Nba: Denver-Los Angeles Clippers 107-92, Gallinari 20 punti. NY-Oklahoma 94-95

I Nuggets di Danilo Gallinari superano anche i Clippers, Oklahoma City, invece passa al Madison Square Garden.

Denver-Los Angeles Clippers 107-92
In Colorado non si passa. I Nuggets (41-22) disputano l’ennesima prestazione da leccarsi i baffi e mettono k.o., mostrando grande personalità, i Clippers (44-20). Per la truppa di George Karl, che va a braccetto con gli Heat e può vantare il miglior record della Nba tra le mura amiche (27-3), si tratta del settimo successo consecutivo. I Nuggets adesso possono davvero puntare alla terza posizione nella Western Conference, per ora appannaggio proprio della franchigia di LA. Danilo Gallinari produce la sua solita prestazione di grande sostanza, chiude con 20 punti e sei assist in 35’ e regala anche un paio di giocate da highlight. I Nuggets mostrano grande concentrazione fin dalle prime battute. Il Gallo apre le danze con una schiacciata, poi trova la tripla che regala a Denver il +6, gli ospiti rispondono con Caron Butler e con la produzione dalla panchina di Matt Barnes che prova a non far rimpiangere l’infortunato Jamal Crawford. Chris Paul ci mette un po’ a carburare ma i Clips comunque giocano meglio nel secondo quarto. Gli ospiti passano a condurre ma Wilson Chandler risponde e Denver riprende i Clippers. A fine primo tempo così le due squadre vanno negli spogliatoi sul 49-49. I Nuggets si rimettono a giocare la loro pallacanestro nel terzo periodo. Il ritmo sale e Ty Lawson diventa una costante spina nel fianco della difesa di LA. Il Gallo va a segno dal perimetro, Kosta Koufos produce nella zona pitturata e i Clippers faticano ad abbozzare una reazione. Paul prova a scuotere la sua truppa ma due triple consecutive di Gallinari e Iguodala danno il la al parziale di 12-0, chiuso dalla perentoria schiacciata in contropiede dall’azzurro. Denver scappa al +15 e prende in mano le redini del match. Non bastano un paio di canestri di Chris Paul in apertura di quarto periodo, i Nuggets, guidati da un eccellente Lawson, infatti, fanno il bello e il cattivo tempo. La compagine del Colorado tiene a distanza i Clippers senza grossi problemi e a chiudere i conti ci pensa, a 3’45’’ dalla sirena, Gallinari. L’azzurro cattura un rimbalzo difensivo, fa partire il contropiede e dopo uno splendido coast to coast serve un assist no look da cinema a Corey Brewer che produce il canestro del +17. Gli ospiti gettano la spugna e Denver conquista il suo 12o successo consecutivo tra le mura amiche.
Denver: GALLINARI 20 (6/11, 2/4), con cinque rimbalzi, sei assist, due recuperi e una stoppata. Lawson 21 (6/9, 3/6). Rimbalzi: Faried 10. Assist: Lawson 11.
Los Angeles Clippers: Barnes 19 (8/15, 0/5), Griffin 17, Paul 16. Rimbalzi: Odom 10. Assist: Paul 10.

New York-Oklahoma City 94-95
Pur privi di Carmelo Anthony i Knicks (37-22) fanno sudare i Thunder (45-16) ma alla fine si devono arrendere. Melo deve dare forfait a causa dell’infortunio al ginocchio destro che gli ha fatto saltare la sfida contro Detroit, i Knicks però dopo un brutto primo quarto si affidano alle giocate di un super JR Smith e mettono in grande difficoltà Oklahoma City. Nell’ultimo quarto però la riserva dei Knicks sporca le proprie percentuali (2/9 dal campo nel quarto periodo) e i Thunder tirano un sospiro di sollievo. Con un parziale di 16-0 nel primo quarto gli ospiti provano a prendere possesso del match ma devono fare i conti con Smith e Stoudemire. La panchina newyorchese riporta sotto i padroni di casa che ricevono solidi minuti perfino dall’ultimo arrivato Kenyon Martin. New York pareggia i conti (48-48), Kevin Martin e Serge Ibaka però nel finale del primo riportano davanti Okc. I Knicks tornano sul parquet con il giusto atteggiamento nel terzo quarto, Smith continua a trovare il canestro con regolarità e la compagine newyorchese arriva al +6. Il Madison Square Garden apprezza ma Durant non collabora nell’ultimo quarto. Il fenomeno di Oklahoma City decide di cambiare marcia nell’ultima frazione, Smith, invece, va a sbattere contro la difesa dei Thunder, che diventa decisamente aggressiva. Si gioca punto a punto e gli ospiti tornano a condurre a 1’38’’ dalla sirena con i liberi di Durant. Smith trova soltanto il ferro dalla lunga distanza, stessa sorte per la conclusione dal perimetro di KD. A nove secondi dalla fine così i Knicks, in ritardo di una lunghezza, possono giocarsi il possesso del sorpasso. Palla a JR Smith il quale affrancato da Westbrook, si intestardisce ed è costretto a forzare un tiro dall’altissimo quoziente di difficoltà che non trova la retina.
New York: Smith 36 (8/16, 6/13), Felton, Stoudemire 16. Rimbalzi: Kidd, Chandler 10. Assist: Kidd, Smith, Felton 3.
Oklahoma City: Durant 34 (7/14, 2/6), Westbrook 21, Martin 16. Rimbalzi: Ibaka 9. Assist: Durant 6.