Nba, Boston-Miami 100-98ot2 / Rondo crack
Lakers-Oklahoma City 105-96: super Kobe
NEW YORK, 27 gennaio 2013
I Celtics battono 100-98 dopo due supplementari i campioni in carica nel giorno in cui perdono il play per il resto della stagione. Orgoglio gialloviola: 105-96 sulla squadra col miglior record Nba con Bryant che dispensa assist
Grande impresa di Boston, che nel giorno in cui perde Rajon Rondo per il resto della stagione batte dopo due supplementari Miami. Reazione d'orgoglio dei Lakers, che battono in casa Oklahoma City, la squadra col miglior record della lega.
- La festa dei Celtics: Pierce e Garnett protagonisti. Reuters
Boston Celtics-Miami Heat 100-98 d.2t.s.
Dopo sei sconfitte consecutive i Celtics (21 vinte-23 perse) tirano fuori il carattere e tra grandi difficoltà, prima fra tutte quella dell’infortunio che li priverà di Rajon Rondo per il resto della stagione (CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU'), riescono a fare lo sgambetto agli Heat (28-13) dopo due supplementari. Doc Rivers sceglie Courtney Lee al posto di Rondo in quintetto, dove a sorpresa c'è anche il rookie Jared Sullinger. Nel prepartita gesto di gran classe dei Celtics che decidono di festeggiare con un bel video, peraltro applaudito dal pubblico, l’ex Ray Allen che in estate non si era lasciato benissimo con la franchigia. Miami parte meglio e prova a a prendere subito il controllo delle operazioni con la produzione di Chris Bosh, Kevin Garnett risponde e nel finale della prima frazione ci pensa la panchina di Boston a tenere i Celtics nella scia dei campioni in carica. Leandro Barbosa in particolare e’ decisamente tonico, Miami però riprende a correre e arriva al +6 a metà del secondo periodo. Sullinger nel finale del primo tempo riporta sotto Boston che pareggia i conti prima dell’intervallo. La ripresa si apre con due triple consecutive di LeBron James, i Celtics però, continuano a giocare una pallacanestro diligente, muovono bene la palla in attacco e mettono in difficoltà gli Heat. Si scalda LeBron e Miami chiude il terzo quarto con un parziale di 7-0. Jeff Green cambia marcia all’inizio dell’ultimo quarto e riporta davanti i padroni di casa facendo anche esplodere il TD Garden con una schiacciata da cinema. Si gioca punto a unto e nella seconda parte dell’ultimo quarto le due squadre giocano con un’intensità da partita di playoff. La vecchia guardia, Garnett e Pierce, porta i Celtics al +4 a un minuto dalla fine ma l’ex Allen dall’angolo trova la tripla che riavvicina Miami a 25’’ dalla sirena. Due liberi di Terry riportano Boston al +3 ma ci pensa James a sette secondi dal termine a realizzare la tripla che trascina il match al supplementare. A produrre ci pensano LeBron e Garnett ma la parità non si schioda, si va quindi al secondo overtime. Miami fa la prima mossa ma Terry e Pierce nel finale riportano davanti Boston. Cinque cinque secondi sul cronometro e i Celtics a +2, Miami avrebbe tutto il tempo per prendere un buon tiro, invece si deve accontentare di una tripla da distanza siderale di Battier che non trova la retina. I Celtics così vincono per Rondo.
Boston: Garnett 24 (10/18 da due, 0/1 da tre, 4/5 tiri liberi), Pierce 17, Terry 13. Rimbalzi: Pierce 13. Assist: Pierce 10.
Miami: James 34 (11/25, 3/6, 3/5 tl), Allen 21, Wade 17, Bosh 16. Rimbalzi: James, Bosh 16. Assist: Wade, James 7.
- Kobe Bryant a un solo rimbalzo dalla tripla doppia. Reuters
Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 105-96
Potrebbe essere la partita della svolta. I Lakers (19-25) giocano con la giusta energia e intensità, mostrano diligenza in attacco e a tratti si fanno perfino apprezzare in difesa contro Oklahoma City (34-11), la squadra con il miglior record nella Nba. Ne viene fuori così una partita divertente che la truppa di Mike D’Antoni vince con pieno merito. La partenza dei Lakers è incoraggiante. Kobe Bryant, decisamente altruista, permette alla squadra di casa di giocare una buona pallacanestro. Oklahoma City però può contare su Kevin Durant e i Lakers così non riescono a scappare, nonostante i problemi al tiro di Russell Westbrook. Dalla panchina Mike D’Antoni trova anche i punti di Antawn Jamison, i Lakers così all’inizio del secondo quarto arrivano a +9. Durant però non ci sta e trascina i Thunder al parziale di 13-2 che li riporta davanti. In attacco la squadra californiana rallenta anche perché Dwight Howard dalla lunetta e’ assolutamente disastroso (1/8 nel primo tempo). La truppa di Mike D’Antoni comunque resta aggrappata a Oklahoma City e va al riposo con una sola lunghezza di ritardo. Westbrook litiga con il canestro nel primo tempo e all’intervallo il suo score dice 1/9 dal campo. I 18 punti di un ottimo Durant fanno la differenza. Nella ripresa Kobe decide di attaccare il canestro con più frequenza ma il leader dei Lakers continua a dispensare assist ai compagni. La gara resta decisamente divertente e soprattutto regna l’equilibrio. Westbrook vuole scrollarsi di dosso il brutto primo tempo al tiro ma forza troppo, Durant, invece, come sempre e’ affidabilissimo. Dopo la produzione di Jamison nel primo tempo, arriva quella di Jodie Meeks all’inizio dell’ultimo quarto. Per una volta la panchina dei Lakers, quindi, risponde presente. Un Howard troppo altalenante torna in panchina a sei minuti dalla sirena con cinque falli a carico, i Thunder comunque continuano ad affidarsi alle invenzioni di un caldissimo Kevin Durant. Due canestri consecutivi di Steve Nash portano i Lakers al +6 a tre minuti dalla fine, gli ospiti tornano sotto ma uno splendido assist di Kobe a Pau Gasol permette alla compagine californiana di gestire i vantaggio di sei punti nell’ultimo minuto del match. I Lakers nel finale difendono con ordine, Kobe e compagni così portano a casa un successo che fa morale.
L.A. Lakers: Bryant 21 (8/12, 5/6 tl), Nash 17, Gasol 16. Rimbalzi: Howard 10, World Peace 10. Assist: Bryant 14.
Oklahoma City: Durant 35 (8/21, 2/5, 13/14 tl), Westbrook 17, Ibaka 10, Perkins 10. Rimbalzi: Westbrook 9. Assist: Westbrook 13.
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