Boston flop, Spurs in volo
Colpo Nets a casa Durant

Manu Ginobili inarrestabile per i Bucks. Reuters

Notte d'oro per San Antonio, che vince la settima gara di fila e approfitta dei passi falsi delle dirette concorrenti. Sul campo di Golden State, seconda sconfitta in due gare per i Clippers dopo le 17 vittorie consecutive. Colpo invece dei Nets, al terzo successo in quattro gare dopo il cambio di allenatore, che vincono a Oklahoma City dove i Thunder vincevano da 12 partite di fila. Momento da incorniciare ancora per Toronto (8 vinte in 9 gare) e Indiana (9 su 11), momento da dimenticare per Boston, che in casa con Memphis trova la quarta sconfitta di fila nonostante il rientro di Bradley. Colpo Kings a Cleveland, ripartono Phoenix e Utah, vince anche Houston.

Oklahoma City Thunder-Brooklyn Nets 93-110
Sorpresona a Oklahoma City. I Nets vincono la terza gara in quattro partite dopo l'insediamento ad interim in panchina di PJ Carlesimo (che dai Thunder fu esonerato). Si interrompe così a 12 la striscia vincente casalinga più lunga della Nba, quella della squadra di Brooks, nel giorno della prima espulsione in carriera per Kevin Durant. Quando l'espulsione arriva però, per doppio fallo tecnico a 1'57'' dal termine, la partita è già sfuggita di mano a Oklahoma City, che perde le staffe quando Brooklyn gli entra sotto pelle, costringendola a 8 perse nel quarto periodo e a soli 93 punti segnati: 13 in meno della media stagionale, 23 in meno della media casalinga, nonostante i 53 in coppia di Durant e Westbrook. Decisivo il ritorno di Wallace, assente a San Antonio nell'unica debacle dei Nets in questa mini-striscia, e intorno al suo collante Brooklyn trova il massimo stagionale da Joe Johnson (33 punti con 5/10 da tre nell'eccellente 9/17 di squadra), 25 punti da Lopez con 11/17 e il Deron Williams dei giorni migliori: 19 punti con 3/4 da tre, 13 assist e 5 recuperi. E' dalla lunetta (25/29), conquistando 23 falli, che i Nets alimentano l'impresa: anche a +23 prima del riposo ma ripresi sull'85 pari a 7'11'' dal termine, è sui tiri liberi oltre che sugli errori di Durant che costruiscono il 10-1 per la fuga 86-95 a 4'50'' dalla fine, allungando poi con un 9-0 fino al 90-108 quando i Thunder perdono la testa.
Oklahoma City: Durant 27 (9/12, 2/5, 3/4 tl), Westbrook 26, Ibaka 14, Martin 11. Rimbalzi: Perkins 11. Assist: Westbrook 10.
Brooklyn: Johnson 33 (6/9, 5/10, 6/6 tl), Lopez 25, Williams 19, Humphries 11, Blatche 10. Rimbalzi: Humphries 7. Assist: Williams 13.

Cleveland Cavaliers-Sacramento Kings 94-97
Sacramento trova sul campo sul campo dei Cavs, squadra col secondo peggior record Nba, la seconda vittoria stagionale in trasferta, dove fin qui aveva perso 12 partite su 13. La nona sconfitta in undici gare di Cleveland, ancora senza Varejao e con Waiters (sostituito in quintetto da Miles) più brillante uscendo dalla panchina, arriva nell'ultimo minuto: a 52'' dal termine Salmons segna la tripla del vantaggio Kings 90-92, allungato sul +4 da Brooks dopo una persa di Irving. A due secondi dal termine Brooks dalla lunetta segna il libero del +3 ma sbaglia il secondo, così il tiro da oltre metà campo di Irving (comunque sbagliato) arriva dopo il suono della sirena. Cleveland è tradita dal 39,1% al tiro, Sacramento ancora senza il suo secondo e terzo scorer (Evans e Thornton) si gode la produttività di Cousins (7 rimbalzi d'attacco sui 16 totali, anche 6 assist). I Kings erano al pari di Washington la peggiore squadra Nba in trasferta, dove venivano da sette sconfitte di fila. Per Cleveland è l'ottava sconfitta casalinga in 11 gare.
Cleveland: Irving 22 (7/14, 1/4, 5/6 tl), Waiters 20, Gee 16, Miles 12. Rimbalzi: Thompson 13. Assist: Gee e Irving 6.
Sacramento: Thompson 19 (8/16, 3/4 tl), Cousins 18, Garcia 14, Brooks 13. Rimbalzi: Cousins 16. Assist: Cousins 6.

