Nba: New York vince col solito super Anthony. Lakers, un passo verso i playoff

New York Knicks-Milwaukee Bucks 101-83
Serata importante per i Knicks (49-26), che conseguono l'undicesima vittoria consecutiva (terza serie di sempre per la franchigia) e si godono uno splendido Carmelo Anthony, capace di segnare almeno 40 punti per la terza gara consecutiva. Era dai tempi di Bernard King (stagione 1984-85) che non ci riusciva nessuno con questa canotta. Milwaukee (36-39) ha controllato la partita nella prima metà di gara (45-36 per loro all'intervallo), ma è stata letteralmente spazzata via al rientro in campo. I Knicks, infatti, hanno prodotto un terzo periodo da 42 punti (a 21), 18 dei quali realizzati da Anthony. La strada era tracciata, per gli ospiti non c'era più nulla da fare.
New York: Anthony 41 (14/21, 3/7, 4/4 tl), Smith 30, Felton 9. Rimbalzi: Anthony 14. Assist: Felton e Prigioni 4.
Milwaukee: Jennings 25 (5/10, 4/10, 3/5 tl), Redick 18, Ellis 11. Rimbalzi: Sanders 12. Assist: Ellis 6.

Los Angeles Lakers-Memphis Grizzlies 86-84
I Lakers (40-36) trattengono il fiato sull'ultimo possesso della partita, quando Mike Conley si butta dentro (sul -1) per cercare i punti della vittoria di Memphis (51-25). Punti non trovati, e ottavo posto della Western Conference ancora nelle mani dei gialloviola, accorciati dalle assenze di Nash e World Peace ma combattivi contro una squadra solida e fisica come quella dei Grizzlies. I Lakers hanno iniziato molto bene, arrivando a condurre di 13 nel secondo quarto (33-20 con 5 punti consecutivi di Jamison), ma con pazienza e un buon lavoro difensivo gli ospiti hanno ricucito la distanza, sorpassando con Tony Allen a 9' dalla fine del terzo periodo (47-46). La gara, da lì in poi, si è sviluppata sempre punto a punto. Memphis segna gli ultimi punti a 2'31 dalla fine, con il sorpasso di Randolph (84-83). Pau Gasol gli risponde da sotto (85-84 con 1'36 da giocare), e poi non segna più nessuno. Fino all'errore di Conley, decisivo, poi Howard fissa il punteggio finale con un tiro libero a 4 secondi dallo scadere.
L.A. Lakers: Bryant 24 (10/18, 0/5, 4/4 tl), P. Gasol 19, Jamison e Clark 13. Rimbalzi: Howard 10. Assist: Bryant 9.
Memphis: Conley 21 (8/17, 1/2, 2/2 tl), Randolph 15, Bayless 14, M. Gasol 11. Rimbalzi: M. Gasol 8. Assist: M. Gasol 7.

Indiana Pacers-Oklahoma City Thunder 75-97
Partita combattuta per tre quarti, quella in casa dei Pacers (48-28), ma contro questo Kevin Durant non c'è assolutamente nulla da fare. L'asso dei Thunder (56-20) inizia l'ultimo quarto segnando 16 punti consecutivi (da 72-67 a 88-74) spezzando l'equilibrio da solo. Cosa si può fare quando gioca così (e capita molto spesso)? Nulla, probabilmente. Indiana ci ha provato affidandosi a Hibbert sotto canestro, ma la qualità e la consapevolezza di Oklahoma City ha raggiunto livelli superiori. Da notare la prova di Russell Westbrook, che con i suoi 7 rimbalzi non è andato molto lontano dalla tripla doppia.
Indiana: Hibbert 22 (8/14, 6/6 tl), West 17, Hill 10. Rimbalzi: Hibbert 8. Assist: Hill e Stephenson 3.
Oklahoma City: Durant 34 (11/18, 2/3, 6/7 tl), Westbrook 24, Ibaka 12. Rimbalzi: Durant 9. Assist: Westbrook 9.

Charlotte Bobcats-Miami Heat 79-89
Anche senza LeBron, Dwyane Wade e Ray Allen, i Miami Heat (59-16) sono troppa roba per Charlotte (18-58), costretta addirittura a un terzo quarto da soli 8 punti (con 3/18 al tiro) dalla difesa di coach Spoelstra. A ispirare offensivamente i campioni in carica ci ha pensato Mike Miller, mentre i padroni di casa non sono riusciti a tirare con più del 31.8% dal campo. Troppo poco per pensare di mettere in difficoltà i numeri uno della Eastern Conference.
Charlotte: Kidd-Gilchrist 18, Walker 12, Henderson 11. Rimbalzi: Kidd-Gilchrist 14. Assist: Walker 4.
Miami: Miller 26 (2/4, 7/11, 1/2 tl), Bosh 18, Lewis 14. Rimbalzi: Bosh e Andersen 8. Assist: Chalmers 7.

