Boston perde testa e partita
Durant spazza via Houston

In Nba è la notte del primo successo stagionale, dopo 12 sconfitte, di Washington. E' la notte del ritorno con sconfitta di James Harden a Oklahoma City dopo il recente addio. Ed è la notte della consacrazione di Brooklyn, che espugna anche Boston per la nona vittoria nelle ultime undici partite. Colpi esterni di San Antonio, New York e Utah, ripartono i Clippers, sesta vinta di fila per Atlanta.

Washington Wizards-Portland Trail Blazers 84-82
Al tredicesimo tentativo, arriva la prima vittoria stagionale di Washington, anche se col brivido del tiro dell'overtime sbagliato da Hickson a due secondi dalla fine e di una rimessa con pochi centesimi sul cronometro superata indenni. I Wizards si complicano la vita dopo che un 25-7 nel terzo quarto era valso la fuga 70-59 in apertura di quarto periodo, ma una volta raggiunto il 79-64 a 9' dalla fine si spengono, restano 7' senza segnare e incassano il 16-0 ospite. Mentre sta per sfuggire di mano anche questo match, una tripla di Crawford (migliore in campo) e due liberi di Okafor chiudono i giochi, anche per gli errori finali di Batum, Lillard e Hickson. Ai Blazers, alla quarta sconfitta in cinque partite, non basta ritrovare il miglior Batum (senza lui sarebbero 5/21 da tre) e aumentare il numero dei possessi coi 9 rimbalzi d'attacco di Hickson. Abbassando il minimo stagionale di 85 punti della partita precedente a Brooklyn, continuano i dolori di crescita dei Blazers alla terza di sette gare di fila a Est, con gli esterni che sparano a salve (2/12 da due di Lillard, 1/8 da tre di Matthews, 34,9% complessivo di squadra) e la panchina che non contribuisce (solo 4 punti e 2/13 al tiro).
Washington: Crawford 19 (6/11, 1/3, 4/4 tl), Ariza 14, Seraphin 10. Rimbalzi: Seraphin 10. Assist: Price 6.
Portland: Batum 20 (1/5, 5/10, 3/4 tl), Lillard 20 (2/12, 4/9, 4/4), Aldridge 17. Rimbalzi: Hickson 19. Assist: Lillard 5.

Ginobili al tiro contro Orlando. Reuters

Orlando Magic-San Antonio Spurs 89-110
Doppio obiettivo per San Antonio, che vince la quinta partita consecutiva di una serie di sei trasferte che si chiuderà stasera col big match a Miami, in vista della quale non deve sovraccaricare i propri veterani (27' Duncan, 24' Ginobili). E mancano ancora Jackson e Leonard. Transizione (12 recuperi) e circolazione di palla (26 assist), onorati col 52,4% al tiro e 11/25 da tre, valgono la fuga sul +20 a inizio quarto periodo, allungando anche fino a +25 contro i Magic soffocati dalla brutta serata da tre punti (2/15, e sarebbe stato 0/10 senza Redick e Jones) e dall'ottava gara di fila con almeno 15 perse (sono 16), compensata solo parzialmente dal buon lavoro sotto i tabelloni (18 rimbalzi d'attacco) il cui il tiro ha ricominciato a non entrare.
Orlando: Afflalo 16 (8/12, 0/4), Nelson 14, Davis 12, Moore 11. Rimbalzi: Jones 6. Assist: Redick 4.
San Antonio: Ginobili 20 (6/9 da tre, 2/2), Neal 19, Duncan 15, Parker 14, Blair 11. Rimbalzi: Diaw 7. Assist: Parker 8.