Toronto Raptors-Portland Trail Blazers 102-79
Continua il momento magico di Toronto, che senza i lunghi titolari Bargnani e Valanciunas e con un Lowry da zero punti in 22', infila l'ottava vittoria nelle ultime nove gare. Durante la striscia ha tenuto le avversarie a 90,4 punti di media e stavolta ne fa le spese Portland che, reduce da 8 vittorie in 10 gare ma affaticata dal back-to-back (a 24 ore dal colpo in casa dei Lakers), chiude con 18 perse e un modesto 4/22 da tre (comunque meglio dello 0/20 nel precedente di tre settimane fa). Sempre in controllo dal 18-6 dopo quattro minuti fino al massimo vantaggio di 100-75 a un minuto dalla fine, i Raptors volano sulle spalle del massimo in carriera di Ross con 26 punti e 6 triple, pescando una giornata da 9/12 al tiro di Davis per supportare un DeRozan da 24 punti con 10/14 da due e 1/3 da tre. E potrebbe non essere finita qua per Toronto, alla prima di sei gare di fila in casa, dove ha vinto le ultime cinque partite.
Toronto: Ross 26 (2/5, 6/9, 4/6), DeRozan 24, Davis 19, Johnson 17. Rimbalzi: tre con 7. Assist: Calderon 13.
Portland: Lillard 18 (5/8, 1/5, 5/6 tl), Aldridge 14, Matthews 12, Freeland 11, Batum 10. Rimbalzi: Aldridge 10. Assist: Lillard 7.

Indiana Pacers-Washington Wizards 89-81
La nona vittoria nelle ultime undici gare di Indiana capolista della Central Division, l'ottava di fila in casa, arriva di nuovo con Augustin protagonista: il regista, al posto dell'infortunato George Hill (titolare da 15,2 punti di media), segna nell'ultimo quarto 10 dei suoi 18 punti, di cui 8 dalla lunetta, per sigillare il successo sui derelitti Wizards costruito sull'arco della gara intorno a un incredibile George da 29 punti e 14 rimbalzi. Sempre più quarti a Est, i Pacers erano scappati 14-2 in avvio e poi 31-15 con 10 punti proprio di George, vedendo però Washington tornare 51-49 dopo 4' della ripresa, approfittando della serata da 37,7% al tiro dei padroni di casa (3/13 del pilastro West). La benzina di Washington arriva dai 48 punti dalla panchina, ma il 3/13 da oltre l'arco e le 19 perse alla lunga fanno di nuovo perdere terreno ai Wizards, già 73-60 a 9' dal termine. Forse troppo tardi, 8 punti in fila di Beal riavvicinano i Pacers sull'85-81 a 34'' dal termine, poi il 4/4 dalla lunetta di Augustin e due triple sbagliate ancora da Beal scrivono la parola fine. Per Washington è l'undicesima sconfitta nelle ultime 12 gare, la quattordicesima in 15 trasferte.
Indiana: George 29 (6/11, 3/8, 8/8 tl), Augustin 18, Hibbert 13. Rimbalzi: George 14. Assist: Augustin 6.
Washington: Crawford 20 (6/11, 1/4, 5/7 tl), Seraphin 16, Nenè 15, Beal 14. Rimbalzi: Okafor 9. Assist: Temple e Crawford 7.