Atlanta Hawks-Philadelphia 76ers 90-101
“Dopo 77 partite non sappiamo ancora chi siamo”. Questa è stata la dura critica di coach Drew dopo la seconda sconfitta casalinga consecutiva dei suoi Hawks (42-35), dominati fin dall'inizio da Philadelphia (31-44). Molto presenti a rimbalzo soprattutto con i primi cinque (Turner 11 e Hawes 12 rimbalzi oltre a quelli catturati da Thaddeus Young), i 76ers sono partiti con un primo periodo da 40 punti (a 26) e non hanno mai lasciato che i padroni di casa rientrassero, nonostante un'altra brutta serata al tiro per Jrue Holiday (3/14 dopo il 2/24 contro i Bobcats).
Atlanta: Smith 19 (6/10, 2/3, 1/4 tl), Horford 18, Johnson 17, Teague 12, Korver 11. Rimbalzi: Horford 10. Assist: Teague 9.
Philadelphia: Turner 24 (6/11, 3/4, 3/4 tl), Hawes 19, Wilkins 16, T. Young 14. Rimbalzi: T. Young 13. Assist: Holiday 8.

Portland Trail Blazers-Houston Rockets 98-116
Senza Parsons e Delfino (a Portland mancava Batum), Houston (43-33) si affida ovviamente alla coppia Harden-Lin per farsi condurre alla vittoria. I Blazers (33-43) sono da tempo fuori dai giochi per la postseason, e hanno ovviamente meno fame dei texani. Gli ospiti hanno sempre controllato la partita, conducendo di 19 già nel secondo quarto (59-40 firmato da Harden a 3'40 dalla fine), senza tremare mai. Per i Blazers, semplicemente, un'altra serata anonima.
Portland: Aldridge 32 (12/19, 8/10 tl), Matthews 18, Hickson e Lillard 11. Rimbalzi: Aldridge 13. Assist: Lillard 7.
Houston: Harden 33 (7/12, 4/9, 7/8 tl), Lin 22, Smith 19, Garcia 11, Motiejunas 10. Rimbalzi: Asik 11. Assist: Lin 8.

Boston Celtics-Cleveland Cavaliers 91-97
Senza Paul Pierce e Kevin Garnett, i Celtics (39-37) cedono per la seconda volta in questa stagione al cospetto di Cleveland (23-52), nonostante una serata da 4/20 per Kyrie Irving. A fare la differenza ci ha pensato un eccellente Tristan Thompson, autore dei suoi massimi in carriera in punti e rimbalzi. Ci sono anche 6 punti di Alonzo Gee e 5 di Irving nel parziale di 19-3 che permette agli ospiti di prendere il controllo della partita (74-65 con 1'21 da giocare nel terzo quarto). Gli ospiti dilagano fino a +14, poi nel finale ancora Irving colpisce per il +8 che allontana definitivamente Boston (95-87 a 1'22 dalla sirena).
Boston: Green 23 (7/12, 1/1, 6/8 tl), Randolph 16, Bass 14, Bradley 10. Rimbalzi: Green 9. Assist: Crawford 5.
Cleveland: Thompson 29 (10/17, 9/9 tl), Gee 16, Ellington 12, Irving 11. Rimbalzi: Thompson 17. Assist: Irving 8.

Phoenix Suns-Golden State Warriors 107-111
Partita decisamente particolare a Phoenix (23-53), con i padroni di casa capaci di andare a +18 in avvio di secondo quarto (41-23 con 7 punti consecutivi di Michael Beasley) ma poi assolutamente non in grado di gestire questo vantaggio. Golden State (44-32) accorcia fino a -9 a metà partita, poi arriva il momento di Klay Thompson, che segna 15 punti nella terza frazione ribaltando completamente la situazione (8 punti consecutivi e 87-76 per i suoi a 48 secondi dall'ultima pausa). I Suns non hanno comunque mollato, rientrando fino a -2 grazie a Dragic e Beasley, ma la tripla di Jarrett Jack a 31 secondi dalla fine (107-102) ha messo la partita nelle mani degli ospiti in maniera definitiva.
Phoenix: Dragic 32 (8/9, 3/4, 7/7 tl), Beasley 25, O'Neal 15, Tucker 10. Rimbalzi: O'Neal 9. Assist: Tucker 6.
Golden State: Thompson 25 (7/14, 3/4, 2/3 tl), Lee 22, Curry 18, Jack 14, Landry 13, Barnes 11. Rimbalzi: Lee 14. Assist: Curry 15.

