Bargnani e Toronto a terra
San Antonio doma Houston

Nuova sconfitta di Toronto a Portland e infortunio per Bargnani. Vola San Antonio, che in una partita da fuochi di artificio (30/60 da tre punti) vince al supplementare a Houston nel derby texano nonostante i 38 punti del rinato Lin e, al secondo match di fila oltre i 130 punti segnati, tocca il decimo successo nelle ultime undici gare. Guidata da Wade, Miami ferma la striscia positiva di Atlanta con una serata di grande precisione delle sue stelle. Continua il momento d'oro anche di Golden State, che vince a Charlotte. Terzo successo di fila di Dallas, che ferma Sacramento. Philadelphia riparte con Detroit.

Portland-Toronto 92-74
I Raptors (4-18) vanno ko anche a Portland (9-12) e chiudono così la deludentissima trasferta a Ovest con cinque sconfitte in altrettante gare. Le cose però sarebbero potute andare anche peggio. Andrea Bargnani, infatti, fa preoccupare non poco lo staff tecnico di Toronto quando, dopo soli otto minuti di gioco, cade malamente dopo un tentativo di schiacciata e si procura un infortunio al gomito destro. Si capisce subito che si tratta di qualcosa di serio e l’azzurro è costretto a tornare negli spogliatoi. Si teme una frattura ma le lastre fatto tirare un sospiro di sollievo a coach Casey, dando esito negativo. L’entità dell’infortunio ancora non è chiara, ma perlomeno il peggio è scongiurato, il Mago comunque ovviamente non rientra più in campo. Toronto, già privo di Linas Kleiza, nel finale del primo tempo perde anche Kyle Lowry (problema alla spalla) e nel terzo quarto deve registrare la strana espulsione di Amir Johnson. Il lungo di Toronto si mette a discutere animatamente con l’arbitro David Jones dopo un libero di Portland e viene mandato anzitempo negli spogliatoi. Johnson però non prende bene la decisione dell’arbitro e prima di allontanarsi gli lancia addosso il suo paradenti, un gesto che lo appiederà probabilmente per almeno un paio di partite e lo alleggerirà di diverse migliaia di dollari. Toronto dopo un primo tempo discreto da un punto di vista difensivo, nella ripresa non riesce più a tenere il ritmo dei padroni di casa. Anche Portland deve pagare dazio agli infortuni visto che è costretta a fare a meno di due titolari come Nicolas Batum e Wesley Mathews. LaMarcus Aldridge comunque decide di cambiare passo nel terzo quarto, i Blazers scappano via con un parziale di 13-2 e non si guardano più indietro, andando così a vincere in scioltezza. Toronto mette a referto solamente 34 punti nella ripresa e alla fine chiude con un bruttissimo 3/21 dalla lunga distanza. Portland peraltro riesce a fare anche peggio da tre e fallisce tutte e 20 le conclusioni tentate dalla lunga distanza, sotto canestro però Aldridge e Hickson fanno la differenza.
Portland: Aldridge 30 (11/19), Hickson 16. Rimbalzi: Aldridge 12, Hickson 11. Assist: Lillard 6.
Toronto: BARGNANI 2 (1/1, 0/2), con due rimbalzi in otto minuti. DeRozan 20 (7/14, 0/2). Rimbalzi: Valanciunas 10. Assist: Calderon 6. (Simone Sandri)