Detroit Pistons-Phoenix Suns 117-77
Detroit si vendica in maniera salata della sconfitta del 2 novembre scorso che aprì una serie di sei sconfitte di fila dei Pistons, che oggi festeggiano con un +40 la prima volta in stagione in cui mettono insieme due vittorie consecutive, quattro di fila in casa. Dopo i soli 78 punti subìti la sera prima a Cleveland, Phoenix torna la difesa che concede più punti in Nba, condannata dal 52,6% casalingo (frutto anche delle 19 perse Suns), con un incredibile 12/16 da tre punti aggiungendo anche ben 35 liberi tentati. Sbagliando 58 tiri su 82, gli ospiti (alla terza di sei gare in trasferta) crollano nel terzo quarto di una gara in cui si beccano anche 4 falli tecnici, giù fino anche al -44: non basta a Gentry cambiare anche l'intero quintetto.
Detroit: Knight 19 (2/8, 3/3, 6/7 tl), Villanueva 19 (3/3, 4/5, 1/3 tl), Stuckey 18, Prince e Singler 12. Rimbalzi: Drummond 9. Assist: Knight 6.
Phoenix: Scola 11 (4/12, 3/3 tl), Morris e Dragic 10. Rimbalzi: O'Neal 7. Assist: Johnson 3.

Humphries contro tutti a Boston. Afp

Boston Celtics-Brooklyn Nets 83-95
Brooklyn vola al nono successo nelle ultime undici partite. Dopo aver battuto i Knicks, a Boston i Nets continuano a mietere vittorie in vetta alla Atlantic Division, bissando il successo dell'altro precedente di due settimane fa. Primi in Nba per minor numero di punti subìti, anche stavolta se fanno il colpo è tenendo a 83 punti a casa propria i Celtics ad alto punteggio dell'ultimo periodo. Pesa e non poco il fattaccio a 30 secondi dal riposo, quando un fallo di Humphries sopra la spalla di Garnett scatena una rissa in cui, oltre al lungo ospite, sono espulsi anche Wallace e Rondo, che interrompe così a 37 la striscia di gare con più 10 assist che durava dal marzo scorso, a -9 dal record di 46 di Magic. Persa la miccia del proprio attacco, Boston chiuderà la partita praticamente senza tiro da tre (1/7). Quando succede il fattaccio però i Celtics avevano già subìto un break di 19-6 nel secondo quarto che li aveva fatti scandere 26-47 a 4' dal riposo. I Nets fanno quello che serve per portarla a casa in una serata di basse percentuali: rimbalzi d'attacco (17, 8 di Blatche) e recuperi: 12, 3 dei quali di Stackhouse ancora grande protagonista a suon di triple (5/6 sulle 10 di squadra). Con questi ingredienti i Celtics non rientreranno mai oltre il -9.
Boston: Bass 16 (7/12, 2/2 tl), Garnett 16 (7/13, 2/2), Pierce 14, Terry 13. Rimbalzi: Garnett 10. Assist: Pierce 7.
Brooklyn: Johnson 18 (3/8, 3/6, 3/4 tl), Blatche e Stackhouse 17, Watson 13. Rimbalzi: Blatche 13. Assist: Williams 7.

Atlanta Hawks-Charlotte Bobcats 94-91
Reduce dalla peggiore sconfitta nella storia della franchigia, Charlotte sfiora il riscatto immediato sbagliando sulla sirena con Mullens la tripla dell'overtime. La sesta vittoria di fila degli Hawks è firmata dai due tiri liberi della staffa di Al Horford, il migliore in campo e reduce dal massimo stagionale, protagonista insieme a Smith e Pachulia del gran lavoro a rimbalzo d'attacco di Atlanta. Con Taylor e Walker troppo discontinui, i Bobcats volano con Sessions e soprattutto un Ben Gordon da losing effort, che praticamente riapre da solo la partita, strepitoso, con 26 punti negli ultimi 14'30'' di gioco: coi suoi canestri Charlotte rientra dall'81-70 a 8'30'' dal termine e, ancora a -9 a tre minuti dalla sirena finale, con un 10-2 sugli ultimi fuochi del 5/7 da tre di Gordon nell'ultimo quarto, torna fino al 92-91 a 29'' dalla fine. Oltre a Horford dalla lunetta, è anche una palla persa di Sessions sulla rimessa a dare il successo agli Hawks.
Atlanta: Williams 17 (4/8, 3/8), Horford 17 (7/15, 3/3), Smith 17 (7/14, 0/1, 3/5). Rimbalzi: Smith 13. Assist: Smith e Horford 6.
Charlotte: Gordon 26 (0/1, 7/10, 5/5), Sessions 18, Walker 15, Mullens 10. Rimbalzi: Haywood 11. Assist: Sessions 8.