Chicago Bulls-Orlando Magic 87-86
Lunghissima la lista degli assenti (per i Bulls Hamilton, Gibson, Noah, Belinelli e ovviamente Rose, dall'altra parte Turkoglu, Nelson e Afflalo), serviva qualcosa di speciale ai Bulls (42-33). Qualcosa che si chiama Nate Robinson, capace di cambiare una partita che sembrava essere scivolata nelle mani di Orlando (19-58) con 18 punti di Beno Udrih nel solo terzo quarto e il +8 raggiunto dai suoi (69-61 firmato Vucevic a 55 secondi dall'ultima pausa). Robinson segna 9 punti nel parziale di 18-4 che permette a Chicago di prendersi 9 punti di vantaggio (87-78 a 3'50 dalla fine, grazie anche a due triple di Deng e una di Radmanovic), ma gli ospiti reagiscono con un 8-0 che riapre tutto. Il possesso del possibile sorpasso, però, lo giocano male: Udrih si butta dentro e perde palla con 10 secondi da giocare, condannando i suoi alla sconfitta.
Chicago: Deng 19 (3/13, 2/5, 7/7 tl), Robinson 19 (5/10, 3/7), Hinrich 13, Boozer e Butler 12. Rimbalzi: Mohammed 11. Assist: Robinson 5.
Orlando: Udrih 27 (7/12, 3/5, 4/4 tl), Vucevic 16, Harris 12, Jones 10. Rimbalzi: Vucevic 15. Assist: Udrih 7.

Utah Jazz-New Orleans Hornets 95-83
Gran serata per Gordon Hayward, che dopo aver sbagliato 7 dei primi 8 tiri dal campo è stato inarrestabile dopo l'intervallo, segnando 20 punti (con 4/5 da fuori). Hayward ha segnato 10 punti consecutivi nell'ultimo quarto portando i suoi sul +13 con 4'47 da giocare nell'ultimo quarto (86-73), costruendo la distanza di sicurezza per gestire bene il finale contro gli Hornets (26-50). I Jazz (40-37) non mollano la lotta per i playoff (i Lakers sono ancora vicinissimi e l'ottavo posto resta possibile).
Utah: Hayward 23 (4/8, 5/10, 0/2 tl), Millsap 20, Jefferson 14, Favors 10. Rimbalzi: Millsap e Favors 10. Assist: Millsap e Tinsley 7.
New Orleans: Davis 24 (10/16, 4/5 tl), Vasquez 21, Lopez 12. Rimbalzi: Davis 12. Assist: Vasquez 9.

Sacramento Kings-Dallas Mavericks 108-117
I Dallas Mavericks (37-39) tornano a vincere, anche se i playoff sono ormai molto difficili da raggiungere. “Ma questo è un gruppo di gente orgogliosa, vogliamo finire bene la stagione”, assicura coach Carlisle, che rischia di vedere interrotta una striscia di apparizioni ai playoff che dura ormai dalla stagione 1999-2000 per la franchigia texana. I Kings (27-49) hanno iniziato meglio, ma le loro resistenze sono state piegate da un secondo quarto strepitoso degli ospiti (41-26 il parziale) Shawn Marion ne mette 13 nel terzo quarto (con la tripla del +14, 88-74 a 2'53 dall'ultima pausa), i Mavs non si voltano più indietro.
Sacramento: Thomas 29 (9/13, 0/7, 11/12 tl), Evans 26, Thompson 16, Douglas 14, Patterson 10. Rimbalzi: Thompson 16. Assist: Evans 6.
Dallas: Marion 25 (9/16, 1/1, 4/4 tl), Wright 20, Collison 18, Nowitzki 16, Mayo 13. Rimbalzi: Marion 12. Assist: Collison e Carter 8.

Minnesota Timberwolves-Toronto Raptors 93-95
Rick Adelman dovrà attendere per vincere la sua partita numero 1.000 da capo allenatore NBA: i suoi T'Wolves (28-47) non sono riusciti a regalargliela contro Toronto (29-47), dopo aver condotto anche di 11 lunghezze nel terzo quarto (61-50 con la tripla di Kirilenko a 7'52 dall'ultima pausa). Minnesota sempre senza Love (così come ovviamente Bargnani fuori per Toronto), c'è stato però un gran lavoro di Nikola Pekovic in area, che però non è bastato. Il sorpasso ospite è arrivato con Jonas Valanciunas a 1'31 dalla fine del terzo quarto (67-66 firmato dal Rookie del mese di marzo per l'Est), e da lì si è andati punto a punto fino alla fine. Ricky Rubio, autore di una doppia-doppia, ha sbagliato il tiro libero del pareggio a 1 secondo dalla fine.
Minnesota: Pekovic 24 (6/12, 12/16 tl), Kirilenko 20, Rubio 13. Rimbalzi: Pekovic 8. Assist: Rubio 12.
Toronto: Gay 26 (11/20, 1/3, 1/1 tl), DeRozan 25, Valanciunas 12, Lowry 11. Rimbalzi: Johnson 8. Assist: Lowry 7.