Nba, stop Lakers contro Milwaukee. Ma Dallas non ne approfitta

I Lakers inciampano anche a Milwaukee, Dallas però non ne approfitta e va k.o. tra le mura amiche contro Indiana. Sacramento, invece, passa a Phoenix. Clicca qui per vedere le classifiche.

Kobe Bryant, ko contro Milwaukee. Reuters

Milwaukee-Los Angeles Lakers 113-103
Se la sconfitta di Milwaukee (35-36), condita dall’ennesima prestazione deludente, non fosse una preoccupazione sufficiente per Mike D’Antoni ci pensano Steve Nash e Kobe Bryant a fare venire gli incubi al tecnico dei Lakers (37-36). Dopo aver perso per il resto della regular season Metta World Peace, D’Antoni, infatti, è costretto a fare i conti con i problemi fisici di Nash (dolori alla schiena lo costringono a dare forfait nel terzo quarto) e di un Kobe che a causa di un problema al piede sinistro ha lasciato il Bradley Center in stampelle. Davvero una stagione maledetta per la squadra di Los Angeles che comunque ci mette del suo anche a Milwaukee disputando una partita a tratti davvero deludente soprattutto da un punto di vista difensivo. I Bucks dopo un primo quarto sottotono tornano in carreggiata nel secondo periodo e prendono in mano le redini del match nella ripresa. Dwight Howard non riesce a contenere un ottimo Larry Sanders, il quale nel terzo quarto domina la zona pitturata firmando 13 dei suoi 21 punti. Milwaukee passa a condurre piazzando un parziale di 13-3 a metà frazione, i Lakers tornano sotto con i canestri di Blake e Jamison all’inizio dell’ultimo quarto ma Monta Ellis cambia marcia e la difesa di LA va in tilt. Bryant prova a vincere la partita da solo ma si mette a forzare, facendo così il gioco della difesa di Milwaukee. Ellis e Daniles producono il break di 8-0 che spinge la squadra di casa al +12 a 4’09’’ dalla fine e fa partire i titoli di coda sul match.
Milwaukee: Sanders 21 (8/11), Jennings, Ilyasova 20, Ellis 18, Daniels 16. Rimbalzi: Sanders 13. Assist: Ellis 9.
Los Angeles Lakers: Bryant 30 (6/14, 0/3), Nash 16, Howard 15. Rimbalzi: Howard 15. Assist: Nash 6.

Paul George, 24 punti. Reuters

Dallas-Indiana 78-103
La sconfitta dei Lakers a Milwaukee regala ai Mavericks (35-37) una ghiotta occasione. Un successo su Indiana (46-27), infatti, avrebbe permesso a Dallas di agganciare la truppa di Mike D’Antoni in ottava posizione nella Western Conference, ma Paul George e il resto dei Pacers però non collaborano, accelerano nel terzo quarto e vanno a vincere in scioltezza. Gli ospiti, che prima del match annunciano l’intervento chirurgico al ginocchio sinistro che terrà fuori Danny Granger per il resto della stagione, stravincono la gara al rimbalzo (55-34) e difendono alla grande soprattutto nella ripresa. Dopo un primo tempo sicuramente poco memorabile, chiuso sul 41-41, gli ospiti si mettono a giocare la loro pallacanestro nel terzo quarto e scappano via. Sale in cattedra un ottimo Paul George e i Pacers con un parziale di 20-5 prendono possesso del match, arrivando al +15. Elton Brand e Vince Carter abbozzano una risposta nel finale della frazione ma l’inerzia del match rimane saldamente nelle mani della squadra ospite. Dirk Nowitzki prova a produrre il massimo sforzo all’inizio dell’ultimo quarto ma Indiana riesce a tenere Dallas a distanza di sicurezza e mette il risultato in cassaforte segnando 14 punti consecutivi e toccando così quota +26 a 2’38’ dalla sirena.
Dallas: Nowitzki 21 (10/18, 0/2). Rimbalzi: Brand 8. Assist: Collison 8.
Indiana: George 24 (8/12, 2/5), Hibbert 16. Rimbalzi: Hibbert 11. Assist: George 6.

DeMarcus Cousins in azione. Ap

Phoenix-Sacramento 103-117
Tre quarti sono sufficienti a DeMarcus Cousins per mettere in scena il suo personalissimo show. Il lungo di Sacramento (27-46) resta in panchina per tutto il quarto periodo ma fa danni sufficienti alla difesa di Phoenix (23-50), trascinando i Kings al successo in Arizona. Cousins fa subito capire che si tratterà una serata speciale per lui, segnando qualcosa come 17 punti consecutivi a cavallo tra la fine del primo e l’inizio del secondo quarto. I padroni di casa non trovano il modo di limitare l’ex lungo di Kentucky e faticano a tenere il ritmo di Sacramento, chiudendo il primo tempo in affanno, sotto di 14 lunghezze. Cousins si rimette a segnare all’inizio della ripresa, Scola e Morris provano a limitare i danni e a tenere i Suns in partita ma i Kings riprendono a correre e arrivano al +13. Phoenix non riesce a tornare in carreggiate nonostante un incoraggiante inizio di quarto periodo e alza bandiera bianca a 4’18’’ dalla sirena quando la tripla di Jimmer Fredette regala agli ospiti il +18. Phoenix: Scola 25 (9/12, 1/1), Tucker 18. Rimbalzi: Beasley 8. Assist: Marshall 10.
Sacramento: Cousins 34 (11/14, 1/2), Thomas 23. Rimbalzi: Cousins 14. Assist: Thomas 8.