Nba, Denver vola con Gallinari
Belinelli non basta a Chicago

Danilo Gallinari al tiro contro Ryan Anderson. Reuters

Successi per Denver, contro New Orleans, e sconfitta per Chicago, a Brooklyn nella notte Nba a tinte azzurre. Gallinari e Belinelli segnano entrambi 18 punti.

Denver Nuggets-New Orleans Hornets 113-98 (tabellino)

Battendo 113-98 gli Hornets fanalino di coda a Ovest, Danilo Gallinari e Denver chiudono in bellezza un gennaio da applausi. Il Gallo finisce con una serata da 18 punti, 7 rimbalzi e 5 assist un mese da 19,3 punti di media con 4,8 rimbalzi e il 43,2% da tre, che non sarà bastato per l'All Star Game, ma di certo ha aiutato Karl a vincere il premio di coach del mese sulla scia dei 13 successi in 16 gare dei Nuggets dall'inizio del 2013. Ha aiutato il fatto di giocare 12 di queste partite in casa, dove Denver ha un record di 86,9% di vittorie, ma si è ormai consolidata un'identità da squadra ad alti ritmi, che in casa segna più di 108 punti di media, saliti a 113,3 negli ultimi sei successi interni, sopra i 100 punti in 11 delle ultime 14 partite (12 vinte). E di questa squadra Gallinari è il top scorer a 17 punti di media, ma stavolta non c'è bisogno di chiedergli straordinari, visto che chiuderà sbagliando 5 delle sue 7 triple e non andando neanche una volta in lunetta: non succedeva da più di mezza stagione, 42 partite fa l'ultima volta. Danilo sbaglia i suoi primi tre tiri, si sblocca con una tripla prima del primo gira in panca, quando torna morde in difesa con un paio di recuperi per innescare il gioco di Denver in campo aperto, poi nella ripresa ha un lampo da 7 punti in 3 minuti con una tripla e una schiacciata. Alla terza gara di fila senza l'infortunato McGee, è proprio in contropiede che i Nuggets travolgono sulla distanza New Orleans, dopo un primo tempo equilibrato: Denver costruisce il massimo stagionale di 14 recuperi sulla valanga di perse ospiti, tra cui 5 di Gordon, 4 di Rivers e 3 a testa di Vasquez e Anderson. Sulle ali delle 21 perse ospiti, Iguodala e Brewer volano a tutto campo in una giornata da 15/17 da due in coppia. Agli Hornets, alla sesta sconfitta in otto gare, non basta il rientro di Gordon, limitato a 9 punti, né le cifre interessanti messe su da Anthony Davis, che chiude con 6/12 al tiro, 10 rimbalzi e 3 stoppate. New Orleans aveva saputo rientrare fino all'82-78 poco prima della fine del terzo quarto, ma la tripla da 10 metri di Lawson sulla sirena inizia un 7-0 di Denver che, approfittando di quattro minuti di digiuno degli Hornets, costruisce l'89-78 che scava il solco, esteso da un 7-0 cui partecipa anche il Gallo per il 102-86 della staffa a 3'44'' dal termine. Qui è troppo tardi perché 8 punti in due minuti di Anderson con un paio di triple riaprano la partita. (Giuseppe Nigro)
Denver: GALLINARI 18 (6/11, 2/7), 7 rimbalzi, 5 assist, 2 recuperi; Iguodala 24 (8/9, 2/5, 2/3 tl), Lawson 21, Brewer 17, Faried 13. Rimbalzi: Faried 9. Assist: Lawson 13.
New Orleans: Anderson 21 (4/8, 3/7, 4/4 tl), Davis Lopez e Vasquez 13. Rimbalzi: Davis 10. Assist: Vasquez 9.

Marco Belinelli contrastato da C.J. Watson dei Nets. Epa

Brooklyn Nets-Chicago Bulls 93-89 (tabellino)

Un ottimo Marco Belinelli non basta ai Bulls (28-18) che a Brooklyn pagano dazio alle pesanti assenze e vanno k.o. contro i Nets (28-19). L’azzurro produce 31 solidi minuti e mette a referto 18 punti e 4 assist. Coach Thibodeau è costretto a fare a meno di ben tre titolari, Kirk Hinrich, Joakim Noah e Carlos Boozer, deve quindi rimescolare le carte e fa partire in quintetto Robinson, Gibson e Mohammed. L’inizio di match è tutto di marca Nets. I rimaneggiatissimi Bulls in attacco fanno parecchia fatica anche perché Nate Robinson in regia è molto confusionario. Deron Williams e Brook Lopez senza faticare più di tanto portano i padroni d casa al vantaggio in doppia cifra nelle battute finali della prima frazione. Con l’ingresso sul parquet di Marco Belinelli però il match prende una piega diversa. L’azzurro ha il compito di dare inizio all’azione e gioca il pick and roll con una diligenza invidiabile. In attacco Chicago torna a produrre e nel secondo quarto gioca una signora pallacanestro. Beli segna e fa segnare e i Bulls tornano sotto grazie anche alla produzione di Deng e Gibson. Con la tripla di Luol Deng gli ospiti passano a condurre proprio nel finale della frazione e vanno negli spogliatoi avanti 42-41, una buona notizia per coach Thibodeau soprattutto considerato il disastroso inizio di match della sua truppa. Robinson gioca decisamente meglio a inizio ripresa e nonostante continui a litigare con il canestro si fa apprezzare in regia. I Bulls con i canestri di Rip Hamilton restano davanti e con l’ingresso di Beli allungano. L’azzurro continua a leggere benissimo il pick and roll, Thibodeau in panchina applaude convinto anche quando nel finale una conclusione di Belinelli trova il ferro. I Bulls però rovinano tutto quello di buono fatto nel secondo e nel terzo quarto, con un bruttissimo inizio di quarto periodo. I Nets piazzano un parziale di 16-6 e prendono in mano le redini della gara. Blatche mostra i muscoli sotto i tabelloni e i Bulls non riescono a rispondere. Nel finale un bel canestro di Belinelli riporta sotto gli ospiti, ma Wallace e i liberi di CJ Watson permettono ai Nets di evitare brutte sorprese. (Simone Sandri)
Brooklyn: Lopez 20 (9/16). Rimbalzi: Wallace 13. Assist: Williams 6.
Chicago: BELINELLI 18 (5/6, 0/3), con 2 rimbalzi, 4 assist e 2 recuperi in 31’. Deng 18 (5/12, 1/6), Gibson 16. Rimbalzi: Gibson 9. Assist: Robinson 11.