Belinelli e Chicago: reazione
Che "Gallo", ma Denver cede

Priva di Andrea Bargnani, Toronto va k.o. contro Brooklyn, Denver si fa superare da Minnesota mentre Chicago ha la meglio su Philadelphia.

Toronto Raptors-Brooklyn Nets 88-94
Le condizioni di Andrea Bargnani non sono ancora chiare ma le prime indicazioni non lasciano presagire nulla di buono. Nessuna frattura al gomito destro ma a quanto pare un interessamento ai legamenti fa temere uno stop abbastanza lungo. Toronto (4-19) per ora si limita a dire che l’azzurro e’ “out per un periodo indefinito” ma il National Post arriva addirittura ad azzardare una fermata ai box per un paio di mesi. Inutile fare previsioni però , senza diagnosi precise, quindi meglio aspettare. Intanto i Raptors, privi di Bargnani, Linas Kleiza, Kyle Lowry e dello squalificato Amir Johnson vanno ko contro i Nets (12-9). Brooklyn, reduce dalla sconfitta nel derby con i Knicks, riscatta un disastroso primo tempo cambiando marci nel terzo quarto e mettendo così k.o. la compagine canadese.
Toronto: Davis 24 (11/13), Valanciunas 15. Rimbalzi: Davis 12. Assist: Calderon 15.
Brooklyn: Johnson 23 (3/8, 4/6), Watson 16. Rimbalzi: Evans 11. Assist: Williams, Johnson 4.

Philadelphia 76ers-Chicago Bulls 89-96
Chicago (12-9) mostra carattere e 24 ore dopo la sconfitta casalinga contro i Clippers, va a vincere sul difficile campo dei 76ers (12-10). Marco Belinelli fa la sua parte e chiude con 16 punti in 30’ di gioco. I “back to back” nella Nba sono sempre insidiosi, e la sfida id Philadelphia non fa eccezione, soprattutto perché coach Thibodeau deve registrare anche l’infortunio di Kirk Hinrich. In quintetto parte Nate Robinson ma i padroni di casa nei primi minuti giocano decisamente meglio. Chicago resta in scia grazie ai canestri di Deng e alla fisicità di Noah, ma fatica a contenere Holiday. All’inizio del secondo quarto però gli ospiti ritrovano ritmo in attacco, piazzano un parziale di 13-4 e passano a condurre. Belinelli va a segno da sotto poi trova il canestro dal perimetro, Philadelphia comunque risponde con il solito Holiday nel finale della frazione e torna davanti, andando negli spogliatoi all’intervallo in vantaggio di tre lunghezze. La ripresa si apre con la tripla di Beli, che replica un minuto più tardi con un bel canestro dalla media distanza, Richardson e Thaddeus Young però tengono davanti i padroni di casa. Il match resta punto a punto fino a metà dell’ultima frazione. I Bulls nei momenti caldi della gara trovano ottime soluzioni offensive e Philadelphia va in grande difficoltà. Deng e Noah suonano la carica, Chicago così con un break di 11-3 negli ultimi 4’31’’ della gara diventa padrona del match e fa calare il sipario su un match intensa che gli ospiti vincono con pieno merito.
Philadelphia: Holiday 26 (13/25, 0/3), Turner 16. Rimbalzi: Hawes 10. Assist: Holiday 9.
Chicago: BELINELLI 16 (5/11, 1/2), con due rimbalzi, due assist e due recuperi in 30’. Noah 21 (7/10), Deng 19. Rimbalzi: Deng 12. Assist: Noah 5.

Minnesota Timberwolves-Denver Nuggets 108-105
Non basta un ottimo Danilo Gallinari, i Nuggets (11-12) vanno k.o. a Minnesota (10-9) nonostante la prova decisamente deludente di Kevin Love. L’azzurro produce 24 punti con un eccellente 9/13 dal campo ma a frenare Denver ci pensa Andre Iguodala il quale litiga per tutta la gara con il canestro. Kevin Love alla vigilia del match aveva fatto preoccupare non poco i tifosi dei T-Wolves per un’intervista rilasciata nella quale criticava la società e la direzione intrapresa dalla franchigia. Forse distratto dalle polemiche seguite al suo sfogo, sul parquet poi il leader di Minnesota stecca e chiude la gara con un disastroso 3/17. Denver però non riesce ad approfittare dei problemi in attacco di Love e incassa così una sconfitta che fa particolarmente male. I Nuggets partono bene. Gallinari e Faried fanno subito capire di essere caldi in attacco, Minnesota fatica a tenere il ritmo degli ospiti e si affida ai muscoli di Pekovic. Denver comunque arriva al vantaggio in doppia cifra all’inizio del secondo quarto. La gara sembra incanalarsi sui binari preferiti dalla squadra di Gorge Karl la quale però di colpo perde il bandolo della matassa e si mette a fare confusione in attacco. Gli ultimi minuti del secondo quarto sono un vero calvario per i Nuggets che così fanno tornare in partita i Timberwolves nonostante i problemi al tiro di Kevin Love. Gallinari con una tripla allo scadere del primo tempo avvicina Minnesota che comunque va negli spogliatoi in vantaggio 51-50. Pekovic e un ottimo Barea continuano a fare male alla difesa di Denver anche nel terzo quarto. Gallinari fa quello che può in attacco ma i Nuggets vanno a sprazzi e si allontanano dai padroni di casa i quali arrivano al +11 all’inizio dell’ultimo quarto. Denver ha il merito di credere alla rimonta e prova a mettere in difficoltà Minnesota. I Timberwolves, infatti, non riescono a chiudere i conti nonostante a tre minuti dalla fine siano ancora in vantaggio di 10 lunghezze. Brewer e Gallinari spaventano il pubblico del Target Center riportando i Nuggets al -2 nei secondi finali. I liberi di Barea e Cunningham però mettono definitivamente k.o. la squadra del Colorado.
Minnesota: Pekovic 22 (7/10), Kirilenko 18, Barea 17, Ridnour 15. Rimbalzi: Love 14, Pekovic 11. Assist: Barea 8.
Denver: GALLINARI 24 (5/7, 4/5), con quattro rimbalzi, un assist e due recuperi in 35’. Faried 26 (10/16), Lawson 17. Rimbalzi: Faried 14. Assist: Lawson 11.