Nba, Denver e Chicago a segno; bene Gallinari e Belinelli

Gallinari, 24 anni.

I Nuggets superano i Grizzlies e conquistano il loro undicesimo successo consecutivo, Chicago, invece ha la meglio su Golden State.

Denver-Memphis 87-80
I Nuggets (45-22) non si fermano più e contro la miglior difesa della Nba trovano il modo di vincere anche una partita dal punteggio basso. I Grizzlies (44-20) riescono a limitare il letale contropiede di Denver, tengono basso il ritmo ma non basta, Denver, infatti, mostra grande maturità, si affida alle giocate di Kosta Koufos sotto canestro e conquista così il suo undicesimo successo consecutivo. Una risposta importante quindi per la squadra più calda della Western Conference. Timbra il suo solito cartellino anche Danilo Gallinari il quale chiude con 15 punti in 35'. Si capisce subito che non sarà una passeggiata per i Nuggets, costretti ad attaccare a difesa schierata. Memphis non concede il contropiede ai padroni di casa che però fanno male alla difesa ospite con le conclusioni del Gallo e la produzione di Koufos nella zona pitturata. Non sarà la pallacanestro che i Nuggets prediligono ma poco importa, Denver infatti tiene in mano il pallino del gioco fino alle battute finali del secondo quarto. I Grizzlies faticano in attacco e devono accusare un ritardo di nove lunghezze. Negli ultimi minuti del primo tempo però la squadra ospite torna in carreggiata e con i punti di Marc Gasol e Zach Randolph avvicina Denver, arrivando all'intervallo con un passivo di una sola lunghezza. A inizio ripresa le cose cambiano radicalmente. I padroni di casa non riescono più a trovare buone soluzioni in attacco e diventano prevedili. Il match così prende una brutta piega per Denver che nei primi otto minuti del terzo quarto mette a referto solamente due punti. Memphis così pur senza correre prende in mano le redini del match e arriva al vantaggio in doppia cifra. Ci pensa Faried con un paio di giocate difensive delle sue a svegliare dal loro torpore i Nuggets che all'inizio dell'ultimo quarto ritrovano ritmo in attacco e cambiano direzione a una gara che si stava complicando parecchio. Denver si rialza con un parziale di 17-4 e torna davanti a 7'05'' dalla sirena grazie alla solita tripla di Danilo Gallinari. Memphis non cede e il finale del match diventa intensissimo. Si gioca punto a punto e il break decisivo per la squadra di casa arriva nelle battute finali. Il Gallo dal perimetro regala alla squadra del Colorado il +4, Iguodala poi chiude i giochi scappando in contropiede, dopo il turnover di Mike Conley, e andando a schiacciare in solitudine. I Grizzlies alzano bandiera bianca e interrompono così la loro striscia di sei successi consecutivi.
Denver: GALLINARI 15 (4/8, 1/3), con quattro rimbalzi, due assist e due recuperi in 35'. Koufos 18 (7/9). Rimbalzi: Koufos 16. Assist: Iguodala 7.
Memphis: Randolph 18 (6/14). Rimbalzi: Randolph 18. Assist: Gasol 5.

Golden State-Chicago 95-113
La risposta che Tom Thibodeau si aspettava. Dopo l'imbarazzante prestazione offerta a Sacramento Chicago (36-29), infatti, tira fuori l'orgoglio e produce una delle performance più convincenti della stagione. I Bulls scappano via nel terzo quarto, toccano addirittura quota +36 e umiliano i Warriors (37-30), tornando così al successo in trasferta dopo cinque sconfitte consecutive. Non delude nemmeno Marco Belinelli il quale contro la sua ex squadra mette a referto 13 punti e sei assist in 40' di gioco. Partono bene gli ospiti che cercano con insistenza Noah e Boozer sotto canestro. I due lunghi di Chicago rispondono firmando 16 dei primi 18 punti dei Bulls. La squadra della Windy City arriva al vantaggio in doppia cifra ma deve subire il ritorno di Golden State. Jack e Curry suonano la carica, i Warriors si rimettono a correre e tornano davanti all'inizio del secondo quarto. David Lee prova a mostrare i muscoli sotto canestro ma l'attacco di Golden State si inceppa negli ultimi minuti della frazione. L'intensità difensiva di Chicago cresce in maniera esponenziale, i Bulls così cambiano marcia e prendono possesso del match. Gli ospiti piazzano un parziale da k.o. di 20-2 a cavallo tra la fine del secondo e l'inizio del terzo e mettono con le spalle al muro la truppa di Mark Jackson. Chicago va negli spogliatoi avanti 56-46 e a inizio ripresa distanzia i padroni di casa. Marco Belinelli apre il terzo quarto con una tripla, Nate Robinson trova il canestro con continuità e i Bulls giocano una pallacanestro a tratti devastante. Golden State va a sbattere contro la solidissima difesa di Chicago e perde il bandolo della matassa, il match così si incanala sui binari preferiti da Tom Thibodeau. Beli firma un altro canestro pesante, Robinson e Deng fanno il resto e i Bulls chiudono la pratica con grande anticipo arrivando al +36 all'inizio dell'ultimo quarto. Partono i titoli di coda e le due panchine si svuotano. Chicago così riesce a rispondere da squadra di carattere alla debacle di Sacramento.
Golden State: Jack 20 (7/15), Lee 15. Rimbalzi: Lee 8. Assist: Curry 4.
Chicago: BELINELLI 13 (2/6, 3/6) con tre rimbalzi e sei assist in 40'. Deng 23 (8/13, 1/3), Boozer 21, Robinson 20, Noah 16. Rimbalzi: Noah 13. Assist: Robinson 7.