Spencer Hawes e Greg Monroe. Reuters

Philadelphia 76ers-Detroit Pistons 104-97
Philadelphia si rialza da un periodo di calo delle percentuali che l'aveva portata a perdere tre delle precedenti quattro partite con una partita da 40/71 da due, sulle spalle di Holiday e Turner ma col contributo di energia vicino a canestro di Thaddeus Young. Il lungo è determinante per il lavoro a rimbalzo d'attacco e per i recuperi, 5 alla fine di cui tre quando la partita di decide. Seppur in una giornata da 39,5% al tiro (1/10 Maxiell) e 27,8% da tre (0/4 di Stuckey), Detroit aveva saputo conquistarsi seconde opportunità di tiro e viaggi in lunetta arrivando sul 91 pari a 5'26'' dal termine con Villanueva. Qui i Pistons (che nelle ultime sei partite hanno vinto solo con Cleveland) mettono insieme tre perse in due minuti e, aggiungendo un frangente da cinque errori di fila al tiro, si troveranno sotto 102-95 a 20'' dalla fine sotto i colpi dei tiri in sospensione di Holiday e le opportunità sbagliate di Monroe per il -1 e poi per il -3.
Philadelphia: Holiday 25 (10/16, 1/4, 2/4 tl), Young 20, Turner 18, Hawes 15, Richardson 13. Rimbalzi: Turner 11. Assist: Holiday 8.
Detroit: Knight 22 (6/12, 2/6, 4/6 tl), Monroe 22 (7/13, 8/10 tl), Stuckey 19, Prince 16. Rimbalzi: Maxiell 11. Assist: Stuckey 5.

Charlotte Bobcats-Golden State Warriors 96-104
Contina il momento magico di Golden State, continua il buco nero di Charlotte, cui non basta che il proprietario Michael Jordan decida di prendere posto accanto alla panchina per star vicino alla squadra. L'ottava sconfitta di fila dei Bobcats, incapaci di superare la soglia tabù delle 7 vittorie (le stesse totali della scorsa stagione) arriva con il massimo stagionale di 18 perse e ben otto tiri senza prendere neanche il ferro nella giornata da 37,3% al tiro, incapaci oltretutto di recuperare lo smalto difensivo di inizio stagione. Finiscono così sotto 37-58 sul finire del primo tempo e 74-93 alla fine del terzo quarto contro i Warriors che hanno cominciato 4-0 (fuori casa non succedeva da 33 anni) il giro di sette trasferte a Est, reduci da 7 vinte in 8 partite e 11 nelle ultime 14, attesi a questo punto domani sul campo degli Heat campioni in carica. Più del 10/14 di Lee e delle quattro triple di Thompson, il killer dei Bobcats con un terzo quarto da 15 punti a suon di tiri da fuori è Stephen Curry che in North Carolina è di casa, che è cresciuto in zona, ha fatto l'high school a Charlotte (dove il padre Dell ha giocato dieci anni) e il college a Davidson che è a 20 minuti di distanza.
Charlotte: Walker 24 (3/7, 3/9, 9/12 tl), Kidd-Gilchrist 17, Gordon 14, Mullens 13, Sessinos 12. Rimbalzi: Biyombo 11. Assist: Walker 16.
Golden State: Curry 27 (6/15, 4/7, 3/4 tl), Lee 25, Landry 16, Jack 12, Thompson 10. Rimbalzi: Lee 11. Assist: Curry 7.

Miami Heat-Atlanta Hawks 101-92
Miami ha ripreso definitivamente la marcia dopo le due sconfitte della scorsa settimana e, nella sfida in testa alla Southeast Division, ferma la serie degli Hawks, che nelle ultime dieci partite ne aveva persa solo una in volata, reduci dal successo in casa dei Grizzlies tenuti al minimo stagionale di punti segnati. Mai concesso il 50% al tiro agli avversari in stagione, stavolta la difesa Hawks è bucata dal 39/76 degli Heat con 7 triple, alimentato dal 21/29 in coppia di Dwyane Wade (11/13, la gara a più alta percentuale in carriera, 80% nelle ultime due partite) e LeBron James, già decisivo nel precedente di un mese fa quando segnò il canestro della vittoria. Atlanta d'altra parte è frenata dal 6/18 al tiro della coppia composta da Teague (anche 5 perse) e Williams, ed è così che perde contatto nella ripresa, subendo un 14-2 (8 di Wade) in 5' fatti di tre perse e 1/4 al tiro per trovarsi sotto 77-67 a due minuti dalla fine del terzo quarto. Consolidato il vantaggio con 8 punti in fila di LeBron James, Miami ha poi congelato il successo (l'ottavo in dieci gare) abbassando il punteggio in un quarto periodo da 19-18.
Miami: James 27 (9/14, 1/2, 6/7 tl), Wade 26, Bosh 14, Cole 10. Rimbalzi: Bosh 10. Assist: James 6.
Atlanta: Smith 22 (3/13, 4/5, 4/5 tl), Horford 20, Stevenson 12, Teague e Williams 11. Rimbalzi: Horford 11. Assist: Smith 6.

