Nba, Oklahoma City-Chicago 102-72: figuraccia per i Bulls di Belinelli

Joakim Noah lotta a terra con Nick Collison dei Thunder. Ap

Il posto di Chicago non è tra le grandi. A Oklahoma City i Bulls (32 vinte-24 perse in stagione) incassano un pesantissimo 102-72 in una serata offensivamente orribile (29,1%, peggior percentuale dell’anno) con i Thunder (41-15) che chiudono la pratica in tre periodi e lasciano Kevin Durant e Russell Westbrook in panchina nel quarto. Per Marco Belinelli e compagni è la terza volta nelle ultime 5 partite sotto quota 75 punti e la conferma di un rendimento altalenante che a febbraio ha portato 7 sconfitte su 11.

Oklahoma City-Chicago Bulls 102-72: boxscore

BELI NERVOSO — Anche Belinelli partecipa alla serata no di Chicago. Chiude con 9 punti e 4/8 dal campo, ma ha poche chance per incidere (4 dei suoi 8 tiri arrivano nel quarto periodo a partita già chiusa) visto che riceve pochi palle buone con Nate Robinson (ancora nel ruolo di play titolare visto che Kirk Hinrich resta ai box per la tera partita di fila per un guaio al gomito) più impegnato a tirare (2/14 dal campo, solo Deng tra i Bulls si prende tanti tiri quanto il tre volte miglior schiacciatore della Nba) che ad innescare i compagni. Beli nel finale si innervosisce, commette un fallo antisportivo su Jeremy Lamb, e prima di metà parziale torna in panchina.

DUE STELLE — Chicago è troppo brutta per essere vera, mentre i Thunder, che vincono senza sforzarsi, confermano di non essere nel loro periodo migliore. Soffrono la difesa intensa dei Bulls nel primo tempo e perdono troppi palloni (19). Ma si aggrappano alle loro stelle. Durant chiude 6/19 al tiro ma aggiunge 16 rimbalzi, 6 assist e 2 stoppate alla sua petizione per far capire alla Nba che non è solo un fantastico realizzatore. Westbrook è concreto, fa sempre la cosa giusta, infiamma il pubblico quando serve con le sue penetrazioni chiuse con schiacciate spettacolari. E mette il turbo nel terzo quarto, quando con 10 punti aiuta i Thunder a mettere in cassaforte la partita. Oklahoma ha due stelle, ma anche un gran collettivo: Ibaka chiude con la 10ª doppia doppia stagionale, Sefolosha conferma i progressi, Perkins è un muro in difesa.

LA PARTITA — Chicago litiga da subito col canestro (6/30 nel quarto inaugurale), ma grazie alla difesa riesce a rimanere in scia. Oklahoma arriva alla prima sirena sul 24-16, prova la fuga (46-27 a 2’32” dall’intervallo) ma Chicago riesce a tornare negli spogliatoi sotto 49-36, tenendo i padroni di casa al 41% al tiro. I Thunder, trascinati da Westbrook e Ibaka, ci riprovano nel terzo quarto e stavolta la fuga riesce: il 13/20 dal campo, contro il 7/20 di Chicago, permette a i Thunder di volare sul 80-56 e lasciare alle riserve il compito di mettersi in mostra nei 12’ conclusivi.

Oklahoma City: Westbrook 23 (9/15 da due, 1/2 da tre, 2/2 tiri liberi), Durant 19, Ibaka 17. Rimbalzi: Durant 16. Assist: Durant 6
Chicago: BELINELLI 9 punti (4/8, 1/3), 1 rimbalzo, 1 assist 3 falli, 1 palla persa in 23’18”. Robinson 13 (1/6, 1/8, 8/9 tl), Deng 13 (5/12, 1/2). Rimbalzi: Noah 9. Assist: Robinson 5.

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