Milwaukee Bucks-New York Knicks 88-102
I Knicks evitano la quarta sconfitta esterna di fila volando sull'8/11 da tre punti di Steve Novak (al top stagionale) e Carmelo Anthony, che “si ferma” a 29 punti (minimo delle ultime quattro gare) solo perché nel quarto periodo non c'è bisogno di lui. Reduce dal successo a Chicago rientrando dal -27, stavolta ai Bucks (quarta sconfitta in cinque gare) non riesce il colpo di coda quando il 10-0 subìto al rientro dagli spogliatoi li fa scivolare sul 48-68, e a sua volta risparmia i titolari nell'ultimo quarto. Ancora senza Kidd (schiena), Felton e Prigioni fanno e disfano: per entrambi doppia cifra, 7 assist e 4 perse.
Milwaukee: Udrih 18 (8/11, 0/1, 2/2 tl), Jennings 18 (4/6, 2/2, 4/4 tl), Elli. Rimbalzi: Dunleavy 9. Assist: Ellis 7.
New York: Anthony 29 (6/14, 3/4, 8/9 tl), Novak 19, Chandler 17, Felton 12, Prigioni 11. Rimbalzi: Anthony e Chandler 8. Assist: Felton e Prigioni 7.

New Orleans Hornets-Utah Jazz 84-96
I Jazz riescono a esportare in trasferta, dove erano 2-7 concedendo 102,1 punti, la difesa che li rende imbattuti in casa, 6-0 concedendone 92,8. Il quinto successo nelle ultime sei partite di Utah è firmato da Hayward, che subentra a Marvin Williams, fin lì top scorer ma uscito per una botta alla testa a fine terzo quarto, e decide il match segnando 13 punti negli ultimi cinque minuti. Tra questi anche 8 in fila quando New Orleans, reduce dal successo in casa Clippers che aveva interrotto la serie di sette sconfitte di fila, era rientrata dal 58-75 a 11' alla fine fino al 69-76 chiuso da Roberts. Alla settima gara di fila senza Davis, oltre all'assenza di Gordon, gli Hornets non riescono a stare in partita contro il 6/11 da tre ospite perché, a differenza di 24 ore prima a Los Angeles, stavolta la mira da tre punti fa cilecca (5/21), aggiungendo anche una valanga di perse (19, 6 Aminu).
New Orleans: Lopez 18 (7/9, 4/6 tl), Vasquez 18 (6/11, 1/4, 3/4 tl). Rimbalzi: Smith 9. Assist: Vasquez 8.
Utah: Jefferson 19 (9/16, 1/2 tl), Ma.Williams e Millsap 16, Hayward 15. Rimbalzi: Millsap e Favors 8. Assist: Watson 8.

Durant inarrestabile per i Rockets. Reuters

Oklahoma City Thunder-Houston Rockets 120-98
Inglorioso ritorno per James Harden a Oklahoma City, casa sua fino alla scorsa estate (fu sesto uomo dell'anno) prima che il mancato accordo sul rinnovo contrattuale portasse al suo trasferimento a Houston. Uomo da 25,1 punti in stagione e 28,3 nelle ultime tre gare, il Barba viene tenuto a 17 punti, 9 dei quali dalla lunetta, con 1/11 da due e 6 stoppate subite, dopo aver cominciato la partita sbagliando tutti i primi 9 tiri. Un suo diverbio con Thabeet causa l'espulsione al lungo dei Thunder, che però hanno una serata spaziale da Ibaka, che aggiunge 6 stoppate (sulle 11 di squadra) e 5 rimbalzi d'attacco (sui 15 di squadra) a una serata da 11/13 al tiro. A scartamento ridotto con 18 punti nella goleada della sera prima con Charlotte, stavolta Durant fa pari , eguagliando il suo massimo stagionale di 37 punti. Ci sono 11 suoi punti nel 28-12 cucito dai padroni di casa in 8'30'' per scappare 55-37 a 3'30'' dal riposo. Houston non tornerà mai sotto la doppia cifra di margine. I Rockets erano atterrati in Oklahoma solo 5 ore prima della partita dopo aver partecipato poche ore prima al funerale della figlia 23enne del coach Kevin McHale, lontano dalla squadra dal 10 novembre.
Oklahoma City: Durant 37 (11/18, 2/4, 9/10 tl), Ibaka 23, Martin 17, Westbrook 14. Rimbalzi: Ibaka 9. Assist: Westbrook 9.
Houston: Patterson 27 (9/15, 2/3, 3/4 tl), Cook 18, Asik e Harden 17. Rimbalzi: Asik 12. Assist: Lin 8.

