Nba, New York Knicks-Miami Heat 93-99, Clippers-Oklahoma City 104-108

Miami vince a New York,Oklahoma City sbanca Los Angeles: le protagoniste delle ultime Finals si prendono la ribalta con due successi in trasferta.

New York-Miami 93-99
Un eccellente primo tempo non basta ai Knicks (35-21) che si complicano a vita nel terzo quarto, poi crollano nell’ultimo periodo. Miami (43-14) così porta a casa il successo. I campioni in carica si presentano al Madison Square Garden in uno momento di forma assolutamente straordinario. 13 vittorie consecutive e un LeBron da cinema però non spaventano i Knicks che mostrano subito personalità giocando con grandissima intensità. Miami fatica contro la difesa newyorchese, Carmelo Anthony invece si carica sulle spalle l’attacco di NewYork e la squadra di casa cambia marcia nel secondo quarto. Jason Kidd, reduce da febbraio molto difficile al tiro (15% da tre) trova la retina con le sue prime quattro conclusioni dalla lunga distanza. Il resto lo fa un Melo incandescente.

equilibrio — Gli Heat danno una mano ai Knicks commettendo turnover in serie nella seconda parte della frazione, New York ringrazia e scappa via. La sufficienza di Miami viene quindi punita. Anthony tanto per cambiare suona la carica e la compagine newyorchese chiude la frazione con un parziale di 17-5. Il Garden diventa una bolgia e i Knicks vanno negli spogliatoi tra gli applausi dei loro tifosi avanti di 14 lunghezze. I campioni in carica rientrano sul parquet con un atteggiamento ben diverso. Miami difende come si deve, imbavaglia Melo (1/7 dal campo nel terzo quarto) e torna in partita con un parziale di 14-4. I padroni di casa rispondono segnando sette punti consecutivi e quando tornano in campo Kidd e Stoudemire gli Heat pagano dazio. New York torna al vantaggio in doppia cifra ma abbassa la guardia nei secondi finali e viene punita dal break (6-0) di Miami che riporta LeBron e compagni al -4 all’inizio dell’ultimo periodo. Bastano due triple di James in apertura di quarto periodo e la gara torna in parità.

finale — L’intensità cresce e gli arbitri lasciano correre un po’ troppo, il pubblico del Garden non gradisce ma lo spettacolo non ne risente. LeBron deve lavorare in difesa su Anthony ma gli Heat comunque in attacco fanno male e superano la squadra di casa arrivando al +4 a tre minuti dalla fine. Con “Stat” in panchina i Knicks in attacco diventano troppo prevedibili, la difesa di Miami regge e James fa partire i titoli di coda con la schiacciata in solitudine del +6 a 23’’ dalla fine dopo la sciagurata palla persa da JR Smith.

New York: Anthony 32 (8/16, 1/3). Rimbalzi: Smith 12. Assist: Kidd 6.
Miami: James 29 (10/17, 2/6), Wade 20, Bosh 16. Rimbalzi: James 11. Assist: Wade 8.

Los Angeles Clippers-Oklahoma City 104-108
Oklahoma City (43-16) reduce dallo scivolone di Denver, torna in carreggiata superando allo Staples Center i Clippers (43-19). Dopo lo show nel pomeriggio newyorchese di LeBron James al Madison Square Garden, da Los Angeles arriva così la risposta di Kevin Durant.

Kevin Durant in azione a Los Angeles. Ansa

la partita — Gli ospiti partono subito con il piede giusto. Durant e Russell Westbrook ci mettono pochissimo a scaldarsi, così dopo quattro minuti i Thunder sono già al +9. La squadra di casa fatica a trovare ritmo in attacco un po’ perché Chris Paul nel primo tempo e’ in chiara difficoltà, un po’ a causa dei troppi turnover. Al termine di un primo quarto dominato dalla coppia delle meraviglie di Oklahoma City (Durant e Westbrook firmano 24 dei 27 punti realizzati dai Thunder), gli ospiti sono avanti di sette lunghezze. Il copione resta il medesimo anche nella seconda frazione. Jamal Crawford prova a scuotere i Clippers ma Okc ha un altro passo. Serge Ibaka e Thabo Sefolosha danno il loro contributo, ma i grandi protagonisti restano loro, Durant e Westbrook. All’intervallo così i Thunder sono avanti 54-41. Pesano i 16 turnover della truppa di Vinny Del Negro e naturalmente anche il primo tempo sottotono (1/7 al tiro) del leader di Los Angeles Chris Paul.

finale thrilling — Gli ospiti vogliono chiudere il discorso il prima possibile e mettono subito pressione nel terzo quarto ai Clips con la produzione di un ottimo Ibaka. Oklahoma City arriva al +18 ma rallenta pericolosamente nella seconda parte della frazione. La zona di coach Del Negro fa sporcare le percentuali a Durant e compagni, Chris Paul torna in carreggiata dopo il deludente primo tempo e la compagine californiana riesce così a giocare una pallacanestro decisamente migliore. Oklahoma City incoccia contro la zona di LA all’inizio dell’ultimo quarto muovendo malissimo il pallone sul perimetro. Ne escono conclusioni forzate in serie. I Clippers così prendono fiducia e con un parziale di 10-0 tornano al -2 a metà frazione. Di fronte però hanno una signora squadra che fiuta il pericolo e si mette ad attaccare con disciplina. Gli ospiti tornano al +7 ma LA non getta la spugna. Ci si mette anche Ibaka a dare una mano ai Clips con un assurdo quanto netto flagrant ai danni di Griffin a 1’52’’ dalla fine, con i Thunder avanti di tre lunghezze. Una stupidaggine che Okc paga a caro prezzo. Il libero di Griffin e la susseguente tripla di Crawford, infatti, portano avanti LA. Ibaka però si riscatta con una giocata da tre, Westbrook poi completa l’opera con due canestri negli ultimi 90’’. Okc così può tirare un sospiro di sollievo.

Los Angeles Clippers: Paul 26 (7/15, 1/6), Griffin, Crawford 20. Rimbalzi: Griffin 9. Assist: Paul 8.
Oklahoma City: Durant 35 (7/17, 3/8), Westbrook 29, Ibaka 16. Rimbalzi: Durant 9. Assist: Westbrook 10