Nba, super Kobe Bryant rilancia i Lakers: "Dobbiamo mettere tutto in campo"

Per Kobe Bryant 78 punti nelle ultime 2 gare. LaPresse

Dopo aver segnato 78 punti che hanno permesso alla sua squadra di vincere due partite cruciali e tiratissime negli ultimi tre giorni, Kobe Bryant ha dichiarato di essere entrato in "modalità intrattabile". "E penso che probabilmente le cose non cambieranno fino a giungo - ha spiegato Kobe, che a Dallas ha segnato 14 dei sui 38 punti durante l'ultimo quarto -. So che non è il massimo per chi mi sta intorno, ma spero che porti buoni risultati".

kobe vs. dwight — Meglio non chiedere a Dwight Howard, il quale riceve bordate da Kobe sin da ottobre. Tutte le volte in cui Kobe risponde anche a domande che non hanno a che vedere col centro dei Lakers pare che lanci qualche frecciatina al centro. E così è sembrato quando, dopo aver vinto 103-99 in casa dei Mavs, a Kobe è stato chiesto se apprezzasse gli sforzi economici dei Lakers, nonostante il nuovo accordo collettivo più restrittivo, per provare a trarre il massimo dalle ultime stagioni della sua carriera. "Lo apprezzo molto - ha detto Kobe, che poi è passato al contrattacco -. Questa è una di quelle franchigie che si prende a cuore le persone. Questa instaura un'atmosfera familiare e sa davvero come ricompensare coloro che si sacrificano per la squadra, che giocano al massimo e si prendono degli impegni a lungo termine". Tuttavia, nulla vieta che Kobe parlasse in generale a futuri free agent che dovessero approdare in squadra. Allo stesso modo, Kobe ha lodato la prestazione di domenica di Howard nonostante abbia avuto problemi di falli molto presto e non sia mai entrato in partita, segnando appena 9 punti e tirando 2/9. Howard, 3/4 ai liberi nel finale di gara, ha giocato bene sul fronte difensivo, rubando due palloni, facendo una stoppata, disturbando gli avversari al tiro e prendendo 13 rimbalzi in 33 minuti. "E' stato fantastico - ha detto Kobe, che ha preso 12 rimbalzi e che ha mancato la tripla-doppia per tre assist -. Una serata storta al tiro può capitare a tutti. Lui prendeva un sacco di colpi e penso anche che on siano stati fischiati molti falli su di lui, comunque, sembrava che quando andava al tiro, la palla non volesse entrare. Ma normalmente questi sono tiri che riesce tranquillamente a mettere dentro. Insomma, ha lottato, ha cercato molti tiri ed è stato molto attivo sul pick and roll. Dal punto di vista difensivo Dwight è stato determinante". Quindi forse, e diciamo forse, ci può essere qualche sprazzo o forse concessione di convenevoli.

fiducia — E forse questa piccola striscia positiva dei Lakers, tre vittorie di fila e un 8-3 a febbraio che ha portato la squadra a una vittoria dal 50% (28-29) per la prima volta dal 15-16 del 1 gennaio, può essere un segnale. Ecco cosa dice l'intrattabile Kobe: "Ci siamo, adesso dobbiamo solo mettere la nostra forza in campo per chiudere con una buona serie". Anche coach Mike D'Antoni, nonostante sappia bene che la squadra si trova ancora in una voragine scavata da essa stessa, ha trovato coraggio per dichiarare: "Sono abbastanza fiducioso così come lo sono tutti nello spogliatoio, possiamo battere chiunque, dovunque e in qualsiasi momento". I segnali positivi ci sono, anche se Steve Nash predica prudenza: "Penso che non abbiamo ancora trovato un'identità. Giochiamo in vari modi diversi e ancora stiamo cercando la nostra identità".