Mavs, Carlisle lancia la sfida
"Qui c'è tutto per vincere"

Rick Carlisle, 52 anni, coach dei Dallas Mavericks. UsPresswire

L’estenuante stagione Nba è un percorso lungo, tortuoso e ricco di alti e bassi, soprattutto quando una squadra riesce ad avanzare fino alla conquista del titolo. Questo percorso inizia con il training camp e tutte le 30 squadre della lega hanno lo stesso obiettivo: alzare al cielo a giugno il Larry O’Brien Championship Trophy, il trofeo riservato ai campioni.

fiducia — Dopo essere diventato l'undicesima persona nella storia della lega a vincere il titolo sia da giocatore che da allenatore, il coach dei Mavericks Rick Carlisle sa quello che si deve fare per essere l'ultima squadra a rimanere in piedi. E nonostante siano in molti a sostenere il contrario, in vista dell’inizio del training camp previsto per questo sabato Carlisle crede che i Mavs riusciranno ancora una volta ad arrampicarsi fino alla vetta del basket mondiale, proprio come la squadra del 2010-11 che conquistò il primo titolo nella storia della franchigia. "A Dallas si gioca per vincere il titolo - ha dichiarato con enfasi Carlisle all’inizio del mese -. È molto semplice: la nostra struttura societaria è di altissimo livello e abbiamo il miglior proprietario dell’intero sport professionistico. Ogni giorno ci alleniamo pensando solo a vincere".

sfida più difficile — "So che ci sono molte persone che pensano che non andremo molto lontano quest’anno – ha proseguito il coach dei Mavericks -. Va bene così: vedremo dove saremo il primo giorno e vedremo dove saremo dopo 181 giorni. In questo arco di tempo il nostro obiettivo sarà quello di arrivare a essere in grado di ripetere quello che abbiamo fatto due anni fa, cioè di presentarci al massimo della forma al momento giusto per riuscire a vincere". I Mavs cercheranno di integrare otto volti nuovi in una squadra orfana dei veterani Jason Kidd e Jason Terry: di conseguenza, la sfida sarà ancora più difficile per Carlisle. Fortunatamente per il coach e per i giocatori, i Mavericks avranno l’opportunità di cominciare a prendere forma fin dal primo giorno di un training camp che sarà finalmente a pieno regime, dopo che lo scorso anno, a causa della stagione compressa dal lockout, la squadra ha avuto ben poco tempo per prepararsi a uno sprint senza sosta di 66 partite. Anche il tour di amichevoli europee che attende Dallas sarà sicuramente un’esperienza stimolante: nell’ambito dell’Nba Europe Live 2012, il 6 ottobre prossimo i Mavericks affronteranno all’O2 World di Berlino i campioni di Germania dell’Alba Berlino, per poi sfidare il 9 ottobre al Palau Sant Jordi di Barcellona l’FC Barcelona Regal, squadra vincitrice di 17 campionati spagnoli e che parteciperà alla prossima Eurolega.

ottima tournée — La squadra rientrerà negli Stati Uniti per altre sei amichevoli contro alcune squadre Nba, quattro delle quali saranno disputate di fronte al pubblico amico dell’American Airlines Center. Secondo Carlisle questi test saranno utili a preparare i Mavs in vista di un percorso di 82 partite che comincerà il 30 ottobre a Los Angeles contro i Lakers, quando ripartirà anche l’inseguimento di Dallas al trofeo dorato. "Credo che una delle nostre fortune sia quella di poter cominciare abbastanza presto, visto che andremo in Europa. In situazioni di questo genere, la Nba concede sempre la possibilità di cominciare ad allenarsi qualche giorno prima, perchè si deve far fronte anche alla logistica del viaggio - ha spiegato Carlisle -. Per questo avremo 31 giorni a disposizione prima dell’inizio del campionato, che ci torneranno sicuramente utili per conoscerci meglio e costruire il giusto spirito di squadra. In questo momento, non sappiamo ancora quello che diventeremo: sappiamo di avere buoni giocatori, che hanno fame di vittoria e proprio per questo siamo impazienti di iniziare il training camp il 29 settembre".