Randolph sbarra la strada a Rondo. Reuters

Boston Celtics-Memphis Grizzlies 83-93
Non basta la presenza dell'acciaccato Rondo e il debutto stagionale della guardia titolare Bradley dopo il doppio intervento alle spalle per rialzare i Celtics in caduta libera, alla quarta sconfitta di fila. Nella sfida con Memphis, a sua volta reduce da tre k.o., una doveva restare al tappeto: miglior difesa della Nba, i Grizzlies tengono a un solo canestro nella ripresa Pierce, che sbaglia sette degli ultimi otto tiri e comunque chiude come top scorer dei suoi, per dire quando contribuiscono gli altri per Boston. Perse le ultime tre in trasferta, la squadra di Rivers cade anche a domicilio pur in una giornata più unica che rara in cui Gasol (comunque 7 rimbalzi, 4 assist e 4 recuperi, in campo negli strappi positivi) e Randolph combinano per 11 punti totali con 4/15 al tiro. Memphis per una volta dunque è a trazione posteriore, sulle spalle delle tre triple con 9 assist di Conley, dei 19 punti di Gay e del massimo stagionale dell'ex Tony Allen. L'ultima volta in cui Boston è avvistata avanti nel punteggio è a inizio secondo quarto, poi le seconde linee Grizzlies piazzano lo strappo su due triple di Arthur per andare al riposo sul +9. Esteso il divario al ritorno in campo fino al +18 di inizio quarto periodo con Speights, vedono poi i Celtics rinvenire disperatamente con un 12-2 chiuso da due triple di Terry sul 78-83 a 4'52'' dalla fine. Poi però per quasi quattro minuti Boston non muove più il tabellone, con 0/4 al tiro (0/3 da tre, di cui due con Rondo), 0/2 dalla lunetta con Garnett e una persa. Ai Grizzlies basta così chiudere dalla lunetta, senza più canestri dal campo, ma con un 10/12 ai tiri liberi. Titolare, Bradley ha chiuso i suoi 20 minuti con 2/4 da due, 0/2 da tre, un recupero, tre falli e -12 di plus/minus (peggio ha fatto solo Garnett con -15).
Boston: Pierce 17 (2/6, 4/8, 1/2 tl), Garnett 12, Rondo 11, Green 10. Rimbalzi: Pierce e Garnett 7. Assist: Rondo 10.
Memphis: Conley 23 (5/9, 3/6, 4/4 tl), Gay 19, Allen 15, Arthur e Speights 10. Rimbalzi: Randolph 8. Assist: Conley 9.

LeBron James a duello con un ritrovato Nowitzki. Ap

Miami Heat-Dallas Mavericks 119-109 dts
Gli Heat non guariscono ma quantomeno tamponano il periodo di difficoltà con la seconda vittoria di fila al supplementare. Dopo le sconfitte con Pistons e Bucks e il successo solo all'overtime con Orlando, non riescono a vincere entro i tempi regolamentari neanche coi Mavs che nelle ultime otto partite hanno vinto solo con Washington la sera prima... Spremendo da James (tripla doppia sfiorata) e Wade in coppia una gara da 59 punti con 20/41 al tiro, 17/20 ai liberi, 22 rimbalzi e 14 assist, e comunque 91 punti compresi Allen e Bosh sui 119 di squadra, il problema di Miami è ancora la difesa, che per la quarta gara di fila concede almeno 100 punti agli avversari. Non è solo però per l'eccessiva rilassatezza casalinga che Dallas pare molto meglio di quanto dica la striscia negativa: i Mavs hanno il miglior Nowitzki dal giorno del rientro (19 punti con 5/11 da due, 2/4 da tre e 6 rimbalzi), continuano ad avvantaggiarsi della promozione in quintetto di Carter e soprattutto tornano a vedere un super Mayo da 30 punti, godendosi pure il contributo dalla panchina di Beaubois, Jones e Brand. Ma alla lunga la capacità di conquistare viaggi in lunetta tiene a galla Miami. Con Mayo e Nowitzki Dallas è avanti 94-100 a 200'' dalla fine e con la palla in mano dopo uno 0/2 ai liberi di LeBron, ma i Mavs inanellano 5 errori al tiro di fila (0/3 da tre, di cui due Carter), una persa e l'1/2 dalla lunetta di Nowitzki. Gli Heat li riprendono con Allen e col tiro da fuori di Battier per il 103-101 a 14'' dalla fine. Nowitzki pare quello dei giorni belli e segna in allontanamento da centro area il canestro del pari, con James che sbaglia sulla sirena il tiro della vittoria. Il supplementare però è tabù per Dallas, alla sesta sconfitta su sei in stagione all'overtime: Miami chiude i giochi con un 10-2 in un paio di minuti con le triple di Battier e Allen.
Miami: James 32 (10/17, 1/3, 9/11 tl), Wade 27, Bosh 17, Allen 15. Rimbalzi: James 12. Assist: James 9.
Dallas: Mayo 30 (8/11, 4/10, 2/2 tl), Nowitzki 19, Carter 15, Kaman 14, Collison 11. Rimbalzi: Kaman 10. Assist: Mayo 6.

