Nba, Lakers di misura a Detroit / Bene Miami, Boston sgambetta i Clippers

Tutto nella serata italiana il programma domenicale Nba.

Kobe Bryant, 18 punti a Detroit. Reuters

Detroit Pistons-Los Angeles Lakers 97-98
tabellino
La pioggia di regali dei Lakers (22-26) non basta ai Pistons (18-30) che alla fine vanno k.o. in un match stranissimo nel quale la squadra di LA fa di tutto per incassare l’ennesima frustrante sconfitta della stagione. Dwight Howard torna con la squadra dopo le terapie alla spalla effettuata a Los Angeles, ma coach D’Antoni preferisci non rischiarlo e lo lascia in panchina. Parte in quintetto Pau Gasol che mostra subito segnali incoraggianti trovando buone conclusioni dal campo. I Lakers in attacco si fanno apprezzare anche se difensivamente non sono impeccabili. La fisicità di Greg Monroe infastidisce la frontline di LA. La squadra californiana comunque, dopo un passaggio a vuoto a cavallo tra la fine del primo quarto e l’inizio del secondo (parziale di 9-0 per i Pistons), riprende a correre. Si fa apprezzare anche un attivissimo Earl Clark. Steve Nash sale di tono e i Lakers arrivano al vantaggio in doppia cifra, chiudendo il primo tempo con una schiacciata da cinema sulla sirena di Clark che vale il 62-51. Gli ospiti nella ripresa partono con l’atteggiamento di chi vuole chiudere la partita il prima possibile e con un break di 10-0 arrivano al +18. Gli attuali Lakers però fanno una fatica terribile a gestire i vantaggi consistenti, si mettono a giocare con sufficienza e Detroit non si fa pregare a tornare sotto. I padroni di casa con i canestri di Monroe e Drummond rientrano in partita e alla fine del terzo quarto sono in ritardo di sole sei lunghezze. I Pistons sfruttano gli errori dei Lakers anche nell’ultima frazione, Villanueva così con una tripla rimette il match in parità a 4’35’’ dalla fine. Si gioca punto a punto e il finale è intensissimo. Kobe con una gioco da tre punti riporta LA al +3 a un minuto dalla sirena, Bynum risponde e a 16’’ dalla sirena Clark fallisce i due liberi, lasciando in vita Detroit. La penetrazione di Bynum trova solo il ferro, Nash cattura il rimbalzo e a due secondi dalla fine viene mandato in lunetta. Una formalità per uno dei migliori tiratori di liberi nella storia della Nba. Invece il canadese incredibilmente fa 0/2. I Pistons così hanno la possibilità di vincere il match, ma Drummond non riesce a trovare la retina sulla rimessa di Singler. I Lakers vincono ma quanta fatica...
Detroit: Monroe 20 (9/14), Bynum 18. Rimbalzi: Monroe 12, Drummond 11. Assist: Bynum 1.
Los Angeles Lakers: Gasol 23 (10/18), Bryant 18, Clark 17. Rimbalzi: Gasol Clark 10. Assist: Nash 10.

Paul Pierce con Courtney Lee. Ap

Boston Celtics-Los Angeles Clippers 106-104
tabellino
I Celtics (24-23) non hanno nessuna intenzione di alzare bandiera bianca, nonostante i devastanti infortuni subiti da giocatori chiave in questo scorcio di stagione, e mettono k.o. i Clippers (34-15) giocando con una grandissima personalità. Dopo aver vinto tre gare consecutive senza la loro stella Rajon Rondo, la cui stagione è già finita, i Celtics vogliono continuare a correre e partono con il piede giusto contro i Clippers. La squadra di LA deve ancora rinunciare al suo leader Chris Paul e nel primo quarto difende con grande approssimazione. Boston si affida ai veterani Pierce e Garnett, LA risponde con la produzione nella zona pitturata della coppia Griffin-Jordan. All’inizio del secondo quarto però la squadra di casa scappa via con un parziale di 12-2. Le riserve di Boston si mettono a produrre e i Clippers affondano. Gli ospiti chiudono un bruttissimo secondo periodo con soli 10 punti a referto e all’intervallo sono sotto di ben 19 lunghezze. Nel terzo quarto però le cose cambiano. I Clippers si rimettono a giocare con disciplina e producono ottime soluzioni in attacco. Bledsoe e Griffin trovano il canestro con continuità e Crawford dalla panchina torna a dare il suo solito contributo. Boston però non sta a guardare e riesce a tenere a distanza la squadra californiana. Almeno fino alla metà dell’ultima frazione. I Clippers, infatti, con un parziale di 13-2 spaventano il pubblico del TD Garden e tornano al -4 a 4’54’’ dalla sirena. I Celtics accusano il colpo ma riescono a restare davanti. Un ottimo Bledsoe con una tripla riporta LA al -2 a 56’’ dalla fine. Doc Rivers così nel finale mette la palla nelle mani di Pierce e il capitano dei Celtics risponde presente chiudendo la gara con un pesantissimo canestro dalla lunga distanza a due secondi dalla sirena. Basta e avanza a Boston per avere la meglio sui Clippers.
Boston: Pierce 22 (3/10, 4/6). Rimbalzi: Bass 8. Assist: Terry 6
Los Angeles Clippers: Bledsoe 23, Crawford 23, Griffin 20, Butler 18. Rimbalzi: Griffin 11. Assist: Bledsoe 10.

LeBron James, 30 punti a Toronto. Ap

Toronto Raptors-Miami Heat 85-100
I campioni in carica sonnecchiano nei primi due quarti, poi cambiano marcia nella ripresa, si affidano e all’ex Chris Bosh e alla fine battono i Raptors (17-31) in scioltezza. LeBron James, dopo essersi lamentato con la dirigenza per il programma della squadra che prevedeva un ritorno immediato in Florida al termine del match, vince la sua battaglia per assistere al Super Bowl e “ritarda” di diverse ore il rientro a casa dei campioni in carica, che così assisteranno alla sfida 49ers-Ravens in un bar a fianco dell’Air Canada Center. Gli Heat (30-14) partono con le iniziative di Wade e James, Toronto balbetta nei primi minuti ma poi prova a rispondere con DeRozan. Sale in cattedra il nuovo arrivo Rudy Gay all’inizio del secondo quarto e il pubblico canadese si infiamma. L’ex Grizzlies segna i primi 10 punti di Toronto nel secondo periodo e riporta davanti la squadra di casa. I Raptors giocano decisamente meglio e riescono ad aumentare il proprio vantaggio arrivando al +6 alla fine del primo tempo. Dopo un eccellente secondo quarto la compagine canadese però rallenta nel terzo periodo. Gli Heat si mettono a difendere con ordine e riprendono in mano le redini del match con un parziale di 15-4. Brilla soprattutto l’ex Chris Bosh, ma i Raptors danno una mano ai campioni in carica con cinque palle perse nei primi cinque minuti della ripresa. Nonostante i problemi in attacco, Toronto in un modo o nell’altro riesce a rimanere nella scia di Miami fino a metà dell’ultimo quarto. DeRozan dalla lunga distanza riporta i Raptors al -3 a 5’22’’ dalla fine, James e compagni però appena fiutano il pericolo si rimettono a correre e segnano 16 degli ultimi 18 punti del match, infliggendo così a Toronto la sua quarta sconfitta nelle ultime cinque gare.
Toronto: Gay 29 (10/18, 1/5), DeRozan 27. Rimbalzi: Gary 12. Assist: Lowry, DeRozan, Anderson 3. Miami: James 30 (9/14, 1/2), Bosh 28, Wade 23. Rimbalzi: James 8. Assist: James 7.