Los Angeles Clippers-Minnesota Timberwolves 101-95
Il rientro di Chauncey Billups, 8 punti e 3 assist in 20 minuti, fa tornare al successo i Clippers dopo quattro sconfitte consecutive. Minnesota, che a sua volta aveva interrotto la sera prima una serie di cinque k.o. consecutivi, perde contatto con la partita a metà ultimo quarto: avanti 84-85, sbaglia sei attacchi di fila e si trova a inseguire. Torna fino al 95-93 a 23'' dalla fine con una tripla di un super Shved, poi sul -4 Love (tenuto a 3/12 al tiro, dalla lunetta 12 dei suoi 19 punti) sbaglia da oltre l'arco e a rimbalzo d'attacco ancora Shved non riesce a trattenere. Reduce dal record franchigia di 9 triple, Butler stavolta resta a secco (1/5, 0/3), anche Crawford si ferma a 2/10 in una serata in cui i californiani, dopo le 18 triple della sera prima si fermano a 4/19 ma compensano col 23/26 dalla lunetta. Tanto basta contro i Wolves, che con 21 rimbalzi d'attacco provano a restare in partita nonostante le 18 perse e il 37,8% al tiro. Ma Minnesota, priva anche di Roy e Budinger, si gode intanto la notizia dell'imminente rientro di Rubio, cui i medici hanno dato il via libera.
LA Clippers: Paul 23 (6/10, 1/3, 8/8 tl), Griffin 18, Jordan 14, Barnes 13, Crawford 11. Rimbalzi: tre con 6. Assist: Paul 11.
Minnesota: Love 19 (2/7, 1/5, 12/16 tl), Shved 17, Ridnour 13, Pekovic 11, Lee 10. Rimbalzi: Love 12. Assist: Ridnour 7.

Memphis Grizzlies-Toronto Raptors 103-82
Toronto lascia a riposo Andrea Bargnani, che si era fatto male alla caviglia nella sconfitta di 24 ore prima a Houston. Alla sesta sconfitta di fila, e numero 13 in 16 partite, i canadesi vanno così in pasto alla squadra col miglior record Nba, i Grizzlies, che vincono l'undicesima gara nelle ultime dodici. Il problema dei Raptors vicino a canestro non è solo il Mago, se Davis al suo posto è il miglior rimbalzista con soli 6 palloni presi. Se era da copione la superiorità di Memphis tra i lunghi, non lo era la gran serata di Speights, in doppia doppia segnando 18 punti, il triplo della media con cui arrivava a questa partita. In coppia con Randolph prende 25 rimbalzi di cui 8 in attacco e Gasol seppure non in giornata splendida (6/15) completa un quadro in cui i tre top scorer Grizzlies sono tutti vicini a canestro. Il resto lo fa il 7/10 complessivo da tre punti di Conley e Gay, ma anche i problemi offensivi di Toronto che, oltretutto priva di un riferimento tra i lunghi, chiude con 17 perse e il 39,2% al tiro, tra cui il 12/39 del trio composto da Lowry, Ross (anche 0/6 da tre) e Kleiza. A -1 al riposo, i Raptors crollano nella ripresa, quando Memphis li tiene al 31% al tiro con 11 perse, e 35 punti segnati.
Memphis: Speights 18 (6/10, 1/1, 3/4 tl), Randolph e Gasol 17, Conley 16, Gay 14. Rimbalzi: Randolph 13. Assist: Randolph 6.
oronto: DeRozan 16 (3/7, 2/3, 4/4 tl), Lowry e Calderon 12, Kleiza 11, Davis 10. Rimbalzi: Davis 6. Assist: Lowry 4.