Milwaukee Bucks-San Antonio Spurs 110-117
San Antonio vince a Milwaukee una gara senza mai soffrire da 117 punti con il 51,7% al tiro e 9/17 da tre, figlio anche del 5/7 in coppia di Ginobili e Green. E' il settimo successo di fila per gli Spurs, che approfittano delle disgrazie altrui per superare al secondo posto a Ovest i Clippers e tallonare da strettissima distanza la battistrada Oklahoma City. Serve una super prestazione offensiva (28 punti con 13 rimbalzi di un Duncan da tempi d'oro anche con 6 assist e 3 stoppate, più i 23 punti con 11 assist in controllo di Parker) per vincere sul campo dei Bucks che venivano da sei successi in otto gare e che provano a restare in gara con i 31 punti di Jennings. Ne arrivano 47 dalla panchina di Milwaukee, con 20 di Henson e 19 di un Dunleavy da 3/7 al tiro da tre, senza cui i Bucks chiuderebbero con 2/10 da oltre l'arco: il 29,4% complessivo da oltre l'arco frena la squadra di Skyles almeno quando le 16 perse, il doppio degli Spurs. Che infatti fanno sempre la partita, scappando in doppia cifra di margine con un 11-2 di parziale nel primo quarto, fino al 59-38 a quattro minuti dalla fine di un primo tempo che Duncan chiude con 20 punti. Toccato il 63-86 dopo 8' della ripresa, San Antonio vede tornare Milwaukee fino a -9 a 10' dalla fine, ricacciandola però subito indietro con un 8-0 in un minuto firmato dalle triple di Green e Parker. Con le riserve in campo, i Bucks torneranno fino al velleitario 110-115 a 13'' dal termine.
Milwaukee: Jennings 31 (12/21, 1/5, 4/4 tl), Henson 20, Dunleavy 19, Ellis 18. Rimbalzi: Ilyasova 10. Assist: Ellis 8.
San Antonio: Duncan 28 (11/20, 6/7 tl), Parker 23, Ginobili 16. Rimbalzi: Duncan 13. Assist: Parker 11.

Houston Rockets-New Orleans Hornets 104-92
Solo da metà quarto periodo in poi i Rockets riescono a scrollarsi di dosso New Orleans, che per l'occasione fa riposare precauzionalmente Eric Gordon, ancora in rodaggio dopo due gare dal rientro. Eppure a 6'24'' dal termine gli Hornets sono ancora lì sull'84 pari, poi una persa di Vasquez (16,9 punti e 10,5 assist nelle ultime 11 partite) e una persa e due errori di Aminu permettono a Houston di ritagliarsi un paio di possessi di vantaggio, chiudendo poi il match con un 7-0 di Patterson (che segna nel quarto periodo 13 dei suoi 15 punti) per il 101-88 a 48'' dalla fine. Al successo numero 12 in 15 gare casalinghe, i Rockets mascherano ,a solo in parte col 61% da due, correndo in campo aperto soprattutto con Harden, il modesto 5/24 da tre a 48 ore di distanza dal massimo stagionale di 16 triple. New Orleans si regge sui 14 rimbalzi d'attacco in una giornata da 42,2% al tiro; il rookie Davis chiude con 8 punti, 4/11 al tiro e 7 rimbalzi, di cui 3 offensivi.
Houston: Harden 31 (9/15, 2/8, 7/9 tl), Asik 21, Patterson 15, Parsons 10. Rimbalzi: Parsons e Patterson 10. Assist: Lin e Harden 7.
New Orleans: Anderson 18 (477, 2/8, 4/4 tl), Vasquez 15, Smith e Lopez 12, Roberts 11. Rimbalzi: Lopez e Aminu 8. Assist: Vasquez 14.

Phoenix Suns-Philadelphia 76ers 95-89
Più disperata di Philadelphia, reduce dal successo in casa Lakers per rialzarsi dal proprio momento negativo da otto sconfitte su nove, è Phoenix a riprendere la marcia dopo aver perso le ultime sei partite e 13 delle precedenti 17. Senza l'uomo da cui andare nei finali punto a punto, stavolta i Suns per vincere aspettano che siano i Sixers a sciogliersi, trovando poco intorno alla giornata in tripla doppia del 22enne play Holiday, che nel precedente di un mese e mezzo fa fece il massimo in carriera. La firma, per Phoenix, la mette Scola, che segna nella ripresa 19 dei suoi 21 punti. Avanti nel punteggio dal primo minuto della ripresa in poi, quando ai 10 punti in 5' dell'argentino a fine terzo quarto si aggiunge anche Brown, i Suns scappano 77-66 a inizio quarto periodo. Phila rientra sull'87-85 a 2'18'' dal termine, allontanata di nuovo a un paio di possessi di distanza per un paio di perse e di nuovo a -4 nell'ultimo minuto: qui ai Suns basta un tiro in sospensione di Dragic e un 2/4 ai tiri liberi per portare a casa il sospirato ritorno al successo. Per i Sixers era la sesta di otto trasferte.
Phoenix: Scola 21 (7/14, 7/8 tl), Dragic 20, Brown 12, Gortat 11, Tucker 10. Rimbalzi: Gortat 14. Assist: Scola 9.
Philadelphia: Holiday 16 (5/13, 1/3, 3/4 tl), T.Young e Wright 14, Turner 13, N.Young 12, Allen 10. Rimbalzi: Holiday e T.Young 10. Assist: Holiday 10.