Houston Rockets-San Antonio Spurs 126-134 dts
Pioggia di triple a Houston, ma San Antonio vince per la seconda volta in tre giorni il derby texano con i Rockets toccando il quinto successo di fila che ne consolida il miglior record nella lega (18-4): nelle ultime 11 partite gli Spurs hanno perso, e in volata, solo la famosa gara di Miami con quattro titolari a riposo. Senza Harden per una distorsione alla caviglia destra, 34 punti di media nelle due partite precedenti, e peggior di fesa con 103,9 punti concessi di media, Houston resta comunque in partita grazie al massimo in carriera di Asik e alla serata da 16/30 da oltre l'arco dei tre punti, con 5/7 di Douglas e quattro triple a testa per Parsons e Lin: il play ex Knicks aveva segnato 15 punti nelle ultime tre partite, pareva sfiduciato dal ritorno in panchina di McHale, invece ha risposto pareggiando il massimo in carriera di 38 punti. Proprio Lin a fine regolamentari però non riesce a tirare per la vittoria, commettendo infrazione di 24'', in un finale di regolamentari in cui sbagliano anche Parker e Duncan (stoppato da Ginobili). Il francese alla prima tripla doppia in carriera è decisivo almeno quanto Neal, che segna 7 triple nel 14/30 con cui gli Spurs rispondono alla grande giornata casalinga da tre punti, e altre tre ne mette Ginobili. Houston raccoglie così il terzo ko di fila pur trovandosi 98-107 nel quarto periodo, imbarcando un 12-0 in un frangente da 0/5 al tiro e una persa per gli errori di Patterson e Parsons, che poi ingaggerà una gara di tiro da tre con Neal che porterà all'overtime, con i già citati errori di entrambe le squadre nell'ultimo minuto. All'overtime, gli errori di Asik e un paio di perse danno campo libero a San Antonio per scappare 130-122 dopo tre minuti. Gli Spurs, reduci dai 132 punti con il record franchigia di 19 triple nella gara precedente, contendono anche nelle cifre ai Thunder la palma di attacco più prolifico della Nba.
Houston: Lin 38 (6/16, 4/5, 12/12 tl), Asik 21, Parsons 20, Douglas 17, Carter 13. Rimbalzi: Asik 10. Assist: Lin 7.
San Antonio: Neal 29 (4/8, 7/10), Parker 27, Ginobili 22, Splitter e Duncan 10. Rimbalzi: Parker 12. Assist: Parker 12.

Dallas Mavericks-Sacramento Kings 119-96
Terzo successo di fila di Dallas, che chiude il match con un parzialone di 31-3 in 11' tra la fine del primo e quasi tutto il secondo quarto in cui Sacramento (che pure aveva iniziato con 5/6 al tiro da tre punti) resta senza canestri dal campo. Piombati sotto 58-31 e poi anche a -28, i Kings tornano al massimo 77-66 nel terzo quarto con le triple di Garcia prima che Brand ristabilisca i venti punti di distanza entrando nel quarto periodo: per i californiani, ancora senza Evans, si interrompe così una striscia di tre successi consecutivi. I Mavericks, ancora senza Marion per un infortunio all'inguine oltre alla perdurante mancanza di Nowitzki, chiudono con 41/67 da due e mandano cinque giocatori in doppia cifra, bucando la difesa dei Kings che nelle ultime tre partite aveva concesso 87,3 punti di media.
Dallas: Mayo 19 (3/5, 3/4, 4/5 tl), Kaman 18, Collison 15, Fisher e Jones 11. Rimbalzi: Mayo 7. Assist: Fisher 6.
Sacramento: Garcia 25 (2/4, 7/12), Cousins 25 (10/16, 0/1, 5/6 tl). Rimbalzi: Thompson 12. Assist: Salmons 7.