondo. Doc Rivers, coach dei Celtics, ha addirittura detto che, quest'anno, Miami è nel mirino di Boston.

Kevin Garnett dei Boston Celtics. Reuters

boston è il passato — Per alcuni aspetti, quindi, Allen non vede l'ora che martedì sera passi in fretta per riprendere contatto con la normalità a partire da mercoledì mattina. "Possiamo farcela - dice Allen -, possiamo andare avanti. Sono due momenti importanti, la cerimonia degli anelli e la partita contro Boston. È come se queste due situazioni fossero l'epilogo di quello che è successo l'anno scorso, permettendomi poi di andare avanti. Io adesso voglio lottare per un titolo. È una sfida che affronteremo tutti insieme". Allen si ricorda tutto della sua prima notte degli anelli - i Celtics vinsero il titolo nel 2008, iniziando la stagione successiva in casa contro James e la sua ex squadra, i Cleveland Cavaliers. Boston vinse 90-85. I Cavs rimasero negli spogliatoi durante la festa pre-partita dei Celtics. E Boston quasi sicuramente non andrà in campo a vedere quella di Miami. "Quando si vince un titolo ci sono due cose che non si vede l'ora di fare - dice Allen -. Una è la parata, l'altra è ricevere gli anelli". Anche se non lo riceverà, Allen ha detto essere pronto a tutto martedì sera. Adesso è uno degli Heat, Miami è la sua casa. Ciò che ha fatto a Boston ormai appartiene al passato, dice. Festeggerà con la sua nuovo squadra. "È un evento - dice Allen -. Ci fa sentire più uniti. La gente festeggia, inizia una nuova stagione e ricominciamo a dare il massimo".