Utah Jazz-Minnesota Timberwolves 106-84
Utah trova dalla panchina le risorse per rimettersi in piedi dopo aver perso le ultime tre partite e sette delle precedenti nove. Metà dei 106 punti Jazz arrivano dalle seconde linee, su tutti Kanter, Haywood e un Watson da nove assist, nella regia a due teste condivisa con Tinsley in assenza del titolare Mo Williams, che in giornata aveva annunciato l'intervento al pollice destro infortunato: resterà fuori un mese e mezzo. Al ritorno a Salt Lake City dove ha giocato nei suoi primi dieci anni in Nba, Kirilenko è forse l'unico a salvarsi per Minnesota, priva per due gare di Rubio (schiena) e tradita ancora da Love: 35,8% in stagione al tiro, stavolta da 4/14 di cui 0/4 da tre. Non è l'unico, perchè il 34,5% al tiro dei Wolves passa anche per l'1/8 di Barea e per il 3/10 di Shved, che comunque segna le uniche due triple (su 17 tentativi) della serata degli ospiti. Minnesota resta senza segnare nei primi cinque minuti dopo il riposo e così, già sotto nel punteggio, incassa il 13-0 che la fa finire sotto 64-45. Rientrata al massimo a -12, sotto i colpi di Burke affonderà fino al 98-75 a tre minuti dalla fine.
Utah: Hayward 17 (3/8, 3/4, 2/2 tl), Kanter 15, Millsap 14, Jefferson e Tinsley 12, Ma.Williams 11. Rimbalzi: Kanter 8. Assist: Watson 9.
Minnesota: Love 13 (4/10, 0/4, 5/5 tl), Shved 13 (1/3, 2/7, 5/6 tl), Kirilenko 12, Pekovic 11. Rimbalzi: Love 10. Assist: Barea 4.

Golden State Warriors-Los Angeles Clippers 115-94
Imbattuti per tutto dicembre e vinte 17 gare di fila, i Clippers cadono per la seconda volta in 24 ore, nella prima delle due sfide in quattro giorni tra le prime due squadre della Pacific Division: in mezzo, per i Clips, c'è anche la “stracittadina” di venerdì notte contro i Lakers. Non ci arrivano più col vento in poppa, Chris Paul e compagni, accusando di colpo la flessione dopo la lunga imbattibilità: a parte il regista (5/6 da due, 1/6 da tre e 10/12 ai liberi) e il solito Crawford, crollano in una giornata da 36,3% al tiro, con 2/11 di Griffin, 2/10 di Green e 0/7 di Bledsoe. Inevitabile, nonostante i 39 liberi tirati (ma male: 18/27 se si eccettua Paul), che i Warriors controllino la partita. Golden State si complica un po' la vita solo con le quatto perse a testa di Curry, Thompson, Landry e Jack, una marea, ma non ha mai bisogno di voltarsi indietro in una giornata da 12/23 da tre punti, alimentata dal notevole 6/8 di Curry (anche 8 assist, inarrestabile) e dal 5/9 al suo fianco di Thompson. Fatta la prima prova di fuga sul 26-8 nei primi otto minuti, i Warriors sono ripresi ma vanno comunque al riposo in doppia cifra di margine: i Clippers non torneranno mai oltre il -10, definitivamente affossati dalle triple di Thompson per il +19 a inizio quarto periodo, prolungato infine fino al 115-91 di massimo vantaggio. Al quarto successo di fila (con 87,2 punti subìti di media) e decimo in 12 gare casalinghe, Dopo aver tenuto al 36% Boston nella partita precedente, la formazione di Jackson vince dunque anche con la difesa: 87,2 punti subìti nei quattro successi consecutivi, confermandosi quinta forza a Ovest, a un passo da Memphis quarta.
Golden State: Curry 31 (5/8, 6/8, 3/4 tl), Lee 24, Thompson 19, Barnes 13, Jack 11. Rimbalzi: Lee 13. Assist: Curry 8.
LA Clippers: Crawford 24 (4/7, 4/10, 4/4 tl),Paul 23, Barnes 19, Griffin 10. Rimbalzi: Odom 9. Assist: Paul 6.